Pesca: reti gemelle e dintorni
di Redazione | in: Cronaca e Attualità
SAN BENEDETTO DEL TRONTO – Siamo venuti a conoscenza che nel corso della riunione della Commissione Consultiva della Pesca prevista per giovedì 17 febbraio verrà messa in discussione, in via unilaterale, senza contraddittorio alcuno e senza possibilità né di riscontro oggettivo né di controdeduzioni al riguardo, la richiesta avanzata da alcune
marinerie di vietare la pesca con le cosiddette “reti gemelle” o a “due reti a divergenti”.
Ciò dopo aver esercitato una arbitraria e non legittima raccolta firme agendo quasi nascostamente e
comunque non di concerto con la intera categoria interessata, questa minoranza chiede la revoca delle
utilizzazioni fin qui riconosciute e quindi perfettamente lecite e legittime, a favore dell’utilizzo – in luogo
delle cd. Reti gemelle – esclusivamente della cd. unica rete americana – a loro dire – meno foriera di danni
nell’ambiente marino, adducendo altresì una presunta ragione di eccessiva riduzione del pescato;
Ciò, oltretutto, senza tener conto in alcun modo di tutti i danni discendenti da una richiesta formulata solo da
questa ristretta cerchia di operatori del settore, ma capace di danneggiare al contrario l’intera categoria con
gravissime ripercussioni in ambito economico verso operatori che hanno investito anche molto denaro e con
grandissimi sacrifici, per l’acquisto delle reti gemelle, soprattutto in questo periodo di crisi con un ulteriore e
insostenibile aggravio di spese per potersi dotare di altri set di reti nel caso in cui di desse luogo al loro
divieto;
L’ idea che sono solo le reti gemelle a creare depauperamento del mare non può essere presa in
considerazione in quanto non esistono in assoluto tecniche non invasive e che tutti gli attrezzi attualmente
praticati devono essere oggetto di una rivisitazione profonda con importanti finanziamenti alla ricerca.
Nel contempo non è tollerabile e moralmente accettabile che una minoranza di imprese attui una raccolta di
firme, tra l’ altro con forzature e intimidazioni, contro un’ altra marineria, trovando assenso ed accoglimento
perchè altrimenti si va ad alimentare una “guerra fra bande” con risultati catastrofici per tutti. In pratica se si
crea un precedente di questo tipo allora si legittima la piccola pesca a raccogliere le firme contro i vongolari,
e i vongolari contro il piccolo strascico , il piccolo …..e via dicendo.
A seguito delle risultanze delle indagini preliminari effettuate sia da Unimar nel 2008 e ISMAR-CNR nell’
ottobre 2009 con DM del 21 gennaio 2009 le imprese erano obbligate settimanalmente ad un ulteriore
giorno di fermo in aggiunta a quelli gia’ previsti dagli usi e consuetudini locali, che quindi – nella nostra zona
– diventavano tre su quattro consentendo che la stessa “vita” dei pescatori – proprio grazie all’utilizzo delle
reti gemelle – trovasse un grande giovamento anche per effetto della riduzione delle giornate di pesca che, al
tempo stesso, ha bilanciato una “maggiorazione” del pescato, che quindi – di fatto – non esiste nei confronti
di chi esercita la pesca con la rete singola per quattro giorni ;
Le dette indagini preliminari non tengono conto del fatto che da dal 1° giugno 2010 le reti sono state
obbligatoriamente dotate delle maglie da 40 mm e che pertanto ogni risultanza dell’ epoca è da ritenersi
superata e che necessita quindi di una nuova indagine per stabilire gli effetti di questa tecnica di pesca. A tal
proposito la nostra Associazione con grande senso di responsabilità si è prodigata e sta ottenendo un
finanziamento per l’ effettuazione di una ricerca che sarà a breve affidata direttamente all’ ISMAR-CNR di
Ancona.
Tutto quanto sopra premesso e precisato, in mancanza di qualsiasi dato che abbia la caratteristica della
certezza e della contraddittorietà di tutte le parti interessate, con la presente si invita e diffida
dal procedere ulteriormente, senza prima aver avuto gli esiti e le risultanze dell’accertamento e della
verifica anzidetta e di altre iniziative che si vorranno intraprendere.
In mancanza, saranno promosse tutte quelle attività necessarie, utili e/o opportune a tutelare in ogni sede le
ragioni e i diritti, nessuno escluso di tutti gli operatori del settore, che sarebbero danneggiati da una decisione
presa in via prettamente unilaterale e senza contraddittorio come sopra detto.
Distintamente
Il VPresidente- Giovanni Romani
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