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71ma Fiera internazionale della pesca di Ancona, l’intervento del presidente Spacca

di | in: Primo Piano

Fiera Pesca_il taglio del nastro

ANCONA – “Siamo in una fase di costruzione di una nuova strategia che non interrompe il processo storico e glorioso della Fiera Internazionale della Pesca di Ancona, ma punta a rilanciarlo nella grande prospettiva della coesione europea”. Così il presidente della Regione Marche, Gian Mario Spacca, all’inaugurazione della 71a Fiera internazionale della Pesca, “la più importante fiera del Mediterraneo e, a livello europeo, seconda solo a quella di Bruxelles – ha detto Spacca – E’ per questo che la Regione ha fortemente voluto sostenere questo evento, centrale nelle nostre politiche promozionali. Ma è arrivato il momento che la Fiera cambi strategia e si trasformi da semplice esposizione a centro di riflessione sulle politiche marittime integrate, che guardi a un progetto più complessivo, in rapporto a tutta la comunità adriatica.

Da parte dell’Unione europea si sta dando nuovo vigore e impulso alla politica marittima, si sta ricercando una strategia che faccia maggiormente integrare i Paesi dell’Ue, soprattutto nella parte sud dell’Europa. Il mare e la pesca sono punti focali di questo processo di integrazione”. Spacca ha ricordato il ruolo centrale delle Marche e di Ancona nell’ambito di questa strategia europea. “Abbiamo posto l’Adriatico e lo Ionio – ha sottolineato – al centro del disegno della creazione delle Macroregioni europee. Il Consiglio d’Europa che si riunirà a giugno formalizzerà la richiesta per l’avvio della Macroregione Adriatico-Ionica. La stessa cosa farà il Comitato delle Regioni alla Commissione europea”. L’edizione della Fiera di quest’anno si inserisce in una fase di cambiamento delle politiche promozionali e fieristiche della Regione. “Stiamo perseguendo una nuova governance nella politica fieristica – ha concluso Spacca – che abbia un profilo più dinamico, che non valorizzi i contenitori, ormai molto onerosi, ma le vocazioni produttive di ogni singolo territorio. Ciò che vogliamo potenziare è il collegamento tra prodotto e territorio, una distribuzione più flessibile delle fiere nella regione, l’incoming degli operatori economici internazionali. E’ necessario progettare una strategia molto più rivolta al mercato, che non guardi più solo ad incrementare la quantità della produzione ma ad accrescerne il valore aggiunto”.




27 Maggio 2011 alle 15:32 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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