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Castelli: “grottesche e malevole” ricostruzioni del rapporto tra Ascoli ed il reggimento Piceno

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

Guido Castelli

ASCOLI PICENO – All’inizio dell’odierna seduta del consiglio comunale, il Sindaco di Ascoli è intervenuto sul clima instauratosi in città a seguito del terribile omicidio di Melania Rea ed in particolare su quelle che ha definito “grottesche e malevole” ricostruzioni del rapporto tra Ascoli Piceno ed il reggimento Piceno. Queste le dichiarazioni di Guido Castelli che hanno ricevuto l’approvazione di tutte le forze politiche consiliari.
“Ascoli ha sempre avuto un rapporto di grande amicizia e di forte collaborazione con le istituzioni militari presenti in città. Prima con la scuola Allievi Ufficiali che tra il 1952 e il 1976 ha operato in cittá consentendo a molta parte della classe dirigente italiana di conoscere la nostra splendida realtà. Poi, dal 2000 ad oggi con l’unico centro di addestramento per soldati di sesso femminile.

Da allora ben diciassettemila soldati donna si sono addestrate ad Ascoli e seimila di queste sono, oggi, stabilmente in forza all’esercito. Sono donne che si sono distinte anche nelle missioni all’estero e alcune di esse sono assurte ai gradi ufficiali. Queste donne meritano il nostro rispetto. La nostra non è una difesa di ufficio ma, al contrario, la testimonianza di un rapporto positivo e aperto che ha sempre legato la citta’ al reggimento piceno. La nostra caserma è sempre aperta per i cittadini e per le istituzioni ascolane. Sono decine le manifestazioni che si svolgono alle “casermette” grazie alla disponibilitá del comando locale. Centinaia di bambini la prossima settimana, ad esempio, rallegreranno la caserma come ogni anno per la festa del giocosport. E ancora: convegni, incontri culturali e manifestazioni di vario genere sono la testimonianza di una collaborazione reciproca che non ha nulla a che vedere con le ricostruzioni grottesche che alcuni periodici nazionali hanno riservato alla caserma. Noi respingiamo gli attacchi che la “macchina del fango” va dirigendo su questa istituzione. Nutriamo la massima fiducia verso la Magistratura e auspichiamo che chi si è macchiato di questo orribile delitto venga presto condannato alla pena che merita. Quale che sia la sua professione. Per il resto continueremo ad onorarci della presenza nella nostra città dell’esercito e dei tanti professionisti in grigioverde che da decenni operano ad Ascoli.”




10 Maggio 2011 alle 22:53 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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