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Rilancio del territorio cuprense

di | in: Cronaca e Attualità

Lucidi, D’Annibali, Marcozzi, Mazzoleni

“Con l’intelligenza degli imprenditori si può affrontare la crisi”, è quanto scaturito del convegno sul rilancio del territorio cuprense che si è tenuto sabato 14 maggio

CUPRA MARITTIMA – È stata un’interessante mattinata quella di sabato 14 maggio. Presso il ristorante “Parco sul mare” di Cupra Marittima si è tenuto il convegno, organizzato dal Comune in collaborazione con la “Hol.In.Part. S.P.A”, intitolato il “Rilancio del territorio cuprense”.
Presenti all’incontro il sindaco Domenico D’Annibali, l’assessore al commercio Susanna Lucidi, il professor Mario Mazzoleni, l’imprenditore Marco Casolanetti, l’ingegner Oriente Buttafoco la giovane psicologa del lavoro Stefania Marcozzi, l’assessore regionale al Lavoro Marco Luchetti, il preside dell’Istituto Scolastico comprensivo di Cupra Valter Laudadio.
«Per uscire dalla crisi – ha introdotto D’Annibali – dobbiamo cominciare ad attuare strategie adeguate, a mettere in pratica idee. Tutto ciò va fatto insieme ai protagonisti dell’economia, ovvero gli imprenditori, i soggetti che operano nel mercato, ma anche il mondo dell’istruzione, puntando sulle caratteristiche che ci rendono unici. Qui abbiamo mare e cultura, divertimento e risorse archeologiche, con una promozione coordinata si potrebbero raggiungere grandi obiettivi. Si potrebbero intercettare ad esempio i flussi turistici che arrivano in Italia per visitare i luoghi storici e far sì che si rechino anche nelle nostre zone. Naturalmente gli operatori turistici devono fare la loro parte offrendo servizi sempre più idonei alle esigenze degli utenti, così come gli istituti di formazione specifici che dovrebbero introdurre nel mondo del lavoro ragazzi preparati».
A seguire, la Marcozzi, la psicologa del lavoro, cuprense di nascita che è voluta tornare nel suo paese per portare le proprie esperienze maturate in lungo e largo per l’Italia, ha esposto una ricerca incentrata sui danni causati dallo stress lavorativo, una delle principali cause della diminuzione della produttività. Ha affermato la psicologa: «Per avere una buona produttività l’azienda deve far stare bene i propri dipendenti».


Successivamente Mazzoleni, Professore Associato presso l’Università degli Studi di Brescia dove tiene corsi di Economia Aziendale, Economia e Gestione delle Aziende Cooperative e Temi Speciali di Bilancio e Bilancio Sociale, ha effettuato il suo intervento: «Per uscire dalla crisi è necessaria l’intelligenza di imprenditori e lavoratori. La crisi che stiamo vivendo è diversa dalle altre e cambierà radicalmente il modo di fare impresa. Non ne siamo ancora usciti e non sappiamo quando ne usciremo poiché i dati sono allarmanti ed anche se il Pil è cresciuto di un punto, nel mese di aprile le aziende sono state ferme. L’unica cosa certa è che per sopravvivere dobbiamo vedere la crisi come un’opportunità, ed ogni opportunità che non viene colta è un pericolo. Per affrontare un cambiamento però non dobbiamo avere paura, dobbiamo mettere in pratica le idee che ci vengono in mente, anche se all’inizio molte saranno fallimentari, alla fine ne arriverà una vincente. Le aziende però devono imparare a far gruppo, ad avere rapporti virtuosi con fornitori e clienti, e soprattutto ad avere tanta umiltà nei confronti degli imprenditori più “anziani” che, se aggiornati, grazie alla loro esperienza possono dispensare consigli utili. La soluzione per uscire dalla crisi non è univoca per tutti: ogni territorio deve studiare le proprie caratteristiche, la propria storia, pensare alle leve su cui agire. A Cupra ci sono elementi come il mare, la cultura, l’agricoltura, sta a voi capire come utilizzare questi aspetti nel migliore dei modi. Diventa fondamentale quindi la figura dell’imprenditore leader, sognatore, pieno di idee, caparbio, intuitivo, che sia capace di avere una visione strategica e polso della situazione interna ed esterna».
«Già solo il fatto che a Cupra si discuta di come uscire dalla crisi è segno di buona volontà da parte di tutti. – ha aggiunto Luchetti – Unire le forze è un punto di partenza per affrontare i problemi, e una delle questioni più preoccupanti è il salto generazionale. La nostra regione è tra le più artigiane d’Italia, ma solo il 15% delle attività va a buon fine dopo il cambio generazionale. Questo ci porta a pensare che probabilmente nei figli manca la spinta imprenditoriale dei genitori, oppure manca un’adeguata formazione non solo scolastica ma anche lavorativa. Per andare aventi dobbiamo capire in quali settori puntare, dobbiamo fare innovazione ed internazionalizzazione, ovvero trovare nuovi prodotti e nuovi mercati, ed è qui che si conferma fondamentale una collaborazione tra mondo della scuola e mondo del lavoro, maggiori collegamenti tra Istituti, Università ed imprese».
A seguire, imprenditori cuprensi come Casolanetti, titolare della nota cantina produttrice del prestigioso vino Kurni, l’ingegner Buttafoco che ha ideato il nuovi sistema di informazione turistica Smic. Due esempi di come aziende locali di settori differenti puntino alla differenziazione per realizzare prodotti unici che portino impresso il nome di Cupra.
«La Scuola deve essere più aperta al territorio – ha concluso Laudadio – e siamo disposti a concretizzare un patto di collaborazione con gli Enti locali».




17 Maggio 2011 alle 0:20 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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