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Ciabattoni risponde alla CGIL: “ma quali schiavi nel turismo…”

di | in: Cronaca e Attualità

Ferdinando Ciabattoni

LA FEDERALBERGHI CONFCOMMERCIO RISPONDE ALLA CGIL

CIABATTONI: MA QUALI SCHIAVI NEL TURISMO

GLI ALBERGATORI NON RISCHIANO SUPERSANZIONI


“Non è corretto fare di tutta l’erba un fascio. Pur se possono sussistere situazioni anomale, così come accade in tutti i settori, la stragrande maggioranza degli operatori turistici aderenti a Confcommercio rispetta puntualmente le regole occupazionali”. A parlare è il presidente provinciale della Federalberghi – Confcommercio, Ferdinando Ciabattoni in risposta alla “criminalizzazione” del settore, per la crescita del lavoro irregolare denunciata dal sindacato CGIL. “Ma quale schiavi – aggiunge Ciabattoni – la crisi economica generalizzata impone agli imprenditori di razionalizzare i costi e quindi, se del caso, di ricorrere alle formule contrattuali meno onerose quali il contratto a chiamata e l’apprendistato, tutte comunque contrattualmente disciplinate e dunque regolarissime così come lo strumento dei voucher (buoni lavoro) che oltre a rispondere ai fabbisogni delle imprese e offrire occupazione regolare, favorisce lo snellimento e la semplificazione di modalità e procedure oltre a fronteggiare l’estrema instabilità e variabilità della domanda”. “Nessuno di noi rischierebbe – conclude Ciabattoni – di instaurare rapporti irregolari, sapendo benissimo di essere proprio nel periodo estivo soggetti a controlli reiterati da parte di tutti gli organi preposti, compreso la Siae e quindi di incappare sicuramente in sanzioni piuttosto pesanti che proprio non varrebbero la candela. Ben vengano dunque i tavoli di confronto, a fine stagione, per migliorare tutti insieme la situazione nell’interesse più generale”. In argomento interviene anche il direttore provinciale Giorgio Fiori aggiungendo che pur comprendendo che la CGIL debba far sentire la sua voce lo stesso rigore dovrebbe essere impegnato per tutto l’anno e non come avviene ormai a scadenza fissa, durante la stagione estiva, quando si dovrebbe meglio prendere atto che proprio grazie alle strutture ricettive e turistiche stagionali, si riesce a placcare in parte la grave crisi occupazionale che da troppo tempo attanaglia il Piceno e quindi la stessa Riviera”. “Augurandoci piuttosto – conclude Fiori – che la stagione turistica prosegua all’insegna del bel tempo per garantire una certa stabilità della domanda turistica e conseguentemente dell’occupazione considerando che già a gennaio / maggio (rispetto allo stesso periodo del 2010) si è registrato proprio nel settore turismo, anche in provincia di Ascoli Piceno, una flessione occupazionale del 2,1% per i lavoratori a tempo indeterminato per cui ci si attende che almeno nel periodo giugno / settembre si possa registrare un incremento i lavoratori a tempo determinato”.




29 Giugno 2011 alle 10:10 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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