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Torna l’emergenza cinghiali con lupi al seguito

di | in: A...gricoltura, Cronaca e Attualità

Cia – Confederazione Italiana Agricoltori

TERAMO – Come largamente previsto, si ripresenta, prepotentemente, l’emergenza cinghiali aggravata anche dalla presenza dei lupi.

Nella conferenza di servizi tenuta presso la Prefettura di Teramo alcuni anni fa, subito dopo la manifestazione che pacificamente invase la città di Teramo, l’Ente Parco e la Provincia di Teramo si assunsero l’impegno di attuare, sull’intero territorio, un piano condiviso di prelievo della specie che mirasse a riportare, in un tempo ragionevole, il giusto equilibrio specie-ambiente.

Risultato raggiungibile attraverso l’introduzione di recinti di cattura permanenti all’interno dei confini del Parco e, relativamente alle aree fuori Parco, predisponendo un programma di abbattimento selettivo efficacie e definitivo.

Ad oggi, purtroppo, registriamo un sostanziale fallimento da parte delle azioni, quando ci sono state, messe in campo dagli enti gestori del territorio. Gli agricoltori sono esasperati perché all’aumento dei costi di produzione ed ai ritardi ed all’inadeguatezza con cui vengono risarciti dei danni subiti, si aggiunge il mancato raccolto per effetto dei danni causati alle colture da parte di questi ungulati che in molti casi minacciano anche la sicurezza di agricoltori e cittadini.

Questa mattina, sottolinea Giorgio De Fabritiis presidente della CIA di Teramo, abbiamo chiesto un incontro urgente al Prefetto di Teramo per rappresentargli il problema e per sollecitarlo nella convocazione di una conferenza di servizi constatata la sordità sia della Provincia che del Presidente del Parco del Gran Sasso. “Non possiamo tollerare ulteriori ritardi se non vogliamo compromettere la sopravvivenza delle aziende agricole delle aree interne, la vitalità di quelle aree e la stessa vita delle persone che vi vivono!”

Siamo fortemente sfiduciati e amareggiati e risulta fin troppo evidente, continua il presidente della Cia, che gli agricoltori delle aree interne non sono, evidentemente, portatori di grandi interessi “ economici o elettorali” e pertanto, per alcune Istituzioni, non sono , meritevoli di attenzione.

Per noi invece, sostiene Giorgio De Fabritiis, quel mondo rappresenta un vero baluardo posto a difesa dell’ambiente oltre che una viva realtà economica che va aiutata, sostenuta ed incentivata. Una vera ricchezza. Per questo non possiamo assolutamente accettare questo schiaffo rivolto ai cittadini delle aree interne ed agli agricoltori che vedono compromessa sia la loro sicurezza che la possibilità di continuare a svolgere la loro attività. Ricorreremo pertanto a tutti gli strumenti a nostra disposizione per affermare il diritto civile di continuare a vivere e produrre in quel territorio se, nei prossimi giorni , non arriveranno, da parte delle Istituzioni preposte, segnali inequivocabili per affrontare, con la necessaria determinazione, il problema cinghiali.

Non accetteremo mai, continua il presidente della CIA, di essere trattati come gli “invisibili” di questa società, di essere cioé coloro che svolgono un ruolo vitale per la collettività ma che, quando chiedono aiuto per affrontare una vera emergenza, vengono ignorati dalle Istituzioni.

La nostra società, conclude il comunicato della CIA, ci chiede continuamente di produrre beni alimentari di qualità e igienicamente sicuri, di rappresentare e custodire l’ambiente. Questo costa sacrifici che il mondo agricolo è disposto a sopportare, ma di fronte al fenomeno cinghiali chiede e pretende, dalle Istituzioni competenti, attenzione e azioni dirette ed immediate per risolvere il problema. Non permetteremo mai la chiusura delle nostre aziende perché significherebbe non solo perdere il nostro presente e il nostro futuro ma anche quello delle generazioni che verranno!


Teramo 20 Giugno 2011




20 Giugno 2011 alle 22:06 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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