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Fashion @ Popsophia

di | in: Cultura e Spettacoli, Primo Piano

da sx Ercoli, Curi, Bodei

A POPSOPHIA, REMO BODEI APRE IL WEEKEND DEL FASHION


Partito il secondo weekend civitanovese di Popsophia. Si sfoglia un nuovo capitolo, un festival nel festival dedicato al Fashion. Apre la serata una novità che inorgoglisce e fortifica; il direttore artistico Evio Hermas Ercoli legge la lettera del Presidente Napolitano che ha conferito una medaglia di onorificenza a Popsophia.


CIVITANOVA MARCHE, 2011-07-23 – Lido Cluana ha inaugurato ieri il viatico esplorativo dedicato al fashion con Remo Bodei accompagnato da Umberto Curi e, in video, dal Punto di Paolo Pagliaro.

Il primo tassello discorsivo affidato a Curi intende frantumare la convinzione solita che lega la moda all’eccentricità di passerelle distanti dalla quotidianità della gente. Per avvalorare la sua tesi, il filosofo ripercorre filologicamente l’etimologia della parola latina modus, misura, regola, limite.  La moderazione, come ci ricorda Orazio, è canone primo che rende le cose giuste solo se misurate, racchiuse in un determinato limite oltre il quale tutto è errato. Tale barriera però non vuole essere una apologia all’immobilismo ma una lapidaria considerazione circa l’esistenza di un margine di confine. Ma chi definisce tale limite se non l’uomo stesso a secondo del tempo in cui vive e del luogo in cui agisce?

Bodei aggira il concetto di limite e riconduce il fashion al francese façon, “maniera”. Ma di quale maniera si parla? Sicuramente nel mondo antico e fino all’età moderna, il nuovo, ciò che non rispondeva ad una “maniera” venne sempre rifiutato ora perchè mera e oscura meccanica, ora perchè pretesa di sostituire dio, unico vero creatore. Con l’avvento del pensiero galileiano si è trasformato il concetto di innovazione. Ed è ad esso che è legata la moda, un rinnovamento continuo di modernità, un surplus di fantasia e ricerca.

La risposta a tali cambiamenti trova esorcismo soddisfacente nella moda, nel fare dell’apparenza qualcosa di quotidiano. In questo continuo contatto con il vecchio e nella contemporanea propensione al nuovo c’è il salto, la possibilità di riquadrare i problemi e trovarvi nuova sorprendente soluzione.

Dunque la moda, come l’arte è in grado di ascoltare il proprio tempo e di offrire una lettura politico-antropologica della contemporaneità. La moda è arte in quanto definisce le regole senza però che esse vengano seguite.

Nell’epoca della post-massificazione la moda nella sua istanza griffata è sia terreno di garanzia della qualità del prodotto che segno di distinzione sociale e integrazione con il proprio gruppo attraverso un sistema di sedimentazione valoriale che per simboli indica non solo chi siamo ma anche chi vorremmo essere.

E alla domanda conclusiva ormai cartina al tornasole dell’oggetto di questo festival, “la filosofia serve?”, Bodei ci indica la strada già aperta venerdì scorso da Galimberti; non serve a nulla ma essa è la bussola dell’uomo, orienta il pensiero, è l’unico modo per farci trovare casa nel mondo. E poi a conclusione della lectio: “i bravi filosofi sono come i salmoni, vanno controcorrente”.




23 Luglio 2011 alle 15:40 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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