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La Regione Marche dice NO al Ticket Sanitario e si organizza in 5 Aree Vaste

di | in: Primo Piano

Spacca

Insieme ad altre sette Regioni

 

Sospesa l’applicazione in attesa degli esiti della riunione di giovedì della Conferenza delle Regioni in cui si chiederà la correzione della misura impositiva


ANCONA – “Le Marche non ci stanno ad applicare il ticket sanitario previsto dalla legge di Bilancio dello Stato ed esecutivo da stamane”. Così il presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca. La posizione della giunta regionale è nettamente contraria ed è stata espressa questa mattina nella seduta settimanale su proposta dello stesso presidente Spacca. Le Marche sono pertanto contrarie all’applicazione del ticket che per il momento resta sospeso, vale a dire che le Marche si impegneranno nella Conferenza Stato Regioni a correggere questa misura iniqua.

Una determinazione presa dalla giunta, in linea con tutte regioni di centro-sinistra, in attesa degli esiti della riunione prevista per giovedì della Conferenza delle Regioni nella quale le Regioni chiederanno la correzione della misura impositiva.  La giunta regionale delle Marche, dunque, si esprime in concordanza con altre sette Regioni italiane, Val d’Aosta, Trentino Alto Adige (solo per i codici bianchi e non per la specialistica), Emilia Romagna, Toscana, Sardegna, Veneto e Umbria che hanno detto no all’introduzione di questa tassa che prevede il pagamento di 10 euro per le prestazioni specialistiche e di 25 euro sui codici bianchi al pronto soccorso. (ad’e)

18 LUGLIO 2011 15:01
ORGANIZZAZIONE SANITARIA, PROPOSTA DI LEGGE DELLA GIUNTA: DA 13 ZONE A 5 AREE VASTE.

Dalle Zone territoriali all’Area vasta: la sanita` marchigiana si riordina per consolidare i risultati raggiunti e programmare il proprio futuro sulla base dei nuovi scenari istituzionali che privilegiano il modello federalista anche in tema di gestione delle risorse pubbliche. Lo prevede una proposta di legge della Giunta regionale che prosegue l’opera di riorganizzazione del Servizio sanitario regionale. Lo scorso anno, con l’approvazione della legge regionale 17/2010, era stato potenziato il ruolo della Regione nel governo del sistema. Ora si delinea un nuovo assetto dell’Azienda sanitaria unica regionale (Asur), introducendo il livello sovra zonale di Area vasta, gia` sperimentato in via amministrativa. La proposta di legge sostituisce le attuali 13 Zone con 5 Aree vaste, non necessariamente coincidenti con i territori provinciali. L’Area vasta rappresenta il punto di riferimento sovra zonale per razionalizzare le funzioni amministrative, tecniche e logistiche, per contrastare sprechi e disfunzioni, per liberare risorse a vantaggio dei servizi garantiti ai cittadini. ‘Tenendo conto dell’esperienza positiva maturata in questi anni – sottolinea il presidente della Regione, Gian Mario Spacca ‘ intendiamo semplificare ulteriormente il modello organizzativo dell“amministrazione della sanita` allo scopo di trasferire risorse dalla burocrazia ai servizi per i cittadini e di razionalizzare ancora di piu` l’utilizzo delle risorse per contrastare la pesante riduzione dei trasferimenti statali imposta dalle manovre finanziarie, in modo da preservare la qualita` delle prestazioni”. ‘Il coordinamento assicurato dall’Area vasta – spiega l’assessore alla Salute, Almerino Mezzolani – consente di aggregare l’attivita` di piu` zone limitrofe, individuando questo nuovo livello come riferimento per l’ottimizzazione dei servizi attraverso la programmazione integrata e il superamento delle frammentazioni gestionali. Il sistema sanitario regionale viene aggiornato, privilegiando una semplificazione dei livelli organizzativi e gestionali, senza limitare le prestazioni garantite in questi anni’. Con la proposta di legge vengono rafforzate ulteriormente le funzioni di Area vasta, del Collegio e della Conferenza di Area vasta, salvaguardando i principi di equita` e riequilibrio territoriale nella distribuzione delle risorse e dei servizi socio sanitari. Contestualmente vengono potenziate le funzioni operative dei Distretti, che rappresentano il livello di base per la gestione integrata e appropriata dei servizi sanitari, socio sanitari e sociali, in raccordo con gli enti e le comunita` locali di riferimento. I Distretti tornano sostanzialmente a coincidere con gli Ambiti territoriali sociali previsti dalla legge 328/2000. All’Area vasta sono attribuite le funzioni concernenti l’assistenza sanitaria individuate nell’atto aziendale, l’amministrazione del personale, comprese le procedure di reclutamento, la mobilita` tra le zone e la valutazione della dirigenza, il supporto al controllo di gestione, il rischio clinico, nonche` le funzioni delegate dal direttore generale. All’Area vasta vengono ricondotte, inoltre, la contrattazione decentrata integrativa e le relazioni sindacali.




18 Luglio 2011 alle 15:34 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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