Pulitzer

dall’ ODG Marche: per la prima volta l’Oscar del giornalismo americano assegnato a un lavoro pubblicato su una testata on line. Premiata mega inchiesta sul mondo di Wall Street

Per la prima volta un premio Pulitzer, l’oscar del giornalismo americano, generalmente dedicato alla carta stampata, ha ricompensato un articolo pubblicato esclusivamente sul web. Un’inchiesta su Wall Street realizzata da due giornalisti di ProPublica, un’organizzazione no profit indipendente, Jesse Eisinger e Jake Bernstein, ha ricevuto il riconoscimento per il miglior reportage su una vicenda a carattere nazionale.

L’inchiesta, intitolata ‘The Wall Street Money Machine, si è concentrata su alcuni dei meccanismi, a dir vero poco trasparenti, del mondo finanziario newyorchese prima che scoppiasse la crisi del 2008, quella che ha messo in ginocchio mezza America. A dir vero non è la prima volta che ProPublica, che negli Usa conta sempre di più essendo una voce indipendente con firme sempre più apprezzate, vince un Pulitzer.

Era già successo l’anno scorso, ma l’articolo era stato ordinato e pubblicato dal New York Times Magazine. ProPublica è probabilmente un caso unico al mondo, in quanto si tratta di un’organizzazione no profit con l’obiettivo di produrre inchieste indipendenti nell’interesse pubblico. Basata a New York, l’organizzazione lavora in generale per partner più o meno famosi, tra cui alcune tra le maggiori testate americane, dal New York Times alla Cnn, da Newsweek all’Huffington Post, che possono ordinare loro inchieste ad hoc. ProPublica è stato creato da Herbert e Marion Sandler, una coppia di ex finanzieri di punta, che si sono impegnati a versare ogni anno 10 milioni di dollari per il progetto e hanno assunto Paul Steiger, ex direttore generale del Wall Street Journal. In tutto lavorano a ProPublica una trentina di giornalisti, e i dirigenti sono pagati particolarmente bene. Il direttore editoriale, Stephen Engelberg, guadagna quasi 350 mila dollari l’anno. (Ansa).