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Queste campane non s’hanno da suonare

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Mons Gestori, Don Alfonso

San Benedetto del Tronto, 260911 – I personaggi, per una rivisitazione moderna della celebre opera manzoniana ci sono veramente tutti: il prete (Don Alfonso), Don Rodrigo ( il querelante), i bravi ( i vigili di San Benedetto del Tronto), le campane a posto degli sposi. La location, la Parrocchia San Giacomo della Marca di Fosso dei Galli.

A differenza però del personaggio manzoniano, Don Alfonso non sembra proprio essere “un vaso di terracotta”ed un tipo da arrendersi di fronte ad una multa di € 516, per violazione delle norme su l’inquinamento acustico notificata dai solerti vigili di San Benedetto nei giorni scorsi ma soprattutto trova assurdo che le campane siano paragonate ad una qualsiasi fonte di rumore di “arti e mestieri” come riportata dalla delibera comunale.

Una situazione grottesca, da soap opera estiva che sta creando curiosità in tutto il quartiere e non solo.

Grazie infatti al popolare social network facebook sono tanti i commenti in merito provenienti da utenti di tutta la diocesi e dal vicino Abruzzo.

“Sono 30 anni- dice il parroco- che è stata costruita la Chiesa. Nessuno in tutto questo tempo si è mai lamentato. Ecco poi la denuncia da parte di un parrocchiano e nelle ore successive i controlli da parte dell’Arpam, con la presenza del vigile. Controlli fatti all’alba quando nella zona i rumori sono praticamente inesistenti.

Una solerzia ed una rapidità veramente lodevoli che se venisse utilizzata anche a vantaggio quartiere permetterebbe di risolvere gravi problemi, riguardanti anche la sicurezza del cittadino”

Al di là della multa e soprattutto in mancanza di un piano acustico comunale serio, se al querelante venisse data ragione, si creerebbe un precedente pericoloso. Nessun impianto campanario in tutto il comune a queste condizioni, risulterebbe a norma e basterebbe che qualcuno si svegliasse al mattino di cattivo umore,facesse la denuncia, per vedersi notificare una multa.

Del fatto, è stata interessata anche la Curia affinché il Comune provveda a varare una legge specifica sulle campane come già fatto in numerosi comuni d’Italia.

Il parroco infine, su facebook, ha lanciato una provocazione: suggerisce di far controllare i decibel di tutte le campanelle delle scuole. Non si sa mai che possano provocare agli studenti grave stress…


Claudio Benigni “Fiato alle Campane”!!!

Chiesa San Giacomo della Marca di Fosso dei Galli

Chiesa San Giacomo della Marca di Fosso dei Galli


Pubblichiamo una nota stampa del consigliere PD Claudio Benigni


SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2011-10-03 – Con riferimento agli articoli apparsi sui quotidiani dei giorni scorsi sulla singolare vicenda delle “CAMPANE MULTATE” presso la Parrocchia di San Giacomo della Marca a Fosso dei Galli, ho sentito la necessità di esprimere come consigliere comunale ma soprattutto come cittadino sambenedettese tutta la mia perplessità per non dire indignazione.

Mi chiedo, ma come mai i vicinati della parrocchia della SS. Annunziata o di Cristo Re tanto per citare due parrocchie di Porto D’Ascoli non hanno mai sentito per decenni la necessità di sporgere denuncia per il fastidio procurato dal suono delle campane ?

Sono persone più tolleranti ? . . . . oppure dotate di orecchie meno sensibili rispetto a quel residente di Fosso dei Galli ?

Non ho la risposta a questa domanda, ma poiché non mi risulta che il parroco Don Alfonso Rosati sia un appassionato di hard rock, e avendo appurato presso gli Uffici Comunali che la Parrocchia di Fosso dei Galli è stata costruita molto tempo prima dei fabbricati circostanti in questione, io credo che la città di San Benedetto del Tronto non possa assolutamente diventare ostaggio di qualche singolo individuo probabilmente stressato.

In verità qualcosa di simile si sta verificando da qualche anno anche al “Corso” di San Benedetto sempre in pieno giorno, in occasione della “Fiera di Primavera” con una signora solerte anch’essa e dalle orecchie gentili anch’essa, che fa di tutto per impedire lo svolgimento di questa manifestazione di solidarietà imitata in tutta Italia, dove i bambini vendono oggettini realizzati con le loro mani per donarne il ricavato alle popolazioni bisognose dell’Africa e del Sud America.

Pertanto, pur non potendo condividere l’ira del mite parroco Don Alfonso avverso la solerzia dei Vigili Urbani i quali sono evidentemente obbligati ad intervenire in presenza di un’esposto per non incorrere nel reato di abuso di ufficio, sono invece perfettamente solidale con il suo appello affinchè la città di San Benedetto si doti al più presto di un Piano Acustico Comunale che garantisca e tuteli tutti quegli spazi (piazze, slarghi, isole pedonali, parrocchie, parchi, impianti sportivi, etc.) identificati come luoghi peculiari e idonei all’esercizio di attività ricreative, di culto, sportive, dell’intrat-tenimento, dello spettacolo, etc, etc., elementi caratterizzanti di una città solidale, dinamica e turistica come la nostra.

Nel farmi carico personalmente di questo impegno, rivolgo un invito a tutte le forze politiche presenti in consiglio comunale, acchè si possa arrivare quanto prima alla stesura a costo zero dei predetti Regolamenti, che consentirebbero di mettere a tacere queste voci isolate e di dare come diceva il buon Mike Buongiorno

“Fiato alle Campane”!!!


Consigliere PD 
Claudio Benigni





26 Settembre 2011 alle 21:19 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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