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da Fermo

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Fermo

Affrontare insieme le problematiche del commercio evitando polemiche pretestuose ed inutili




È incredibile l’attivismo ritrovato dei commercianti nel cento storico dopo il sopore in cui erano caduti con la precedente amministrazione. In effetti, con Di Ruscio, era bastato poco. Era bastata l’illusione del project financing, la possibilità del parcheggio in Piazza, il mantenere in vita un mercato esangue per tranquillizzare tutti. Alibi che hanno consentito di poter procedere, per anni, senza una reale e fattiva politica di intervento per il rilancio del centro storico.


Ora, alla nuova Amministrazione, si chiede di poter fare miracoli dopo dieci anni di amministrazione di centro destra. E alla prima prova concreta di un atto condiviso con le associazioni di categoria e con gli ambulanti, per lo spostamento “necessario” del mercato del sabato a causa dei prossimi lavori in Viale Vittorio Veneto, ecco che nuovamente si cerca di cavalcare l’onda della protesta arrivando a paventare l’affissione di manifesti con le immagini della Piazza deserta indicando il colpevole nella giunta guidata dal Sindaco Brambatti.


Prima si è chiesta la testa dell’assessore Marchetti, poi si è minacciata la protesta di Piazza dei commercianti, adesso i manifesti e la raccolta di firme. Siamo veramente allo stravolgimento della realtà, e ciò desta amarezza perché non si può non vedere dietro a tali azioni una regia disfattista che ha l’obiettivo di seminare zizzania, e null’altro.


Si parla di soluzioni alternative al trasferimento del mercato dalla Piazza. Bene, aspettiamo queste proposte dai commercianti, in particolare da colui che parla a nome dell’associazione Punto Fermo. Ma che siano proposte serie e concrete, condivise dal maggior numero e che tengano nel dovuto conto le argomentazioni e le esigenze degli ambulanti nonché un utilizzo migliore della Piazza in linea con altre iniziative che possano svolgersi anche il sabato senza temere di avere nel “mercato” il nemico numero 1 dal punto di vista logistico.


Da parte dell’amministrazione comunale si rimarca la disponibilità al dialogo purché basato su una comune volontà di agire per i medesimi obiettivi, al di là delle strumentalizzazioni e delle inutili polemiche di cui, davvero, non si avverte la necessità.



 



Una eredità, quella della giunta Di Ruscio, di cui faremmo volentieri a meno




È straordinaria la pervicacia con cui il consigliere Capriotti interviene su ogni questione, dimostrandosi il vero araldo dell’opposizione in Consiglio comunale. Lo fa però con una approssimazione eccessiva che, da lui, ex assessore al bilancio della giunta Di Ruscio, non ci aspetteremmo. E soprattutto non ci aspetteremmo che si vanti del fatto che l’attuale amministrazione si trovi a cogliere i frutti del lavoro della passata amministrazione a guida Di Ruscio.


Già, perché Capriotti decanta l’eredità di quella giunta. Sarà anche vero che alcuni progetti appartenenti alla passata amministrazione verranno attuati, ma di quella eredità avremmo volentieri fatto a meno. È proprio a causa di essa infatti che, a proposito della vicenda dei derivati, ci siamo trovati a dedicare tempo e risorse per la soluzione di un problema creato da chi ci ha preceduto. E adesso si ha persino l’arroganza di rivendicare l’esito della trattativa con Unicredit come successo della giunta Di Ruscio, ossia di quella stessa che ha innescato tutto il problema ed è finita, per questo, in televisione e sulle pagine del Sole24Ore. Per non parlare poi di una delle grandi incompiute della amministrazione Di Ruscio che, ricordiamolo, è durata per ben dieci anni: il project financing di Piazzale Azzolino, il grande progetto che avrebbe dovuto rilanciare il centro storico di Fermo! Di quel progetto, annunciato ai quattro venti, rimane solo un contenzioso aperto con i privati ed un plastico che abbiamo rimosso, con tristezza, dall’atrio del Comune. E che dire della variante del Ferro, e dei continui interventi di manutenzione cui è sottoposto quel tratto di strada, evidentemente mal realizzato e che pesano sulle casse comunali? Potremmo continuare, perché l’elenco è lungo.


Ma vogliamo chiudere sulla questione del bilancio che tanto sta a cuore a Capriotti, sorvolando su altre inqualificabili affermazioni per richiamarlo invece a svolgere un legittimo e necessario ruolo di consigliere di opposizione, senza trascendere però in atteggiamenti provocatori e poco lucidi. Abbiamo organizzato una conferenza stampa per illustrare la situazione del bilancio del Comune di Fermo e lo stato dell’arte. Un dato su tutti, in particolare, abbiamo tenuto ad evidenziare: dalla passata amministrazione Di Ruscio sono stati contratti mutui in maniera pesantissima, nel 2009 per ben quasi 6 milioni di euro (guarda caso in concomitanza con le elezioni provinciali), oltre 3 milioni e 400.000 nel 2010, lasciando come possibilità di “azione” per finanziare progetti e lavori, a chi sarebbe venuto in seguito, soltanto 3 milioni di euro da spalmare fino al 2013. E si tratta degli stessi che non hanno esitato a finanziare la realizzazione del ruzzodromo lasciando indietro cose ben più importanti e stringenti. Quegli stessi che hanno lasciato una disponibilità di 18.000 euro per tutta la stagione estiva 2011. Gli stessi che… e anche qui potremmo continuare.


Ciò che preme a questa Amministrazione Comunale è che si riesca a costruire un rapporto corretto e collaborativo, nel rispetto dei reciproci ruoli e responsabilità, tra maggioranza e minoranza, e lavorare, con serietà, allo sviluppo della città. Su questo ci stiamo impegnando, su questo ci giudicheranno i cittadini fermani.




24 Ottobre 2011 alle 16:07 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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