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Omaggio dell’arte alla libertà di espressione

di | in: Cultura e Spettacoli

Mostra di opere contemporanee

Mostra itinerante con… sorpresa

All’inaugurazione di giovedì 27ottobre nella sede di Banca Marche, a Jesi, l’artista Nazareno Rocchetti ha annunciato una sua particolare performance.


Ci sarà una nuova, interessante novità all’inaugurazione della mostra d’arte sulla “libertà di stampa” che si svolgerà giovedì 27, a Jesi, alle ore 11.30, nel Centro direzionale di Banca Marche. Sarà una sorpresa che un artista marchigiano, Nazareno Rocchetti, ha preparato per gli organizzatori di questa rassegna itinerante organizzata dall’Ordine dei giornalisti delle Marche in collaborazione con il Consiglio nazionale, la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi e la Banca delle Marche.


Nazareno Rocchetti ha già una sua opera in questa particolarissima e unica collezione, ma per la mostra di Jesi ha preparato un nuovo lavoro sul quale ha creato un alone di mistero. Vuole giocare insomma sull’effetto sorpresa, sul pubblico, ma anche sugli stessi organizzatori. Rocchetti (conosciutissimo come fisioterapista dei campioni) è anche un eccellente artista. Ha cominciato come scultore, ma dopo l’incontro con Josè Guevara ha cominciato la sua attività di “artista del fuoco”. Negli ultimi anni ha realizzato tre grandi sculture: “La cicala e la formica” che si trova a Pieve Torina, nello spazio della fantasia dedicato a Gianni Rodari; “Il Cristo e il lupo” nella frazione di Cantalupo di Filottrano, a ricordo del miracolo di San Francesco che, andando da Staffolo a Osimo, incontrò un lupo e lo ammansì proprio come fece a Gubbio; “Il Cristo delle Marche, una spettacolare ed emozionante scultura che è stata piazzata sul balcone su cui s’affaccia Domus San Bonfiglio in località Internone di Avenale.


Per la mostra di Jesi Nazareno Rocchetti ha voluto creare un elemento di interesse e di attrazione in più. Una novità che si aggiunge a quella già annunciata, cioè la nuova opera dell’artista ascolano Dante Fazzini.


La mostra di Jesi, che si inaugura domani (giovedì 27) resterà aperta fino al 7 novembre e potrà essere visitata tutti i giorni feriali. Oltre cinquanta gli artisti e le opere esposte; unico il tema: la libertà di espressione. Una iniziativa che vuole offrire un’occasione di riflessione su un tema centrale di ogni società democratica.


 

Omaggio dell’arte alla libertà di espressione

Mostra di opere contemporanee





C’è un filo comune che unisce artisti e giornalisti: l’ostilità, l’avversione e il rifiuto verso tutto ciò che limita la libertà di espressione. Per la verità è un bene di tutti i cittadini che artisti e giornalisti sentono più di altri perché è l’essenza stessa del loro lavoro. Ebbene partendo da questo valore è nata una collezione d’arte, unica nel suo genere, che da venerdì prossimo (9 settembre) comincia un viaggio itinerante che toccherà le cinque province marchigiane e due città simbolo dell’arte, Roma e Firenze.


Otto tappe dal 9 settembre fino a maggio 2012. Prima mostra a Caldarola, nella prestigiosa sede di Palazzo dei Cardinali Pallotta (fino al 2 ottobre), poi Ascoli Piceno (dal 7 al 23 ottobre), nella galleria d’arte contemporanea Osvaldo Licini. Queste le altre tappe: Fermo, Palazzo dei Priori, sala degli stemmi (dall’ 11 al 27 novembre); Ancona, Mole vanvitelliana, sala Seritery (dal 2 al 18 dicembre); Senigallia, Chiesa dei cancelli (dal 6 al 29 gennaio 2012); Pesaro, Prefettura, sala Laurana (dal 10 al 26 febbraio 2012); Firenze, Sede ancora da definire (marzo 2012) e infine Roma, Palazzo Lina Cavalieri sede Banca delle Marche (aprile 2012).


Una cinquantina gli artisti e le opere; unico il tema: la libertà di espressione. E’ in pericolo o è in discussione questo diritto? Senza pensarci molto dovremmo rispondere di no. Con tutte le affermazioni di principio, partendo dalla Costituzione, dovremmo sentirci ampiamente garantiti e tutelati. Invece non è così. Non lo è per i giornalisti ai quali si vorrebbero imporre “bavagli” in nome e per conto di altre presunte libertà. Non lo è neppure per gli artisti che spesso subiscono condizionamenti o sono costretti a scelte non volute con armi e arti ben più subdole e sottili.


Perché proporre una riflessione su questo tema attraverso l’arte? Perché gli artisti, come i giornalisti, interpretano gli umori, le aspettative, le speranze e i sogni della gente. E gli artisti, più dei giornalisti, ne rappresentano i sentimenti e li esprimono senza i vincoli dell’obiettività ai quali sono tenuti gli operatori dell’informazione.

Partendo da questi sentimenti e valori comuni (cioè la libertà di poter esprimere qualsiasi concetto, sentimento, intuizione, idea ed emozione) è nata l’idea di questa collezione. Una chiacchierata fra amici, uno scambio di opinioni sul peso sempre più opprimente della politica e dei poteri in genere, sul giornalismo come sull’arte. In pochi mesi è stata creata una collezione particolarissima e unica; un piccolo patrimonio di creatività ed espressività che è esposto in maniera permanente nella Sede dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, nel Centro di Ancona.

Ma un messaggio così significativo e forte non poteva restare circoscritto nelle mura di una sede istituzionale. Ecco l’idea della mostra itinerante realizzata in collaborazione con il Consiglio nazionale dell’Ordine, Banca Marche e una serie di Enti e Fondazioni. Qui a Caldarola la spinta determinante è arrivata dalla Comunità montana dei Monti Azzurri e dal suo Presidente Giampiero Feliciotti.

Gli artisti che hanno accolto l’invito dell’Ordine dei giornalisti rappresentano stili e tendenze diverse; si esprimono con tecniche tradizionali o innovative e si distinguono per i valori formali. Il tema (la libertà) favorisce l’approccio fra chi lancia il messaggio (l’artista) e il fruitore (lo spettatore). Giornalisti e artisti con questa mostra non propongono ricette o soluzioni, ma invitano a ragionare e riflettere, a recuperare il senso della partecipazione collettiva alla vita pubblica.


Un invito a pensare

La mostra itinerante sulla “liberta di stampa” da oggi a Jesi, nel Centro direzionale di Banca Marche. Il Presidente Michele Ambrosini: “Una sfida al conformismo dilagante”.


E’ stata inaugurata questa mattina nella sede della direzione generale di Banca Marche a Jesi la mostra “Omaggio dell’arte alla libertà d’espressione”, esposizione di opere contemporanee a cura dell’Ordine dei giornalisti delle Marche con la sponsorizzazione di Banca Marche. La mostra raccoglie le opere di una cinquantina di artisti, in prevalenza marchigiani, sul tema della libertà d’espressione. C’è un filo comune che unisce artisti e giornalisti, cioè il rifiuto verso tutto ciò che limita la libertà di espressione. Da questo valore è nata l’idea di una collezione d’arte, unica nel suo genere. Le opere presentate non propongono ricette o soluzioni, ma invitano a ragionare e riflettere, a recuperare il senso della partecipazione collettiva alla vita pubblica.


La mostra, che sarà esposta nell’atrio della direzione generale di Banca Marche dal 27 ottobre all’8 novembre (orario: lunedì-venerdì ore 9-17), rappresenta una delle tappe di un percorso espositivo che proseguirà a Fermo (11-27 novembre), Ancona (2-18 dicembre), Senigallia (6-29 gennaio), Pesaro (10-26 febbraio), Firenze (marzo 2012) e Roma (aprile 2012). Banca Marche ospiterà la mostra, oltre che a Jesi, anche nella tappa romana, che sarà nella sede della banca a Palazzo Lina Cavalieri, in via Romagna.


Questa mostra, che siamo ben lieti di ospitare nella nostra direzione generale – ha detto Michele Ambrosini, presidente di Banca Marche – è un nostro piccolo contributo a ricordare quanto sia necessario sforzarsi di essere liberi nel pensiero, atteggiamento molto difficile in una società sempre più conformista”.


La libertà d’espressione – commenta Massimo Bianconi, direttore generale di Banca Marche – si è trasformata nell’immaginario collettivo da diritto ad abitudine, a cui si dà sempre meno importanza. Questa mostra vuole ricordare a tutti, soprattutto ai più giovani, quanto la libertà di espressione sia fondamentale per la nostra civiltà”.


Mandiamo un segnale dalle Marche – ha detto il Presidente dell’Ordine dei giornalisti delle Marche, Gianni Rossetti – cominciamo in questa piccola regione a sventolare la bandiera della libertà di espressione, quel fuoco che alimenta la passione civile dei giornalisti e la creatività degli artisti. Non abbiamo ricette da proporre. Attraverso l’arte vogliamo almeno obbligare la gente a pensare…”




27 Ottobre 2011 alle 21:46 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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