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Chiaravalle: il dramma del secondo conflitto mondiale rivive in Ofelia dei Masnadieri

di | in: Cultura e Spettacoli

Ofelia dei Masnadieri

Mercoledì 16 Novembre al teatro Valle di Chiaravalle è andata in scena l’anteprima de “Ofelia dei Masnadieri”, commedia in due atti per la regia di Massimo Russo.

La commedia rientra in un progetto teatrale di rivisitazione storica in occasione del 150esimo anniversario dell’unità d’Italia per celebrare il quale il comune di Chiaravalle ha scelto l’ambito teatrale, tralasciando convegni od ospitate di personaggi importanti del panorama politico italiano: ” non è venuto nessuno storico ma gli storici siamo stati noi… “

In Ofelia dei Masnadieri l’Italia è in guerra: è il secondo conflitto mondiale, più precisamente siamo nel 1943 in un luogo non ben definito ma certamente in territorio italiano; allo spettatore non vengono dati solidi riferimenti per collocare esattamente i personaggi nello spazio, piuttosto si sceglie di creare di volta in volta una cornice scenografica che faccia da substrato quasi neutrale per porre l’accento sulle vicende più che sui luoghi. E’ così che vediamo alternarsi sullo sfondo proiezioni di contesti privati o ambienti all’aperto; a chiare immagini di guerra (campi di concentramento, simboli nazisti, espolsioni atomiche..) si interpongono paesaggi colorati che generalmente coincidono con i momenti più leggeri dell’intera opera.

Ofelia dei Masnadieri è una tragi-commedia che affronta il dramma della guerra attenuato dalla trattazione di tematiche più leggere e brillanti portate in scenda dalle Cocotte o dai dialoghi dei partigiani. Il regista Russo sottopone al pubblico molti dei risvolti che la guerra porta con sè tramite la messa in scena di “brandelli di vita”: la lotta partigiana, il demone nazista, l’esperienza dei campi di concentramento, la gerarchia, l’obbedienza, la spietatezza del mercato nero… alle varie ambientazioni si alternano intervalli di ballo su musiche scelte ad hoc per consentire allo spettatore di entrare nella storia grazie a strumenti vari, rifacendosi così allo stile del teatro brechtiano e sempre sulla stesso filone è da collocare la scelta della musica dal vivo.

L’opera raggiunge momenti di grande pathos con la narrazione della strage di Treuenblitzen, giunta a noi grazie ad Edo Magnalardo, un chiaravallese sopravvisuto alla strage resa magistralmente dal Professor Fabrizio Ilacqua che ne ha curato la drammaturgia. Ofelia dei Masnadieri rientra nell’ambito del “teatro civile” e vuole rappresentare la necessità del genere umano di rivalutare alcuni elementi fondamentali della società civile, è la stessa protagonista Ofelia che chiude la rappresentazione ammonendo lo spettatore sulla sperequazione, sull’iniqua distribuzione delle risorse, sul pericolo -assolutamente attuale- di togliere alle classi meno abbinetianche il necessario per sopravvivere.

Ofelia dei Masnadieri andrà in scena presso il teatro Valle fino al 4 Dicembre 2011, dal venerdì alla domenica, tutte le sere alle ore 21,15.

di Elena Sagrati



19 Novembre 2011 alle 0:57 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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