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Giardinieri per un giorno

di | in: Cronaca e Attualità

Giardinieri

Tre giardinieri particolari presteranno la loro opera domani, sabato 5 novembre, dal mattino al pomeriggio lungo la scalinata dell’Annunziata.


ASCOLI PICENO – Si tratta di tre detenuti del carcere di Marino del Tronto che per un giorno presteranno la loro opera di operatori ecologici, potando piante sistemando e pulendo la scalinata per tutta la sua lunghezza.

Una Giornata Ecologica proposta dal consigliere comunale Francesco Ciabattoni che ha trovato pieno sostegno da parte del sindaco Castelli che si è attivato presentando la proposta alla Casa Circondariale di Marino del Tronto e al Magistrato di Sorveglianza.

“Sono certo – ha scritto nella sua richiesta il primo cittadino ascolano – che i nostri cittadini apprezzerebbero la realizzazione di una simile iniziativa che, con la collaborazione della Polizia Penitenziaria, avrebbe il duplice fine di rendere decorosa una parte, sia pur piccola, del nostro territorio e favorire il coinvolgimento dei detenuti in attività lavorative di pubblica utilità quale valido strumento di recupero e inclusione sociale”.

La proposta è stata accolta e domani, dalle 8.30 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 16.00, tre detenuti potranno uscire dal carcere.

Il direttore della Casa Circondariale, la dott.ssa Lucia Di Feliciantonio ha parlato di una iniziativa “molto importante perché si colloca nell’ottica di un graduale reinserimento dei detenuti che, in questa occasione, presteranno il proprio lavoro gratuitamente a favore della collettività in un’ottica di giustizia ripartiva rispetto al reato commesso”.

Un modo quindi realmente riabilitativo per lanciare una grande sfida al reinserimento dei detenuti, attraverso un network di buone prassi educative e rieducative che attestano l’alleanza tra Stato e società civile, in ossequio al principio di sussidiarietà orizzontale.

“Credo molto in questa iniziativa – ha commentato il sindaco Guido Castelli – perché basata su due principi fondamentali: primo, nelle carceri vi sono risorse umane che dobbiamo riconoscere e attivare nel modo giusto e secondo, l’autentico recupero delle persone che hanno sbagliato si può attuare solo all’interno della società e non tramite l’isolamento. Se vogliamo che credano ancora nel futuro – ha concluso il primo cittadino – bisogna offrire loro un’opportunità che li aiuti a superare una fase critica della loro esistenza”.




4 Novembre 2011 alle 23:33 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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