Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 01:03 di Gio 9 Mag 2024

Megavariante, fine di un progetto disastroso e di un inganno per i cittadini

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

Movimento 5 stelle

Riceviamo da Andrea Mattioli del MoVimento 5 Stelle e pubblichiamo integralmente


Alla luce del discorso del sindaco sul tema delle responsabilità, va ricordato che è proprio Giovanni Gaspari a dover rispondere del fallimento della megavariante e che al consiglio comunale la maggioranza ha ignorato le proprie responsabilità, votando contro l’emendamento del MoVimento 5 Stelle.


SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2011-11-04 – Il consiglio comunale del 3 novembre sarà difficile da dimenticare. Ne eravamo certi, sapevamo che in ballo ci sarebbe stata tutta la questione della megavariante, sapevamo che sarebbe stato il momento di raccogliere quanto prodotto a partire dalla famigerata delibera n.113 del 23 dicembre 2009, in un modo o nell’altro.

E noi del MoVimento 5 Stelle avevamo tanto da raccogliere, sia perchè il consumo di territorio dovuto alla cementificazione è un tema a noi caro, sia perchè molti di noi hanno fatto parte del Comitato PRG a crescita zero; un comitato fatto di sambenedettesi stanchi di essere trattati come sudditi piuttosto che come persone, un comitato che, tramite la raccolta di quasi 5.000 firme, è riuscito ad informare la cittadinanza su un tema tanto importante quanto difficile da spiegare, e soprattutto è riuscito ad opporsi all’atteggiamento dispotico e scorretto del sindaco Giovanni Gaspari. Ricordiamo la mancata vidimazione dei moduli, la prepotenza e presunzione dimostrate nei confronti dei cittadini durante la discussione pubblica al Teatro Concordia, l’imposizione della data del referendum al 6 novembre, la mancata esecuzione di tutta la normale prassi referendaria.

 

Oltre all’atteggiamento non democratico del sindaco, la delibera 113 ha dimostrato la sua profonda incapacità. La megavariante è un progetto disastroso, fatto per non attrarre i privati, tranne ovviamente l’unico proprietario dei terreni che essa trattava; è stato un tale fallimento da non riuscire ad accontentare nemmeno la Fondazione Carisap, che il 15 marzo faceva un passo indietro, cancellando di fatto il cuore del progetto, cioè la grande opera.

Fin dal 15 marzo, quindi, Giovanni Gaspari sapeva che la delibera era nella sostanza decaduta, ma ha aspettato tutti questi mesi per chiudere quel progetto, fuggendo dal periodo elettorale e continuando così a prendere in giro tutti i sambenedettesi. Diciamo “continuando a prendere in giro” perchè grazie a questo disastroso progetto, il sindaco, è riuscito a bloccare per ben 2 anni la produzione di un nuovo piano regolatore generale, anni che si sommano ai 4 precedenti del suo vecchio mandato in cui avrebbe dovuto fare il nuovo PRG, come da promesse elettorali.


Al consiglio comunale sindaco, assessori e consiglieri hanno continuato a vantare accordi preelettorali con SEL, ma è tutto falso; se il sindaco fosse stato veramente “ossequioso degli accordi preelettorali”, avrebbe revocato la delibera subito dopo il suo insediamento, invece di farlo costretto dalla recente minaccia di ricorso al TAR del Comitato PRG a crescita zero. Questo dà l’idea della bassa considerazione che il sindaco ha dei cittadini, secondo lui incapaci di comprendere l’aggiramento.


L’incoscienza e la superficialità sono state mantenute fino alla fine di tutto, con il voto totalmente contrario della maggioranza all’emendamento del MoVimento 5 Stelle, non dimostrando quella responsabilità del sindaco si era tanto vantato nel suo discorso. Proprio di fronte a queste dimostrazioni d’incapacità di amministrare la città, che la famosa responsabilità dovrebbe concretizzarsi, ad esempio, con le dimissioni di Giovanni Gaspari.


Vorremmo, inoltre, porre una domanda ai Verdi e a SEL, i partiti teoricamente ecologisti interni alla maggioranza: cosa ne pensate del discorso del capogruppo del PD Loredana Emili in cui ha chiaramente disegnato un futuro sambenedettese fatto di cementificazione e ampio consumo di territorio? Quanta responsabilità avrete in tutto questo? da  andrea.mattioli@gmail.com




4 Novembre 2011 alle 19:28 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata