Sandria Di Monte

[ “Transizioni Materiali” / Personale di Sandria Di Monte ]

11 – 22 febbraio 2012 / Palazzina Azzurra – San Benedetto del Tronto

Alla Pittura non ci pensi quasi mai. Nei giorni di neve poi, con tutto quel bianco fuori posto che medita “transizioni” (prima di farsi grigio e sparire), coi pensieri invernali senza colori, col freddo più convincente che ti vieta i garruli panorami con la bici… Eppure la Palazzina è aperta, c’è una mostra: Sandria Di Monte, sì con la “i”. Vediamo.

Certe volte una mostra ti fa bene, ti tiene caldo… oppure – come questa – ti acquieta senza un perchè. Forse dopo non la ricorderai nei dettagli, quadro per quadro, tema per tema, l’artista neanche la conoscevi.

Però ne hai osservato i particolari: rami di rame rosa lisci o incisi, semine di trucioli di legno pettinati a pennello, percorsi di silicone semitrasparente che pare linfa di crostaceo, segni senza linee rette o angoli, che evitano volti paesaggi storie, ma che sembrano soffi che collegano epoche, condizioni, situazioni, vite. Le chiamano transizioni. Colori mai pieni e definiti ma in dissolvenza, atmosfere rarefatte e misteriose, come quando guardi le costellazioni o i canyon degli abissi marini. Devi per forza immaginare, farti esploratore, e pensatore (come quando ascolti i notturni di Chopin…).

Le opere di Sandria-con-la-i però si lasciano guardare e capire senza stress, senza complicarti la vita: sono non-immagini di “transizioni materiali” compiute o in atto, probabilmente rallentate, forse antiche, o da venire. Quadri senza tempo e senza confini, senza temperatura, senza velocità, dalla passione controllata. I più belli senza cornice, da guardare a distanza dietro un’immaginaria linea gialla, come alla Posta… Non servirebbero i titoli.

Quadri riconoscibili, dai bagliori educati. Sembrano racconti, ma non li sai raccontare.
 

PGC

 17. 2. ’12         PGC

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