Caro gasolio ti scrivo…
di Redazione | in: Editoriali
Ballarè, ph Adriano Cellini
[ San Benedetto del Tronto, 27 marzo 2012: Esecuzione capitale del peschereccio BALLARE’ (foto Adriano Cellini) ]
Caro gasolio ti scrivo… così mi distraggo un po’ (?)… Questa è una lettera che non esiste. Eppure, testimone per caso dell’uccisione del peschereccio “Ballarè” – anni 42 – segato in due sul “patibolo” di alaggio, e del tristissimo sfogo del suo padrone (e di suo figlio), m’è venuta in mente proprio la canzone forse più emblematica del caro Dalla. E quando m’hanno detto il nome ho capito Ballarò e non Ballarè: altra associazione automatica, è martedì, c’è la trasmissione…
Si chiamava “Ballarè” perchè così soprannominavano il padre dell’attuale proprietario, per via della sua sfrenata passione per il ballo. Te l’immagini il Ballarè che rientra in porto carico di pesce e sulla banchina iniziano i balli… Veramente quello era il “Ballarè Primo” (progenitore del Ballarè in questione), parliamo di oltre cinquant’anni fa, tempi gloriosi per la nostra marineria.
Invece di questi tempi c’è poco da ballare. A parte il pesce che ce n’è poco, sono i costi e le spese a rendere il mestiere ormai impraticabile: il caro-gasolio prima di tutto. Quindi si disarma, si chiude, si licenzia, si rottama, e di colpo s’interrompono intere “dinastie” di uomini di mare. Fino a natale scorso, sempre con incredibili difficoltà economiche, a pescare a strascico quattro giorni su sette su questa barca erano in quattro, tra cui il nipote diciassettenne di nonno Ballarè. La rottura dell’invertitore del motore (non so bene cosa sia) gli ha dato il colpo di grazia, dopo i ripetuti fetenti aumenti del costo del gasolio.
Oggi era una tiepida giornata serena, vento leggero, mare calmo. Ma è stato peggio di un naufragio nella burrasca quando il caterpillar (possente mostro di terra) ha sventrato Ballarè entrandogli nella pancia. Nei prossimi giorni, altri dieci motopesca faranno la stessa fine. Quante lettere di morte riceverà gasolio…
PGC
27. 3. 2012 PGC
