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La traviata di Giuseppe Verdi al Teatro della Fortuna

di | in: Cultura e Spettacoli

La traviata

LA TRAVIATA

AL TEATRO DELLA FORTUNA DI FANO

MARTEDì 20 E GIOVEDì 22 MARZO

 

Fano (PU) – Martedì 20 e giovedì 22 marzo il Teatro della Fortuna di Fano propone uno dei titoli d’opera in assoluto più amati, conosciuti e rappresentati, La traviata di Giuseppe Verdi, appuntamento della Stagione Lirico Sinfonica della Fondazione Teatro della Fortuna.

Sul palcoscenico del neoclassico teatro polettiano un allestimento metateatrale firmato Opera Festival, che cita, attraverso scene e costumi, la celebre Traviata di Visconti alla Scala, per un cast di cantanti a dir poco stellare che vede tra gli interpreti principali, il soprano Eva Mei nei panni di Violetta, uno dei suoi cavalli di battaglia, Antonino Siragusa che debutta nel ruolo di Alfredo, e Roberto De Candia che torna ad interpretare Germont. La regia è di Beppe de Tomasi ripresa da Renato Bonajuto, in buca Roberto Parmeggiani dirige l’Orchestra Sinfonica Rossini e il Coro del Teatro della Fortuna il cui maestro è Lorenzo Bizzarri.

Un traguardo importante per la Fondazione Teatro fanese, come dimostrano le parole del sovrintendente, Giuseppe De Leo: “Dopo il successo di Nabucco, andato in scena lo scorso dicembre, La traviata è la seconda importante opera di questa nuova gestione. Siamo orgogliosi di aver riportato la lirica di alto livello nel nostro stupendo teatro e speriamo che le nostre scelte siano apprezzate e accolte dal pubblico con il nostro stesso entusiasmo. Siamo anche molto onorati di ospitare artisti straordinari che vengono a Fano per noi e contenti di riconfermare la nostra stima al direttore musicale della Fondazione, M° Roberto Parmeggiani, che sicuramente, sul podio di Traviata, ripeterà l’eccellente prova di Nabucco.”

Il dramma lirico de La traviata, racconta la storia d’amore fra un giovane di onorata famiglia, Alfredo Germont, ed una cortigiana di dubbi costumi, Violetta Valéry. Siamo a Parigi, intorno al 1850 e i pregiudizi sociali divideranno i due amanti, riuniti dalla verità e dall’amore qualche minuto prima della morte di tisi di Violetta. Due i cardini del dramma: amore e morte, intorno ai quali s’aggira l’ispirazione di Verdi che forse non salì mai tanto alta nell’espressione del dolore. La morte è già negli estenuanti accordi con cui si apre il preludio. Sembra che il compositore di Busseto intenda darci, dalle prime note, una sintesi rapida del dramma. E vi riesce mirabilmente.

A portare sulla scena uno dei più affascinanti e controversi personaggi del nostro melodramma, Eva Mei, di nuovo al Teatro della Fortuna dopo dieci anni, uno dei maggiori soprani di coloratura dei nostri tempi, che è stata Violetta Valéry in tanti teatri italiani e stranieri (Berlino, Zurigo, Essen, Lione, Wiesbaden, Macerata). Marchigiana (di Fabriano) di nascita e aretina di adozione, alla Mei vengono riconosciute straordinarie doti tecniche unite ad una presenza scenica non comune che le hanno permesso di calcare i palcoscenici di alcuni fra i più grandi teatri del mondo, fra i quali Covent Garden, Wiener Staatsoper, Staatsoper di Monaco, Teatro alla Scala, Rossini Opera Festival, Salzburg Festival, Accademia di Santa Cecilia, solo per nominarne alcuni. Ha inaugurato la stagione 2011/12 interpretando proprio  La traviata (Violetta) e Don Giovanni (Donna Anna) all’Opernhaus di Zurigo, in seguito è stata interprete di Idomeneo (Elettra) a Lugano, Die Zauberflöte (Pamina) al Teatro Carlo Felice di Genova e Il viaggio a Reims (Madama Cortese) al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino. Fra i suoi prossimi impegni annovera Ein deutsches Requiem in tour con la Das Neue Orchester Chorus Musicus di Köln, Guillaume Tell e Il Re pastore all’Opernhaus di Zurigo ed Il Re Pastore al Salzburger Festspiele.

Con lei Antonino Siragusa, grande tenore a livello mondiale che debutta nel ruolo di Alfredo. Nato a Messina, è stato vincitore del primo premio assoluto al Concorso Internazionale “Giuseppe di Stefano” di Trapani. Nel  1996 il debutto al Politeama di Lecce, inizio di una carriera internazionale che l’ha condotto su alcuni dei maggiori palcoscenici del mondo. È reduce dalla Bayerische Staatsoper di Monaco dove è stato il Conte d’Almaviva in Il barbiere di Siviglia, suo ruolo d’elezione di cui è interprete ideale. Il  suo prossimo impegno lo vede di nuovo affianco di Eva Mei  nel Guillaume Tell all’Opernhaus di Zurigo, e poi in seguito sarà in Il barbiere di Siviglia all’Opéra National de Paris e al Teatro Verdi di Trieste, Tancredi al Rossini Opera Festival di Pesaro, L’italiana in Algeri alla Wiener Staatsoper, L’elisir d’amore al New National Theatre di Tokyo, La Cenerentola all’Opéra National de Paris, ancora L’italiana in Algeri al Teatro Regio di Torino, Rigoletto e I Capuleti e i Montecchi al Liceu de Barcelona.

A Roberto De Candia, che fu protagonista de Il campanello donizettiano a Fano nel 2010, il ruolo di Germont. Baritono fornito di grandi doti attoriali, De Candia svolge un’importante carriera internazionale che l’ha condotto sui palcoscenici delle maggiori istituzioni musicali del mondo, dal Teatro alla Scala al Covent Garden, dal Metropolitan Opera all’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, dal New National Theatre di Tokyo al Rossini Opera Festival di Pesaro. Ha inaugurato la stagione 2011/12 interpretando Gianni Schicchi (ruolo del titolo) alla Finnish National Opera di Helsinki, Don Pasquale (Malatesta) a Treviso e Ferrara, Il Maestro di Cappella all’Opéra Comique de Paris, e Il barbiere di Siviglia (Figaro) al Teatro Regio di Torino al fianco di Antonino Siragusa. Fra i suoi prossimi impegni annovera Gianni Schicchi e I Pagliacci alla Cincinnati Opera, Il barbiere di Siviglia (Figaro) al Teatro Verdi in Trieste, La forza del destino (Fra Melitone) al Liceu di Barcelona, L’elisir d’amore (Dulcamara) alla Hamburgische Staatsoper.

Lo spettacolo riprende l’allestimento dell’Opera Festival di Firenze andato in scena la scorsa estate. La regia è di Beppe de Tomasi, Renato Bonajuto regista collaboratore. Le scene sono di Nicola Visibelli, i costumi di Micol Joanka Medda e Caterina Bottai, le luci di Angelo Ticchiati, le coreografie di Barbara Palumbo. Sul podio Roberto Parmeggiani dirige l’Orchestra Sinfonica G. Rossini. Il Coro del Teatro della Fortuna M. Agostini è diretto da Lorenzo Bizzarri.

Info. Botteghino Teatro della Fortuna 0721.800750, botteghino@teatrodellafortuna.it.

Biglietti. Da 5,00 a 50,00 euro; riduzioni per under 30 e over 65 anni e per Associazione Amici del Teatro della Fortuna.




16 Marzo 2012 alle 22:27 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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