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Tenuta Cocci Grifoni, il futuro è l’apice della sua storia

di | in: Primo Piano

inaugurazione Tenuta Cocci Grifoni

Ripatransone, 2012-05-26 – Vino come connubio di tradizione e di futuro, di ragione e di emozione. La Tenuta Cocci Grifoni di Ripatransone (Ascoli Piceno) mostra al pubblico la propria storia e i propri tesori il 26 maggio, per festeggiare la rinnovata sede aziendale in Contrada Messieri 12 a San Savino. Una giornata di degustazioni, visite guidate alle cantine e ai vigneti, musica e convivialità. Una giornata che si inserisce nel week end di Cantine Aperte. In occasione del ventennale di questa storica manifestazione, la Tenuta aprirà le sue porte anche domenica.


SABATO 26 MAGGIO, SI INAUGURA IL FUTURO Una giornata di festa, quella di sabato, nella quale la Tenuta si apre ai visitatori e racconta i propri tesori. Il territorio, verdi colline sinuose che da un lato si aprono al mare e dall’altra fanno intravedere i maestosi monti Sibillini. Un valore da preservare e valorizzare nel mondo. I propri vigneti, dai cui frutti si origina una filiera del tutto interna all’azienda che è garanzia di qualità. La cantina, perché dalla cultura del mantenimento gemmano i gioielli che in 42 anni di storia hanno deliziato i calici degli esperti e dei consumatori consapevoli.

Gli ospiti hanno degustato i “must” della Tenuta nel corso di una verticale all’insegna del Rosso Piceno Superiore.

Una scelta ponderata, questa, per due motivi.

“Le Torri Rosso Piceno Superiore Doc” fu infatti il vino del debutto per la Tenuta Cocci Grifoni. I frutti della vendemmia 1969 divennero poi nel 1970 un’etichetta sontuosa che ancora oggi esalta trionfi di selvaggina e carne bovina marchigiana, lasciando sul palato tutto il sapore del Piceno.

Con quel debutto, la Tenuta fu la prima ad imbottigliare la Doc Superiore e quello rappresentò il prologo di una storia sempre in anticipo sui tempi, fatta di intuizioni, riscoperte, ricerca enologica. Quando il mercato del vino italiano era preda di un’esterofilia dimentica della propria tradizione, il capostipite Guido Cocci Grifoni affinava infatti la sua ricerca sui vitigni autoctoni piceni sperimentando con lungimiranza il Pecorino, vitigno a bacca bianca che rischiava di andare perduto e che poi ha ricevuto la Doc nel 2001. Valorizzava un altro vitigno autoctono, la Passerina, declinandola per primo come Spumante.


LA VISIONE E IL CORAGGIO Una vicenda enologica di questa portata ora guarda al futuro grazie a un riuscito passaggio generazionale dal padre Guido (scomparso purtroppo nel 2010) alle figlie Marilena e Paola, sotto l’egida della madre Diana Marchetti. L’aggettivo “riuscito” non è casuale. Guido e Diana hanno preparato a lungo le figlie, trasmettendo l’amore per la terra e per l’enologia, il rispetto dei valori del territorio e dell’identità del prodotto. Nel passaggio di consegne, dunque, tutti i valori di una storia d’eccellenza sono stati proiettati verso un futuro affascinante e pieno di entusiasmo.

Paola, enologa laureata in Agraria, ha sposato fin da ragazza il processo produttivo dell’azienda. Marilena, primogenita con una avviata attività di dottore commercialista, ha portato le sue competenze manageriali nei progetti di crescita della Tenuta Cocci Grifoni.

Un futuro che parte da oggi, dunque, con lo sguardo ai valori di ieri. Un futuro dipinto sui volti di un’azienda giovane e talentuosa, con una sede rinnovata e ospitale che impiega energia pulita grazie ai pannelli solari. Un futuro, infine, proiettato all’internazionalizzazione per raggiungere il mondo con i propri prodotti, in particolare sui mercati extraeuropei, ed essere ambasciatori dell’Italia e delle Marche nei calici di chi sa apprezzare i vini “fra ragione ed emozione”.


IL CORRIERE DELLA SERA Sabato 26 maggio il principale quotidiano italiano ha citato l’inaugurazione della sede rinnovata della Tenuta Cocci Grifoni in un dettagliato articolo sulle eccellenze enogastronomiche del Piceno. La penna di Roberto Perrone, nella sua rubrica Scorribande, ha dedicato un intenso ritratto a “una storia di vita e vite che dura da 42 anni”, con una sapiente elegia del Pecorino e la citazione dell’eccellenza del Rosso Piceno Superiore Doc “Le Torri”.

Dalla Tenuta Cocci Grifoni lo sguardo della prestigiosa firma si è posato su Ascoli, Offida, sulla Riviera delle Palme, sulla Riserva della Sentina, citando ricchezze architettoniche, peculiarità come il merletto, delizie come i “funghetti offidani” e la frittura di paranza.

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IN ALTO I CALICI Per il pranzo a buffet di sabato 26 maggio, la Tenuta Cocci Grifoni ha chiesto la collaborazione di una eccellenza della formazione professionale del territorio, l’Istituto Alberghiero di San Benedetto del Tronto.

La “Free Live Orchestra” e le sue armonie hanno fatto da sottofondo a una giornata storica.
Il restyling della sede e della cantina è stato curato dall’architetto Sandro Mariani e dal paesaggista Lucio Piunti.




26 Maggio 2012 alle 13:25 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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