Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 13:48 di Gio 9 Mag 2024

Arriva sul mercato il Pecorino Docg “Colle Vecchio” della Tenuta Cocci Grifoni

di | in: Cronaca e Attualità

Tenuta Cocci Grifoni

Ripatransone (Ap),  13 settembre 2012 – E’ un momento importante per l’azienda enologica che per prima vinificò in purezza un vitigno oggi sempre più apprezzato. Il Pecorino Docg “Colle Vecchio” della Tenuta Cocci Grifoni infatti fa il suo ingresso nel mercato in questi giorni. Arriva nel calice dopo la maturazione e l’affinamento della vendemmia 2011, la prima dopo il riconoscimento della Docg. E’ una storia che va oltre l’ambito dell’enologia perché evoca la caparbietà e la sapienza di un uomo e di un’azienda picena che sono andati controcorrente, con intraprendenza. Raccogliendone i frutti per il loro territorio.

La Denominazione di Origine Controllata e Garantita “Offida”, nelle tipologie Pecorino, Passerina e Offida Rosso, è un suggello per l’intera enologia picena. Certifica il pregio di una realtà che ha sposato biodiversità ed identità del territorio. Riconosce il giusto merito all’opera di produttori lungimiranti come Guido Cocci Grifoni, grazie al quale il Piceno e le Marche hanno riscoperto un vino dimenticato e lo hanno fatto amare al grande pubblico.

Fondatore della Tenuta oggi condotta dalla sua famiglia, negli anni ’80 Guido Cocci Grifoni ha avviato la vinificazione in purezza del Pecorino. Marilena Cocci Grifoni, assieme alla sorella Paola e alla madre Diana, portano avanti la Tenuta di famiglia a Ripatransone. Un’azienda tutta al femminile che si è lanciata con successo verso i mercati internazionali.

“Mio marito ricercò e recuperò le ultime viti da alcuni terreni abbandonati ad Arquata del Tronto, nei primi anni ’80”, racconta la Signora Diana Marchetti. “Le nostre ricerche storiche hanno attestato tracce del vitigno Pecorino fin dal ‘700, sappiamo che persino Napoleone ne amava i frutti. Ma queste viti venivano coltivate solo nelle zone montane del maceratese e dell’ascolano. Mio marito le impiantò a 250 metri d’altezza, in collina a Ripatransone, sperimentando la miglior resa dell’esposizione a nord. E fu il primo a vinificarlo in purezza, regalando così un vino avvolgente e coinvolgente, dalla personalità davvero unica”.

Quella del Pecorino è stata una valorizzazione coraggiosa, contro la tendenza del tempo che prediligeva i vitigni internazionali. Audace, rispetto alle consuetudini enologiche che lo trascuravano per via della sua scarsa produttività, impiegandolo piuttosto come uva da taglio per vini con minore personalità organolettica.

Un’opera paziente, dagli anni ’80 fino ad oggi, culminata con il riconoscimento delle denominazioni Doc nel 2001 e Docg nel 2011. “Un traguardo, certo, ma anche un punto di partenza, perché questi prodotti sono il miglior messaggio di qualità per il territorio piceno nel mondo”, mette in evidenza Diana Marchetti.

Il primo imbottigliamento fu quello dell’annata 1990, dunque. Da un apprezzamento inizialmente riservato ai cultori del vino, il Pecorino è via via diventato un’eccellenza profondamente legata all’identità del territorio piceno. Oggi ha conquistato i giudizi della critica specializzata e del grande pubblico, grazie alle sue qualità organolettiche e alla sua personalità inconfondibile.

Vinificato in purezza, Colle Vecchio di Tenuta Cocci Grifoni debutta con il marchio Docg dopo sei mesi di affinamento in bottiglia. “Questo periodo di attesa – sottolinea la signora Diana – lo ha reso più equilibrato, stabile con note fragranti di fiori bianchi e frutta fresca”.




13 Settembre 2012 alle 18:40 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata