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da Liste Civiche Marche

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Liste Civiche Marche

Riceviamo in redazione da F. Di Maro e pubblichiamo integralmente la sintesi dell’incontro delle Liste Civiche Marche che si tenuto domenica 10 giugno a Falconara

 

Sintesi per punti dell’incontro regionale che si è tenuto domenica 10 giugno presso la sede della lista civica Punto e a Capo di Falconara


Italo Campagnoli – Pesaro

Nell’introdurre l’incontro ho ripercorso la storia che ci ha portato fino ad oggi, di come il coordinamento si sia sostanzialmente retto sull’attività di pochi componenti fino al nostro permanere in maggioranza, di come si sia arrivati alla rottura definitiva per l’incompatibilità con i partiti che con noi avevano sottoscritto un programma elettorale disatteso su più punti e di come parallelamente da quasi due anni Liste Civiche Marche sia tra i promotori del progetto politico per una Lista Civica Nazionale.

Questo processo lungo e impegnativo ha prodotto una dichiarazione di intenti e una struttura organizzativa provvisoria che raccoglie movimenti e reti civiche da 18 regioni italiane.

Tra i punti qualificanti della dichiarazione di intenti sicuramente vanno citati:

– il rifiuto della crescita come modello di sviluppo imposto al paese

– la difesa del territorio come bene comune primario

– il rifiuto di qualsiasi alleanza elettorale con i partiti tradizionali

Sul piano delle regole organizzative sono stati espressi molti dubbi sulla adesione al progetto in termini personali e sull’orientamento a votare tutte le decisioni su internet, si privilegia invece l’assemblea nazionale come organo decisionale composta da rappresentanti eletti nelle assemblee delle circoscrizioni elettorali.

>Tra i soggetti politici o costituenti che hanno caratteristiche vicine alle nostre e che potrebbero condividere un alleanza elettorale figurano:

– il Movimento 5 Stelle, che però ora più che mai dopo il successo elettorale alle amministrative vive un isolamento e un rifiuto al confronto sempre maggiore

– Ecologisti e Civici, che condividono pienamente i nostri principi ma non hanno ancora sciolto il nodo sulle alleanze politiche essendo orientati a far parte del centro sinistra.

– ALBA (Alleanza per il Lavoro, Beni comuni e Ambiente) che non ha ancora definito i propri orientamenti ma appare già come una rifondazione della vecchia sinistra

Oltre questi tre soggetti, coi quali è comunque in corso un confronto a distanza, sarà necessario valutare lo sviluppo della situazione politica nazionale che verrà a caratterizzarsi in seguito alla possibilità di avere una nuova legge elettorale e nuove alleanze politiche.

 

Paolo Ruggeri – Civitanova

Sottolinea l’importanza di cercare un dialogo con il Movimento 5 Stelle per le affinità politiche e civiche, invita a considerare in maniera distinta gli uomini dai partiti e ribadisce che questi non possono essere i nostri interlocutori.

Stefano Rossi – Tolentino

In base anche alla recente esperienza elettorale sottolinea come sia impossibile condividere un percorso con il Movimento 5 Stelle che non si rende disponibile nemmeno in occasione di campagne sugli stessi obbiettivi e con gli stessi contenuti.

Pino Longobardi – Pesaro

Propone di arrivare quanto prima a definire un progetto nazionale con un simbolo e un nome riconoscibile e che possa diventare ben presto un simbolo comune a tutte le liste. Non crede nella possibilità di alleanza con il Movimento 5 Stelle per il carattere demagogico e a tratti qualunquistico dello stesso. Invita a definire un programma comune che rilanci l’attività regionale su campagne precise. Indica nel problema della Casa sicuramente una di queste.

Roberto Renzi – Falconara

Si chiede se anche nel progetto nazionale, come in molte realtà territoriali, possano esistere liste civiche di “facciata” e per questo auspica estrema chiarezza e rigidità sui principi fondanti che debbono essere dirimenti per definire l’autenticità civica dei soggetti.

Franco Marincioni – Osimo

Rappresentanza e organizzazione sono alla base di qualsiasi progetto politico, partendo dalla nostra realtà locale fino alla lista civica nazionale.

Piero Gismondi – Civitanova

Strutturarsi a livello locale, partendo dal proprio comune e riprendendo le attività nelle province per ri aggregare e contattare nuove realtà civiche. Verificare la disponibilità dei coordinatori provinciali a riprendere questa attività in collaborazione con gli altri aderenti sul territorio.

Carlo De Marchi – Fano

Ripartire con l’attività regionale, riallacciare i rapporti con le liste con cui si era già dialogato per creare una rete che possa integrare nuove realtà. Il progetto nazionale ha una forte valenza mediatica e caratteristiche qualificanti nella partecipazione politica dal basso e nei contenuti di democrazia partecipata che propone. Elenca i temi su cui partire con campagne regionali condivise: Casa, Sanità, Politiche Sociali e Ambiti Territoriali, Salvaguardia del Territorio.

Rosalia Alocco – Osimo

Il limite di molte liste civiche è di essersi mossi come tanti piccoli “Grillo cittadini”, è necessario evitare di rincorrere alleanze inutili ed è importante lavorare con una logica regionale. Pone l’attenzione sul movimento delle donne, propone che il progetto nazionale incontri anche il movimento “Se non ora quando” e che tutti noi ci facciamo interpreti e sostenitori dei loro obbiettivi.

Felice Di Maro – San benedetto del Tronto

Riporta la difficoltà di rapporto con il Movimento 5 Stelle locale, ricorda la percezione negativa del sud Marche nei confronti del Nord, pone l’attenzione sul problema della morosità

Gabrio Jommi – Fermo

Invita a non appiattirsi sulle stesse caratteristiche del Movimento 5 Stelle perchè gli elettori non avrebbero motivi di distinguerci dagli stessi, ma sottolineare invece i nostri aspetti diversi. Propone di rendere pubblica la nostra autocritica sulla scelta di partecipare alla alleanza di centro sinistra. Pone il problema dell’enorme lavoro necessario per affrontare le elezioni politiche nazionali.

Lucio Virgulti – Falconara

Per avere credibilità è necessario non solo ribadire l’autocritica sulle scelte precedenti ma anche sottolineare chiaramente la nostra distanza dai partiti che dovrebbe essere estesa anche a livello municipale. L’apertura al confronto politico va estesa a tutti i soggetti che possano avere convergenze programmatiche senza prevenzioni o valutazioni sulle appartenenze politiche. Invita a darsi delle tempistiche per affrontare le scadenze elettorali.

Ermanno Cavallini – Fano

E’ importante dare imput generali per rispondere ai cittadini che fino ad oggi avevano riposto l’80% della propria attenzione alla realtà locale e solo il 20% alla realtà sistemica, mentre oggi si è ribaltata questa proporzione. Le alleanze vanno fatte solo con chi accetta un metodo integrativo che prevede la disponibilità ad accogliere una parte dei motivi dell’altro.

Paolo Ruggeri – Civitanova

Distinti dai partiti ma con autonomia nelle scelte locali, alleanze solo programattiche e quindi se possibili.

Conclusioni Condivise:

1- Adesione al progetto nazionale

2- Nessuna alleanza con i partiti tradizionali

3- Apertura al confronto con tutti solo su basi programmatiche

4- Autonomia nelle scelte locali

5- Ristrutturazione della rete regionale

6- Campagne regionali (Casa, Sanità, Politiche Sociali, Salvaguardia del territorio)

Tutti i presenti si sono impegnati ad intensificare le attività condivise e la partecipazione, sostenendo i coordinatori provinciali nella ricerca di nuovi contatti e nel promuovere le inziative comuni dalle campagne ai comunicati stampa, dall’utilizzo del sito alla pagina facebook della lista.

A fine estate verrà promossa una assemblea regionale sia per fare il punto sulle attività sia eleggere i nuovi referenti.




13 Giugno 2012 alle 12:22 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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