Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 12:45 di Lun 20 Mag 2024

Gianluca Barbadori, “Un Angelo nei Sobborghi” a Prato

di | in: Cultura e Spettacoli

Un Angelo nei Sobborghi

Martedì 19 e mercoledì 20 giugno, ore 21,30, teatro Fabbricone_Prato

In scena “Un Angelo nei Sobborghi”

Coproduzione di Comune di Prato Assessorato all’Integrazione-Assessorato alla Cultura/ Teatro Metastasio Stabile della Toscana/ Ponte tra Culture soc. coop.?in collaborazione con Festival ‘DivinaMente’, Associazione Art China Bridge


Il regista Gianluca Barbadori: “Felici di andare in scena a Prato”. Al laboratorio teatrale che ha dato vita allo spettacolo hanno partecipato persone con diversi livelli di integrazione

Debutterà a Prato, martedì 19 e mercoledì 20 giugno, alle 21, 30 al teatro Fabbricone, lo spettacolo “Un Angelo nei Sobborghi”. Si tratta di una coproduzione Comune di Prato cooperativa Ponte tra culture, in collaborazione con Teatro Metastasio e associazione ArtChinaBridge. Lo spettacolo nasce da un’antica, anonima, leggenda cinese che riflette sul rapporto tra bene e male e sulle dualità che convivono all’interno di ogni persona e nei rapporti tra individui.

Al Laboratorio teatrale che ha dato vita allo spettacolo hanno partecipato persone con diversi livelli di integrazione: ragazzi cinesi nati in Italia o arrivati nel nostro Paese da piccoli, ragazzi cinesi residenti in Italia per motivi di studio, ragazzi cinesi in Italia da poco e per lavorare. Sono state selezionate 12 persone: 9 cinesi e 3 italiani per lavorare ad un testo che fosse una metafora sulla realtà pratese, sulla diversità tra persone, sullo sfruttamento, sulla solidarietà.

“Dopo il debutto dello scorso anno a Roma e poi a New York – ha affermato il regista Gianluca Barbadori – siamo felici di poter andare in scena a Prato, dove tutto è nato”.

La vicenda si svolge in un luogo non definito dove gli abitanti sono di origine cinese e la lingua corrente è il mandarino. In questo contesto gli “stranieri” sono gli occidentali, che devono parlare il cinese per comunicare, vivono in modo integrato con gli altri abitanti e denotano anch’essi caratteristiche tutt’altro che positive. La protagonista Yu Lian, non a caso definita “un angelo nei sobborghi”, traccia la strada per costruire delle relazioni basate su rispetto, disponibilità, solidarietà. Ma dovrà lottare con le unghie e con i denti per continuare a restare coerente a sé stessa ed ai suoi principi. E’ l’emblema di un paradosso che ben conosciamo: lottare con tutte le nostre forze per restare integri, onesti, “sani”. Yu Lian è la parte più profonda e sana di noi, di un modo di essere e di vivere “l’altro da se” che farebbe cessare le ipocrisie, i pregiudizi, le differenze, le chiusure nei rapporti tra le persone, in particolare se di diverse culture o estrazioni sociali.




18 Giugno 2012 alle 0:22 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata