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Presentato a Roma il docufilm di Giammaria, “Nel cuore della Cina. Matteo Ricci”

di | in: Cultura e Spettacoli

Nel cuore della Cina

Produzione Rai in collaborazione con Regione Marche, Mae e Mse. Il presidente Spacca: “Cultura strumento per rafforzare i nostri legami con il mondo”


ANCONA – Un viaggio attraverso i luoghi, gli oggetti, gli uomini che hanno segnato la vita di Padre Matteo Ricci, la personalità attraverso cui, per la prima volta, la cultura occidentale è entrata in stretto contatto con quella orientale. È quello che il giornalista Duilio Giammaria ripercorre nel documentario “Nel cuore della Cina. Matteo Ricci”. Una produzione Rai in collaborazione con Regione Marche, Ministero degli Affari Esteri e Ministero dello Sviluppo Economico, che sarà trasmessa da Rai1 e dal network cinese CCTV Documentary.

Il documentario è stato presentato oggi in anteprima al Palazzo delle Esposizioni di Roma alla presenza del presidente della Regione Marche Gian Mario Spacca, del ministro degli Affari Esteri Giulio Terzi, dell’ambasciatore della Repubblica Popolare Cinese in Italia Ding Wei, del sottosegretario allo Sviluppo economico Massimo Vari, dell’autore Duilio Giammaria, dell’amministratore delegato di Raiworld Claudio Cappon e di fronte ad una platea di personalità del mondo culturale, delle Istituzioni, dell’informazione e dello spettacolo.

“Il Progetto Padre Matteo Ricci realizzato a partire dal 2009 dalla Regione Marche – dice il presidente Spacca – è la via maestra attraverso cui si sviluppano le nostre relazioni con la società e l’economia della Cina. Questo film-documentario, attraverso lo sguardo penetrante e l’interpretazione originale di Duilio Giammaria, offre una nuova lettura alle vicende di Matteo Ricci. È una perfetta prosecuzione delle numerose iniziative che la Regione ha promosso per ricordare la straordinaria figura del missionario marchigiano. Eroe della storia della civiltà dell’uomo e del mondo, primo a stabilire un solido ponte culturale tra Occidente e Cina, Padre Matteo Ricci è stato nel 2010 il protagonista della mostra itinerante ‘Padre Matteo Ricci, incontro di civiltà nella Cina dei Ming’ nelle tappe di Pechino, Shanghai, Nanchino e Macao. Una mostra realizzata dalla Regione Marche che è stata visitata da oltre 700mila persone. Segno del prestigio e dell’affetto di cui il missionario marchigiano gode a tutt’oggi in Oriente, segno dell’amicizia che lega la nostra regione e l’Italia alla Cina. Duilio Giammaria unisce in un viaggio ideale tra passato e presente, l’esperienza di Padre Matteo Ricci a quella degli imprenditori che oggi si aprono all’Oriente. Nel mondo ci sono amici disposti a stabilire solide relazioni con noi, Paesi che crescono a ritmi sostenuti: è a queste aree del mondo che le Marche vogliono guardare, superando diffidenze e difficoltà. Esattamente come Padre Matteo Ricci fece più di 400 anni fa. La cultura è strumento, insieme alle relazioni economiche, per rafforzare questo legame”.

Attraverso le voci della Cina e dell’Italia di oggi, “Nel Cuore della Cina” è l’occasione per mettere a confronto idee e prospettive sulla vicenda storica del missionario maceratese ma anche sul presente, nel segno del rinnovato interesse reciproco tra i due Paesi. Dal passato al presente, dalla straordinaria vicenda di Padre Matteo Ricci alle storie delle imprese e degli uomini che, nel XXI secolo, vivono a loro modo eccezionali “avventure” in estremo Oriente. Un fil rouge lega tutte queste vicende che attraversano i secoli e che sono l’emblema dell’amicizia tra due popoli.

“Nel Cuore della Cina” è un documentario affascinante per chi ama le scoperte, i viaggi. Un racconto della grande avventura, dell’intelligenza e della conoscenza, della capacità, attraverso il dialogo, di conquistare il “cuore e le menti” di uomini e culture lontane. Lo stile narrativo improntato alla divulgazione, usa fonti iconografiche storiche ma anche immagini e personaggi della Cina e dell’Italia di oggi, allo scopo di rafforzare il legame tra eventi storici e contemporanei, sottolineando gli elementi di dialogo, di scambio. Ieri come oggi.

Il film-documentario usa il linguaggio della ricostruzione storica e del reportage, un percorso in cui le vicende del passato si fondono e si riflettono su quelle del presente. Il fulcro del racconto è l’avventura di Matteo Ricci, l’uomo che ha aperto le porte dell’Oriente. Il viaggio ideale in cui Giammaria accompagna lo spettatore prende le mosse dai luoghi dove si andava formando, alla fine del ‘500 il sapere scientifico, la concezione del mondo e dei suoi continenti, l’apertura, pur attraverso la fede, a concezioni universalistiche, per arrivare ai nostri giorni. “Nel Cuore della Cina” è l’occasione per riscoprire un pezzo importante della storia del nostro Paese, un periodo cruciale che ha segnato e influenzato lo sviluppo del mondo.

Attraverso le voci e gli esperti contemporanei in Cina e in Italia, “Nel Cuore della Cina” è l’occasione per mettere a confronto idee e prospettive non solo sulla vicenda storica ma anche sul presente segnato da un rinnovato interesse reciproco tra i Paesi; un’occasione per rompere il velo di luoghi comuni e per raccontare la realtà di un presente ricco di sfaccettature sorprendenti.

SCHEDA

Il viaggio

“Nel Cuore della Cina” attraversa i luoghi in Italia, da Macerata a Roma, sino alla prima tappa in Oriente a Goa, e poi al remoto porto di Macao porta della Cina. Tappe ripercorse sulle tracce dell’avventura e del viaggio di Matteo Ricci ma anche per raccontare fuori dagli stereotipi la realtà della Cina contemporanea. Il percorso di Matteo Ricci stimola e spinge, ieri come oggi, a rompere le diffidenze reciproche a conoscere le differenze a saper utilizzare la conoscenza che ciascun Paese e cultura offre. “Nel Cuore della Cina” è un percorso di storie del passato e del presente per riunire quello che i due Paesi sapevano e sanno l’uno dell’altro, per descrivere quello che hanno acquisito e scambiato nel passato e nel presente.

Distribuzione

Il film è realizzato in Full HD, con il linguaggio e il format del documentario divulgativo internazionale. I materiali girati per “Nel Cuore della Cina” consentono un uso molteplice e ripetuto. Sarà trasmesso da RAI 1 e dal network cinese CCTV Documentary.

In particolare:

  • Documentario di 60’ Versione Italiana, RAI

  • Documentario di 52’ Versione Internazionale, in onda sul canale Documentary della televisione cinese CCTV

Key points del prodotto

  • Un racconto in immagini nel solco delle grandi produzioni televisive documentaristiche internazionali che mettendo al centro le vicende storiche, diventi occasione per riportare alla ribalta e all’attenzione dell’opinione pubblica contemporanea, degli imprenditori cinesi e italiani, il legame mai cessato tra Italia e Cina.

  • Un documentario che attraverso i legami storici e una classica narrazione documentaristica, diventi veicolo e occasione di promozione del sistema Italia.

Chi era Padre Matteo Ricci

Padre Matteo Ricci (Macerata, 6 ottobre 1552 – Pechino, 11 maggio 1610) è stato un gesuita, matematico, cartografo e sinologo italiano. Vissuto al tempo della Dinastia Ming, Matteo Ricci è riconosciuto come uno dei più grandi missionari della Cina, dove ha vissuto dal 1582 fino alla morte, dando un grande impulso alla ripresa del cattolicesimo. Vissuto alla fine del 1500 quando con l’affermazione della Compagnia di Gesù Roma stava ridiventando uno dei centri di concentrazione del sapere, Matteo Ricci inizia un lungo viaggio missionario dal quale non rientrerà mai più. Si cala nei panni del saggio cinese, riesce a superare le diffidenze dei sospettosi mandarini proprio nel periodo di massimo isolamento dell’Impero Celeste e a congiungere per la prima volta in modo sistematico le culture dei due estremi della terra. In meno di vent’anni Matteo Ricci diventa “il saggio dell’occidente”, il suo nome in cinese Li Madou è ancora oggi conosciuto e rispettato in tutta la Cina, creando il primo e più importante contatto tra la cultura cinese in Europa e quella europea in Oriente. Nel suo viaggio Matteo Ricci insegna e traduce il sapere scientifico dell’occidente e traduce dal cinese i principali filosofi cinesi tra cui Confucio. Insegna in Cina la geometria euclidea, le sue applicazioni alla cartografia, il calcolo del tempo con strumenti meccanici, lo studio degli astri. Importa e diffonde l’uso della pittura ad olio e della prospettiva. Diffonde il sapere dei filosofi greci e quello della medicina, guadagna attraverso il sapere il consenso e il favore dei “cuori e delle anime” degli emissari dell’allora onnipotente impero, dei suoi uomini di governo, filosofi e letterati.




19 Giugno 2012 alle 21:25 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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