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“I Know What Love Isn’t”: intervista esclusiva a Jens Lekman sul nuovo attesissimo album

di | in: in Vetrina, Interviste

Jens Lekman “I Know What Love Isn’t” (Secretly Canadian, 2012)


L’ex enfant prodige del pop-rock d’autore, il timido ragazzino svedese in grado di scrivere brani con l’intensità di un Morrissey e l’eleganza e il gusto per gli arrangiamenti di un Rufus Wainwright era sparito per cinque lunghi anni dopo il successo di pubblico e di critica ottenuto dall’album “Night Falls Over Kortedala”. Ora ha pronto un nuovo lavoro che uscirà su etichetta Secretly Canadian il prossimo 4 settembre, anticipato nelle scorse settimane dal singolo “Erica America”. Ancora cuori infranti e quel romanticismo pieno di colori che è il suo vero marchio di fabbrica sin dal titolo dell’album: “I Know What Love Isn’t”. Abbiamo incontrato Jens Lekman per strappargli qualche anticipazione.


Dove sei stato in questi cinque anni?
Sono stato in molti posti. Sono stato per un periodo a New York, poi sono stato in Australia, a Melbourne, e infine sono tornato a Goteborg. Ho fatto un po’ di lavoretti, tipo fare il dj, cose così… e poi naturalmente ho cercato di fare ciò che mi riesce meglio, scrivere canzoni, ne ho scritte tantissime e alla fine ne ho scelte dieci per il nuovo album.
Le canzoni sono state scritte in tutte queste città?
A Melbourne e a Goteborg.
Dobbiamo aspettarci delle novità?

Direi innanzitutto che le canzoni sono un tantino più anonime, con ritornelli meno riconoscibili dalle strofe. Chi ascolterà i nuovi pezzi spesso faticherà a capire quando sta per partire il ritornello. Gli arrangiamenti non sono sfarzosi come quelli di “Night Falls Over Kortedala”, ci sono dei violini sì, ma non un’intera sezione di archi. Direi che per “Night Falls Over Kortedala” avevo usato un intero arcobaleno, per “I Know What Love Isn’t” solo alcuni colori.
Qual’era il tuo mood mentre scrivevi e registravi queste nuove canzoni?
Abbastanza buono direi.
Le canzoni sono quindi più felici rispetto ai tuoi standard?
No (ride, nda). Credo che dipenda dal punto di vista con cui le guardi. Le canzoni sono nate dopo la fine di una storia d’amore ma non volevo scrivere della musica sull’argomento. Il mondo è pieno di persone che scrivono canzoni sulla fine di una storia d’amore, è terribile. Credo sia un pessimo argomento da trattare. Dopo l’ultimo album non volevo trattare di cuori infranti e fallimenti amorosi ma proprio perché le nuove canzoni sono nate dopo la fine di una storia, anche non volendo, è stato inevitabile parlare di tutte queste cose noiose. Almeno spero che l’ascoltatore possa trarne un qualche tipo di conforto. Soprattutto le persone che si sono lasciate di recente. Hai presente quando finisce una storia e leggi libri, guardi film o ascolti dischi quasi sperando di poter dire “mi sembra una situazione simile alla mia”?

Jens Lekman (foto © www.ilmascalzone.it)


Lo stesso titolo dell’album rimanda a dei cuori infranti, no?
Mah, secondo me il titolo rimanda di più a quel periodo della vita in cui credi di poterti avvicinare al significato ultimo dell’amore e invece non ti accorgi che ti stai avvicinando di più al suo contrario. La title-track poi parla del folle proposito, poi abbandonato, di sposare la mia migliore amica per ottenere la cittadinanza australiana (ride, nda).
C’è stato qualche ascolto in particolare che ti ha influenzato durante le registrazioni di “I Know What Love Isn’t”?
In realtà non credo di aver ascoltato molta musica, mi sono dedicato maggiormente ad attività come andarmene in giro, guardare di qua e di là, guardare i notiziari e leggere, leggere parecchio.
Sei un gran lettore?
Non lo ero, lo sono diventato negli ultimi cinque anni.
Hai letto qualche autore italiano?
Mmm, credo di no, sai? A dire il vero non mi curo molto della provenienza di uno scrittore, ma credo di non aver letto nessun italiano. Hai qualche titolo da consigliarmi?
Vediamo… i primi due che mi vengono in mente: “Il deserto dei Tartari” di Dino Buzzati e “Il giardino dei Finzi-Contini” di Giorgio Bassani, poi te li scrivo.
Ok, li cercherò.
Cosa stai ascoltando in questo momento?
Mmm (ci pensa a lungo, nda). Al momento un gruppo australiano, si chiamano The Twerps. Abbiamo suonato parecchie volte insieme a Melbourne, mi piacciono molto.
Quando sarai in tour?
Da settembre riprenderò ad andare in giro con una band del tutto rinnovata rispetto a quella del precedente tour. Dovremmo venire in Italia a dicembre.




1 Agosto 2012 alle 15:55 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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