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Fuochi d’artificio senza botti. Si può?

di | in: Cactus, Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

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Ma cerrrto che si può! Basta mettere ai razzi d’artificio delle speciali marmittine [tipo quelle degli scooter], che al momento dell’esplosione “soffocano” il botto. Sarebbero fuochi –euro 4 euro 5, “bellissimi” come al solito ma silenziosi.

 

Marmitte catalitiche, si capisce, per limitare anche l’inquinamento da diffusione in atmosfera dei gas di combustione. Marmitte col paracadute, che fatto lo sporco lavoro ricadono dolcemente a terra o in mare. Marmitte riciclabili e/o riutilizzabili: ci penserebbero gli spettatori a conferirle negli appositi cassonetti rossi a forma di bomba distribuiti sul lungomare. Il brevetto delle marmitte per fuochi d’artificio è mio, ma ai fabbricanti nostrani lo cedo gratis. E rinuncio pure al marchio PGC. Voglio solo la gloria.


I “fuochi d’artificio senza botti” sarebbero un piccolo e quasi gratuito segno di civiltà e di rispetto verso chi i botti non li sopporta. Gente strana, si sa, ma finchè ce n’è bisogna tenerne conto. Per esempio i bambini, che spaventati a morte strillano disperati e ti rovinano i fuochi, tanto che quasi faresti un figlicidio (direbbe Cacciari a Popsophia)… Gli anziani di casa, o delle case di riposo (già abbondantemente sordi), che alla Festa del patrono credono di aver miracolosamente riacquistato l’udito: vaglielo a spiegare il giorno dopo, che era come a Lurd… I cani e i gatti domestici, che non essendo riusciti a chiuderli dentro casa tardano a rientrare o non tornano più… Il canarino che gli prende l’infarto… Perfino i geki intorno al faretto del balcone, che perdono la presa (!) e precipitano. Per non parlare di tutti quegli umani che già di suo stanno male, o sono stressati, o sono stanchi, o sono incazzati, o semplicemente non si vogliono “divertire”; e preferirebbero dormire in pace, o riflettere, o studiare, o oziare, o perfino lavorare. Senza dar fastidio a nessuno.

Fuochi d’artificio senza botti si può. Una volta stardandizzati i costi, non è detto poi che costino di più. Ma vuoi mettere il silenzio (o quasi): dai miei calcoli matematici, mille non-spari in mezz’ora farebbero al massimo “rumore” come un piccolo raduno di vecchie Lambrette.

D’altra parte, per come siamo fatti, non ci si può privare dello spettacolo dei fuochi. Eccitano da morire. Gli ultimi di San Paterniano a Grottammare sembrava che fosse esplosa la polveriera di Giavera del Montello. Ma il giorno dopo erano tutti contentissimi e sbaciucchiavano sindacomerli, al bar, dal fruttivendolo, al supermercato, dal barbiere, in spiaggia, dal benzinaio… non si parlava d’altro. Orgoglio di paese, pardon di città. Invece i fuochi della madonna della marina di San Benedetto a taluni son sembrati un po’ sottotono. Bah, io li ho sentiti da Grottammare… E’ pur vero che sono costati “solo 20.000 euro”. Ma dov’è questa crisi?


      30.7. 2012         PGC




1 Agosto 2012 alle 16:03 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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