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dalla Uil Pensionati di Ascoli Piceno e Fermo

di | in: Cronaca e Attualità

UIL Pensionati

PESANTI SONO GLI EFFETTI SUI REDDITI DA PENSIONE PER LA NUOVA MANOVRA SUI REDDITI DECISA DAL GOVERNO MONTI NEI GIORNI SCORSI.

 

ASCOLI PICENO – E’ quanto sostiene Francesco Fabiani della UIL Pensionati di Ascoli Piceno e Fermo a seguito di un’analisi sulle dichiarazioni dei redditi 2011.

Infatti, la prevista franchigia di 250 euro, che interesserebbe i redditi complessivi superiori a 15mila euro, comporterebbe un aggravio d’imposta di 47,5 euro, e si applicherebbe alla grande maggioranza dei pensionati.

Impatto della franchigia di 250 euro sui redditi da lavoro e da pensione

I pensionati che dichiarano oneri deducibili sono 3.843.371; di essi 2.280.429 (59,34%), rientrano nella prevista franchigia di 250 euro.

I pensionati che dichiarano oneri detraibili al 19% sono 6.283.201; di essi 4.566.140 (72,68%), rientrano nella prevista franchigia di 250 euro. Di questi, coloro che dichiarano spese sanitarie detraibili al 19% (ove questa importante voce venisse ricompresa) sono 5.610.700; di essi 4.092.342 (72,94%), rientrano nella prevista franchigia di 250 euro.

Inoltre l’effetto combinato “meno Irpef più Ivapenalizzerà le persone in gravi difficoltà economiche ovvero i pensionati al minimo, i titolari di assegno sociale e i cassaintegrati che subiranno l’aumento dell’Iva, ma senza benefici dalla riduzione delle aliquote Irpef.

Fabiani ricorda che secondo la CGIA di Mestre, a “questi aumenti potranno raggiungere i 75 euro all’anno”.

Tutto ciò perché queste categorie di contribuenti rientrano nella cosiddetta no tax area. Ovvero, nell’area in cui non si pagano le imposte sui redditi“.

Non si possono certo penalizzare i pensionati al minimo, i disoccupati o i cassaintegrati che, nella stragrande maggioranza dei casi, rientrano nell’area di esenzione fiscale e quindi non potranno godere della diminuzione delle aliquote dell’Irpef prevista dalla legge di stabilita“.

Fabiani evidenzia che:

1. Un pensionato al minimo, 66 anni di età,con un reddito annuo di 7.321 euro se manterràgli stessi consumi del 2012, nel 2013 pagherà 22,75 euro in più di Iva, mentre nel 2014 l’aumento salirà’ a 45,50 euro.

2. Un pensionato titolare di assegno sociale con un reddito annuo di 5.577 euro, se manterrà glistessi consumi del 2012, nel 2013 pagherà 16,2 euro in più e nel 2014 avrà un aggravio di 32,4 euro.




13 Ottobre 2012 alle 20:06 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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