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La gestione sostenibile delle risorse ittiche

di | in: Cronaca e Attualità

Consorzio Universitario Piceno

SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2012-10-11 – San Benedetto del Tronto, grazie all’azione del Consorzio Universitario Piceno, è sempre più un polo di riferimento internazionale nell’ambito del dibattito sulla gestione delle risorse ittiche e dell’ambiente marino, con particolare riguardo alle problematiche che coinvolgono le attività di pesca , per la quale la città rivierasca è naturalmente vocata.


Il prossimo 12 ottobre, proprio a San Benedetto, alle ore 10,00 presso la sala riunioni della Capitaneria di Porto si terrà una tavola rotonda istituzionale sulla Gestione delle Risorse Ittiche nell’Adriatico, rivolta ai soggetti istituzionali coinvolti nella problematica, nel corso della quale il professor Alberto Felici illustrerà i risultati di un progetto di ricerca della Scuola Scienze Mediche Veterinarie (finanziato dalla Regione Marche) strettamente legato al Master di Primo Livello in “Gestione della Fascia Costiera e delle Risorse Acquatiche”, ed al corso di Formazione sulla “Tutela delle Risorse Ittiche e dell’Ambiente Marino” che la Scuola di Veterinaria dell’UNICAM organizza proprio nella sede sambenedettese.


In questa tavola rotonda – ha dichiarato il professor Alberto Felici, docente UNICAM e coordinatore del Master di Primo Livello in Gestione della Fascia Costiera e delle Risorse Acquatiche – presentiamo ai soggetti istituzionali i risultati, molto soddisfacenti, del nostro progetto che, nel bando regionale per i finanziamenti, si è classificato al primo posto. Il progetto si basa sul la messe a punto di tecniche di pesca che consentano la reimmissione in mare di specie giovanili di specie ittiche che altrimenti andrebbero perse o considerevolmente compromesse; parte importante del progetto è stata rivolta ad azioni di informazione e formazione degli addetti. Il progetto ha visto direttamente coinvolti nostri studenti che avevamo specificatamente formato su queste tematiche con i corsi che gestiamo a San Benedetto del Tronto, i risultati ottenuti sono stati veramente soddisfacenti e verranno inoltre illustrati in una analoga iniziativa che verrà a breve organizzata a San Benedetto del Tronto specificatamente per gli operatori del settore”.


Il progetto di ricerca, nello specifico, ha portato al recupero delle uova di seppia che venivano deposte negli attrezzi degli operatori della piccola pesca artigianale, esse sono state poi incubate in apposite strutture e le seppie sono state quindi rilasciate in mare.


Abbiamo rimesso in mare – sottolinea il professor Felici – un numero considerevole di individui, nell’ordine delle centinaia di migliaia, che se anche una loro minima percentuale arrivasse alla taglia commerciale potremmo verosimilmente considerare l’ipotesi di aver recuperato il costo stesso del progetto. I pescatori, sensibilizzati sul problema e formati alla procedura di recupero, hanno aderito in massa e gratuitamente alle attività progettuali. Voglio, per questo, ringraziare i pescatori del Consorzio per la Gestione della Pesca Artigianale, gli ex alunni del Master di Primo Livello in Gestione della Fascia Costiera perché proprio da alcuni di loro è nata l’idea del progetto, il Consorzio Universitario Piceno ed il Comune di San Benedetto del Tronto che in questi anni ha collaborato con noi”


Soddisfatto, proprio per i benefici che il Master in Gestione della Fascia Costiera e delle Risorse Acquatiche ha sul territorio, anche il Presidente del Consorzio Universitario Piceno, Ing. Renzo Maria De Santis, ha dichiarato “È importante la presenza del mondo accademico che studia le problematiche del mare supportando e rassicurando tutte le istituzioni interessate alla gestione delle risorse acquatiche”.


L’ingegnerizzazione e replicazione di questo processo non è un problema – conclude Alberto Felici – poiché, come nostra intenzione, siamo riusciti a realizzarlo in modo tale che possa essere facilmente replicato da tutti gli operatori interessati, volevamo sin dall’inizio che tutti condividessero la nostra ricerca e di nostri risultati; è lo spirito che anima da sei anni a questa parte il Master e tutte le attività della Scuola di Scienze Veterinarie: valorizzazione e condivisione delle conoscenze ed approccio sinergico alla gestione delle risorse. A tal proposito, abbiamo già avuto incontri con le altre marinerie marchigiane per trasferire il nostro know-how ed abbiamo continue richieste da parte di operatori ed istituzioni di altre regioni adriatiche.




11 Ottobre 2012 alle 18:44 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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