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Francesco Micheli inaugura la seconda edizione di “Nudo di Provincia”

di | in: Cultura e Spettacoli

Nudo di Provincia

MACERATA, 2012-11-22 – Tre oggetti un autore, due oggetti una città. Torna, per il secondo anno, la rassegna condotta da David Miliozzi “Nudo di Provincia”, salotto che raccoglie in una atmosfera informale alcuni tra i personaggi più interessanti e rappresentativi della scena culturale locale. A loro è richiesto di portare tre oggetti in grado di raccontare la propria storia e due capaci di legarli a Macerata.

Nuova location quest’anno, l’elegante enoteca civica comunale sostituisce i luoghi della Mozzi Borgetti ma conserva lo stesso tono colloquiale capace di mettere a nudo professionisti della cultura e restituirli all’immaginario collettivo come uomini e donne con le proprie storie, le proprie debolezze.

Ad aprire questa nuova edizione è Francesco Micheli, direttore artistico dello Sferisterio Opera Festival nonché regista teatrale diplomatosi all’Accademia Paolo Grassi di Milano. I tre oggetti che porta alla conoscenza del pubblico sono assaggi della sua storia, un viaggio dalla Alta Val Brembana, a San Paolo del Brasile, dall’Algeri degli anni ‘20 ai cineforum degli anni ’60, passando per le sacrestie delle chiese di paese. Un tuffo nelle proprie origini, che inizia da quella cornice che mette sotto vetro la tessera del ritrovo goliardico universitario “Momus” di quando il nonno era iscritto alla facoltà di farmacia a Modena, e uno scatto di Algeri, in cui tra le varie figure in bianco e nero, accanto alla nonna di Micheli si scorge il maestro Arturo Toscanini. Creatività, genio ed eclettiche passioni contraddistinguono le origini cui Micheli evidentemente attinge a piene mani. Racconta con affetto e infinita stima la figura del nonno, inventore della Magnesia San Pellegrino, alpinista, fotografo, e amante della musica classica.

Il secondo oggetto è ancora una volta un’immagine. La foto in bianco e nero, che lo ritrae ancora bambino, appena uscito da una giornata di scuola a San Paolo del Brasile. È un tuffo in un passato raccontato con il sorriso sulle labbra sebbene Micheli stesso non si trattenga dal ricordare le difficoltà di quegli anni. Racconta i suoi genitori, della separazione che portò lui e sua madre sulle coste del Brasile, del modo particolare con cui si rapportavano a lui bambino. “Ho imparato un po’ tutto da solo. Le cose che facevano loro, le facevano fare a me” e ancora “I miei mi hanno esposto a tutte le esperienze forti, adulte”. È così che racconta dei cineforum degli anni ’60, del periodo mistico orientale che accomunava i suoi genitori negli anni ’70, dei primi film come “Il flauto magico” di Bergman e “Amadeus” di Forman che hanno acceso in lui la passione per l’opera. E poi di nuovo torna a quel Brasile capace di fargli capire l’importanza del suono prima ancora che della parola, intuizione che lo porterà a rilevare nella lirica una capacità narrativa superiore a quella del teatro di prosa.

Il terzo oggetto ci porta a conoscere un Micheli bambino, fantasioso e, per certi versi, mistico. Un quaderno delle scuole elementari, quello dei componimenti, dal quale estrapola la storia di fantasia “La Madonna e la bambina”. Ci invita ad una riflessione più ampia, che contempla il desiderio di bambino di farsi prete, i colori e le atmosfere povere della Val Brembana.

Il pubblico interagisce e risponde con il sorriso agli aneddoti raccontati.

Quando passa a raccontare cosa lo lega a Macerata pare bastargli un solo oggetto, il ciauscolo. Scoppia la risata tra i presenti, eppure Micheli è assolutamente convinto che in quel salume straordinario che per motivi inspiegabili non viene commercializzato oltre i confini regionali, siano condensate due caratteristiche maceratesi, l’estro e quell’ostilità all’apertura, che fa sì che tra le vie strette di una cittadina nascosta tra le sinuose colline, vi sia un mistero celato e per questo conservato.

L’appuntamento ora è per giovedì 6 dicembre, sempre all’enoteca civica e questa volta con un altro maestro, Nino Ricci.




23 Novembre 2012 alle 19:39 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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