Libertà, autodeterminazione e fine vita
di Redazione | in: Cronaca e AttualitàConvegno di chiusura della rassegna «Il vacillare del senso»
«Il vero problema è l’informazione sbagliata.
Data in modo superficiale, impulsivo,
emotivistico, con lo scopo di vendere i giornali.
Usando termini che hanno generato caste
contrapposte, quando non c’è alcuna necessità di
opporre la vita alla morte, perché la morte è
parte della vita…»
(Mina Welby)
URBINO, 2012-11-21 – Fede e ragione davanti alle sfide della contemporaneità
La Compagnia de Galantomeni ha percorso alcune città italiane –
Torino, Frosinone, Latina – per soffermarsi a riflettere su molti temi
di attualità. Perché, nella riflessione degli organizzatori Mauro Cascio
e Antonio Cecere, il problema è tutto qui: nella velocità della società
della tecnica che non consente di restare un po’ più indietro per capire
in maniera critica e articolata la realtà. Oggi è più pratico un sapere
oggetto, dato già nella sua completezza senza compiti, da portare
senza nemmeno pensarlo, come si porta su un cappello o un paio di
occhiali. Questo convegno sul fine vita chiude un ventaglio di temi,
dal totalitarismo capitalista alla philosophy for children,
dall’ermeneutica e alla progettualità per dare un senso all’esistenza
alla Consulenza filosofica come pratica professionale nelle relazioni di
aiuto, dalle neuroscienze alla scelta di declinare i propri valori nella
vita politica. Ospiti delle riflessioni proposte dai Galantomeni Paolo
Ercolani (Università di Urbino), Antonio Cosentino (Crif), Gianni
Vattimo, Guido Traversa (Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di
Roma), Biagio Cacciola, Alessandro Bertirotti (Università di Milano).