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Infrastrutture: Spacca ha “dimenticato”, come spesso gli accade, il sud delle Marche

di | in: Cronaca e Attualità, Oblò: Spunti, Appunti e Contrappunti

12_12_2012_Italo progetta lo sbarco nelle Marche

Lettera aperta di  Walter Barboni*


ASCOLI PICENO, 2012-12-21 – In riferimento all’articolo apparso venerdì 14 sulla Cronaca Marche de “Il Messaggero” dal titolo “Infrastrutture per uscire dall’isolamento”, in cui il Presidente Spacca ha sottolineato come la Regione Marche stia “superando ad ampie falcate il grave gap infrastrutturale esistente”, mi permetto di fare alcune considerazioni. Il Presidente Spacca sottolinea che, da giugno 2013, si attuerà l’alta velocità su ferro con il collegamento di Ancona con Milano in meno di tre ore del treno superveloce “Italo”; inoltre annuncia che, terminati i lavori per la terza corsia della A14, si procederà al completamento del corridoio tra Marche ed Umbria, con il miglioramento della Statale 76 per collegare più rapidamente Ancona a Perugia e poi Civitanova a Foligno e, infine, Fano a Grosseto.Tutto bene, quindi, magari tutti dovremmo gioirne, ma nel suo proclama il Presidente Spacca ha “dimenticato”, come sempre gli accade, il sud delle Marche ed in particolare la Provincia di Ascoli Piceno. Gli ascolani ed i sambenedettesi, così come tutti i cittadini del Piceno, se vorranno usufruire dell’alta velocità con il treno “Italo”, dovranno prima prendere un regionale fino ad Ancona, così come fanno da anni per prendere l’aereo a Falconara. Non parliamo poi della Strada Statale n. 4 Salaria, che ci collega con Roma e che, da Acquasanta a Trisungo di Arquata, è più simile ad una mulattiera, il che costringe tanti di noi a raggiungere Teramo per prendere l’autostrada per la capitale. C isono stati, nei decenni passati, tanti tentativi nel voler modernizzare questo tracciato montano, ma ancora oggi viaggiamo su una strada dal tracciato molto simile a quello di epoca romana. Eppure un intervento di miglioramento di questo tracciato che lo renda più agevole e veloce ci aprirebbe ad un traffico di pendolari e turisti provenienti anche dalla Toscana con la galleria di Forca Canapine. Qualche anno fa il compianto Senatore Gianni Ferrante si impegnò molto per questo progetto di ristrutturazione e riuscì a far inserire in una Legge Finanziaria, della quale era Relatore, un cospicuo stanziamento che avrebbe permesso di finanziare la completa realizzazione dell’opera. Purtroppo, a causa del mancato impegno delle nostre istituzioni locali, che non fecero mai partire il progetto, quei fondi sono stati usati in parte per altri progetti di ristrutturazione della Via Salaria nel territorio della provincia di Rieti e, in seguito ed in parte, per far fronte alle immediate esigenze causate dal terremoto dell’Aquila. La conseguenza è che, ancora oggi, il tratto Acquasanta – Trisungo di Arquata, è rimasto esattamente come era allora. Mi permetto di ricordare al Presidente Spacca il suo ruolo istituzionale di Presidente di tutti i marchigiani e, quindi, del suo dovere di equiparare le esigenze del capoluogo con quelle delle altre province e, in particolare, a quelle del nostro territorio, che soffre più degli altri dell’isolamento in cui è stato relegato, da decenni, dai Governi Regionali. E’ finito il tempo del rimbalzo di responsabilità tra enti di diversa connotazione politica ed è finito il tempo dell’amministrazione solo del quotidiano, della politica di corto respiro che preferisce rimandare, non scegliere, non assumersi le responsabilità al solo fine di non scontentare nessuno. E’ giunta l’ora di uscire dalla politica del “non fare” che ha caratterizzato, nel Piceno, l’azione della Regione in questi ultimi anni, con un ulteriore costo per noi cittadini, che paghiamo ogni anno per aggirare i disagi dovuti alle carenze infrastrutturali. Tutto questo equivale ad un costo in più per noi rispetto agli abitanti delle altre province marchigiane; questo costo in più penalizza fortemente la nostra già precaria economia fatta di tante piccole e piccolissime aziende. Noi cittadini della provincia ascolana non chiediamo misure ed interventi caritatevoli, ma investimenti in infrastrutture materiali ed immateriali vitali per la nostra economia, a cominciare dal miglioramento della viabilità della Strada Statale n. 4 Salaria.


*Avv. Walter Barboni

Presidente di “ VIVI ASCOLI VIVA”

Unitamente ad un gruppo di Amici




21 Dicembre 2012 alle 20:10 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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