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dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Gianluca Carrabs

TARTUFICOLTURA, UN’ATTIVITÀ AGRICOLA SPECIALIZZATA DA PROMUOVERE IN SEDE EUROPEA

Concluso il corso base organizzato dall’ASSAM


Impostare l’impianto di una nuova tartufaia coltivata, valutare l’ambiente potenzialmente idoneo, gestirlo e mantenere la produzione costante e duratura nel tempo. Questi gli obiettivi raggiunti alla conclusione del Corso base di Tartuficoltura organizzato dall’ASSAM Marche che è nato con lo spirito di sostenere tutti coloro che vogliono cimentarsi in questa mirabile arte.

La formazione specifica si è svolta al Vivaio forestale di S. Angelo in Vado (PU). Una settimana di lezioni tenute da docenti esperti per 25 partecipanti provenienti da varie regioni italiane. Una pronta risposta al soddisfacimento di un settore che è costantemente in espansione. La tartuficoltura fornisce, infatti, significativi redditi rappresentando un forte impulso all’economia delle aree interne; riveste un importante ruolo ecologico, poiché garantisce la tutela e la manutenzione del territorio, il contrasto all’erosione del suolo, la prevenzione del dissesto idrogeologico con il bosco, il ripristino della fertilità naturale in suoli spossati, l’assorbimento di anidride carbonica; infine, è del tutto sostenibile perché attuata senza l’impiego di fertilizzanti chimici o diserbanti nocivi per l’ambiente.

“Il nostro intento – spiega Gianluca Carrabs, amministratore unico ASSAM – è sensibilizzare la commissione agricoltura del Parlamento europeo sulla tartuficoltura, attività agricola specializzata e multifunzionale, quale preziosa risorsa regionale, in modo da includerla nel programma della Politica Agricola Comune, ottenendone così finanziamenti diretti attraverso il PSR – Programma di Sviluppo Rurale”.

Il primo passo mosso dall’amministratore unico ASSAM è stato proprio quello di organizzare una visita istituzionale al Centro Sperimentale per la Tartuficoltura di S. Angelo in Vado con il presidente del Consiglio regionale delle Marche, Vittoriano Solazzi, e con il presidente della Commissione regionale Politiche Comunitarie, Adriano Cardogna, affinché il tema possa essere discusso in sede di Consiglio regionale e sottoposto all’attenzione del Parlamento europeo.

L’ASSAM è l’unico ente pubblico italiano che da trenta anni fa ricerca applicata sulla tartuficoltura producendo piantine forestali con radici micorizzate che, messe a dimora in sito idoneo, rendono una produttività di tartufaie che sfiora quasi il 100%.


Le Marche all’Apertura della Bit 2013

Le Marche alla Bit_14 feb 2013 Le Marche alla Bit_14 feb 2013


Lo stand attrae e accoglie un grande pubblico fin dalle prime ore


GIAN MARIO SPACCA: COLLEGARE IL MONDO ALLE MARCHE DEI TANTI TURISMI


(MILANO) – Offerta per club di prodotto e potenziamento del web per collegare il mondo alle Marche. È la nuova strategia della Regione per il turismo, presentata alla Bit2013, la Borsa internazionale di settore, che ha aperto oggi i battenti. Due le novità con cui si presentano le Marche alla Bit. Le ha illustrate il presidente e assessore regionale al Turismo, Gian Mario Spacca, nell’evento di apertura dello stand marchigiano, alla presenza di Massimiliano Polacco (Direttore Confcommercio Marche), Guido Guidi (Consorzio Marche Maraviglia)e Josep Eiarque (Amministratore delegato di Four Tourism) .“Le Marche passano dal turismo ai turismi – ha detto Spacca – È più che una novità, un vero cambio di paradigma. Fino a oggi la regione si è presentata sul mercato come una sommatoria di singoli territori. Nel 2013 la formula si innova totalmente: non più offerta per territori, ma per club di prodotto, per network. Il primo elemento di novità è proprio questo: presentare cluster di prodotto che definiscono un focus forte e percepibile anche dal consumatore internazionale”. L’enogastronomia, il termalismo, il mare, la montagna, la cultura, la spiritualità, la natura, i borghi: sono solo alcune delle offerte per prodotto con cui le Marche si presentano al mercato globale. “Qualche esempio – ha detto Spacca – Nelle Marche abbiamo prestigiosi centri termali che sino a oggi si sono presentati singolarmente. D’ora in avanti esisterà invece un network termale. Altro esempio, il mare nelle sue diverse declinazioni: la costa alta come a Portonovo o Gabicce, la sabbia, con San Benedetto, Senigallia, Fano. Oggi presentiamo tutti questi turismi in modo scandito”.  


La seconda novità, il rafforzamento della presenza sul web per raggiungere anche i turisti più lontani. “Il mercato globale diventa il nostro mercato di riferimento – ha sottolineato il presidente – e quindi ogni turista, anche il più lontano, diventa il nostro target. Grazie al web, dal nuovo sito del turismo (www.turismo.marche.it) ai numerosi social network sui quali siamo presenti, possiamo raggiungere chiunque, soprattutto i mercati ad alto valore aggiunto. Grazie all’offerta per cluster di prodotto, la nostra proposta diventa credibile su tutti i mercati internazionali. Vogliamo crescere sempre di più – ha aggiunto il presidente – perché oggi il turismo rappresenta appena il 2,8% del nostro Pil. Una percentuale insoddisfacente per un territorio come il nostro, dalle enormi potenzialità. È quindi doveroso, soprattutto oggi, migliorare le nostre performance, far crescere il turismo, quindi, il reddito e l’occupazione. La Regione ha fatto una scelta molto netta: creare una seconda economia che affianchi quella tradizionale manifatturiera. Possiamo riuscirci innovando, aprendoci al mercato globale, sempre mantenendo però la nostra tradizione, l’anima del nostro turismo, perché è questo che il turista chiede: originalità e anima”. Lo stand , 400 mq di superficie, dove predomina il bianco mentre i riflessi dei tanti colori delle Marche si raddoppiano sul pavimento specchiato, rappresenta uno spazio e un territorio quindi aperto all’accoglienza e punteggiato da diverse aree di eccellenza: il mare, i borghi, la cultura, la spiritualità, la natura, il gusto E i tanti turismi made in Marche hanno fatto il pieno di visitatori. Fin dall’apertura, infatti, lo stand ha dimostrato un forte potere attrattivo via via che si sono succeduti gli eventi della mattinata, secondo un programma ricco di iniziative. Dopo la presentazione dell’offerta turistica a circa 70 buyers – tour operator provenienti da Gran Bretagna, Norvegia, Germania, Russia, l’incontro condotto dal giornalista Rai, Maurizio Blasi con il presidente Spacca. Quindi L’inaugurazione della mostra legata al concorso fotografico“#sestosensomarche lanciato dalla Regione che ha registrato l’invio di 4000 fotografie in sole 4 settimane con il progetto innovativo del Social Media Team Marche e dalla community Instagramers Italia. Le Marche con questo “challenge” fotografico, promosso dal 2 al 30 gennaio, hanno coinvolto direttamente gli appassionati di Instagram, un social network e un’applicazione gratuita per smartphone che permette di scattare foto, applicare filtri e condividerle istantaneamente sul web. I 150 scatti selezionati dalla giuria sono esposti e potranno essere votati dai visitatori e giornalisti ricevendo in omaggio un gadget stand della Regione Marche e assegnare quindi un Premio della Critica e un Premio del Pubblico. Intanto la giuria del concorso ha decretato tre vincitori: primo classificato @amepiacecosì”, con la foto “This is Urbino”, per l’istante di contemplazione della città dichiarata patrimonio mondiale dell’UNESCO, candidata a città europea della cultura 2019. Il secondo classificato è “@stenovelli” con uno scorcio di Ascoli Piceno,. Il terzo vincitore è “@lallaweb” per il punto di vista originale e i colori accesi. di angoli ameni e nascosti delle spiagge marchigiane.

ALLA BIT “URBINO CAPITALE EUROPEA DELLA CULTURA 2019”. JACK LANG: “CITTÀ CULLA DI UNA NUOVA UTOPIA, SIMBOLO DEL NUOVO RINASCIMENTO EUROPEO”



“Urbino, una parola che da sola vuole dire Rinascimento. Urbino, non solo la storia ma anche il futuro: la culla di una nuova utopia, simbolo del nuovo Rinascimento europeo”. Parola di Jack Lang, già ministro della Cultura francese, Presidente del Comitato promotore di Urbino Capitale europea della cultura 2019. Del progetto ha parlato Lang in un video proiettato oggi allo stand Marche della Bit2013, nel corso di un incontro al quale hanno partecipato il presidente della Regione Marche e assessore regionale al Turismo Gian Mario Spacca, l’assessore al Turismo della Provincia di Pesaro Urbino, Renato Claudio Minardi, e il dirigente del servizio Turismo Cultura della Regione, Raimondo Orsetti.

La candidatura di Urbino si sta rafforzando, grazie al coinvolgimento nel Comitato promotore, di personalità di livello mondiale, come l’ex primo ministro tedesco Gerhard Schroder, molto legato al territorio pesarese, Umberto Eco e premi Nobel. “Urbino – ha detto Lang – è una delle città più brillanti ed emblematiche del Rinascimento italiano. Perché Urbino capitale europea della cultura? Perché può incarnare lo spirito di un nuovo Rinascimento per l’Europa. E’ un programma magnifico e Urbino ha grandi chance di proporre all’Italia e all’Europa una serie di iniziative culturali, economiche, universitarie che la renderanno il centro del pensiero europeo. Urbino vuol dire anche Marche, regione in cui le città sono esse stesse il simbolo di un’utopia. La candidatura di Urbino ha tutto per sedurre, per creare dinamismo e vivacità culturale e sono certo che le autorità italiane ed europee la sceglieranno quale Capitale europea della cultura. Urbino sarà allora il centro dell’Europa e per chi, come me, è innamorato di questa città, sarà una grande gioia”.

Urbino e, con essa, tutte le Marche. Il progetto Capitale europea della cultura, ha infatti sottolineato il presidente Spacca, coinvolge tutto il territorio regionale. “Jack Lang – ha detto Spacca – ha condiviso e sposato completamente questo progetto, tanto da avere accettato di presiedere il Comitato promotore. Lang, oltre ad essere una personalità di grande prestigio, è anche l’ideatore del programma Capitale europea della cultura, con il quale si chiama di volta in volta una città ad essere luogo in cui l’Europa riflette su se stessa. Abbiamo le carte in regola perché Urbino diventi la Capitale europea 2019: la nostra identità regionale, la ricchezza culturale delle nostre città, l’immagine che Jack Lang proietta su questo progetto ci consentiranno, se saremo uniti, di arrivare al 2015, quando ci sarà la selezione, con un progetto forte e convincente e di avere poi quattro anni per concretizzarlo”.

In Italia sono 22 le città che concorrono. La domanda di partecipazione alla selezione va presentata entro ottobre, con una proposta e un progetto già delineato in tutti i suoi aspetti.


Le Marche del Cinema, niente può fermarle

Sul Palco Gianmarco Tognazzi, Serena Autieri e, da Sanremo, Neri Marcorè


(MILANO) – “Abbiamo un credito di reputazione nei confronti della cinematografia che ha sempre assegnato alle Marche una raffigurazione quasi grottesca e tipizzata che occorre recuperare e ricostruire. Affidiamo ai nuovi progetti del cinema la restituzione di un ruolo da protagonista che le Marche stanno assumendo e su cui si gioca una forma di riscatto. Le Marche sono pronte a “trattare” con le produzioni cinematografiche, consapevoli delle potenzialità che hanno in questo settore in espansione per considerare il Cinema una leva per lo sviluppo anche turistico e dell’economia regionale derivante dall’indotto . E allora possiamo recuperare questo rapporto valorizzando per esempio le maggiori figure che hanno fatto grande questa regione come potrà essere il progetto sul “il Giovane favoloso” su Giacomo Leopardi. “

Così il presidente e assessore al Turismo, Gian Mario Spacca, nell’incontro con le Marche del Cinema all’interno del programma degli eventi BIT. Sul palco dello stand Gianmarco Tognazzi, Serena Autieri, Claudio Zamarion (Angelika Vision), Carlo Degli Esposti (Palomar), Stefania Benatti (Direttore Marche Cinema Muiltimedia) e Anna Olivucci, responsabile di Marche Film Commission che ha moderato l’incontro offrendo spunti di riflessione sulla necessità di integrare sempre più Cinema e Turismo in un sistema unico, che tenga conto della tendenza ad andare verso il Cinema cosiddetto a Km Zero, che è poi il Cinema delle Regioni. Da Sanremo in diretta Skype anche Neri Marcorè, presidente della Fondazione Marche Cinema Multimedia, che ha sottolineato la necessità di “crederci” di più come hanno fatto altre regioni (Piemonte e Puglia) che ora stanno raccogliendo i frutti. “Non ci manca niente”, ha affermato.

A testimoniare un territorio entusiasta di accogliere il Cinema, Gianmarco Tognazzi, protagonista del film “Niente può fermarci” – prodotto da Angelika Vision – girato recentemente in provincia di Ancona: “Le Marche, oltre ad avere tutto ciò che una produzione può desiderare come scenari, dal mare alla montagna alla collina, ci hanno accolto con un entusiasmo che è difficile ritrovare nei grandi centri e questo aggiunge un valore in più alla pellicola nel senso dei coinvolgimento che anche la troupe percepisce al momento delle riprese, galvanizzando il lavoro di tutti. Inoltre Marche Film Commission ci ha sostenuto con una disponibilità e una professionalità che ci ha indotto a restare nel territorio oltre il tempo previsto”. Anche Serena Autieri, incinta di sette mesi e già in attesa durante le riprese del film, ha confermato l’accoglienza fantastica e l’ideale modo di lavorare come nell’esperienza marchigiana, arricchita anche dal buon cibo.

Stefania Benatti ha invece ricordato le direttrici su cui sta lavorando la Fondazione: costruire un’affidabilità per le produzioni cinematografiche, restituire all’esterno la stessa credibilità che hanno le istituzioni marchigiane, rendere conto con trasparenza massima degli investimenti che si fanno, dare a giovani professionalità tecniche nuove e opportunità di occupazione in questo settore come è accaduto per “Niente può fermarci” che ha moltiplicato con l’indotto del 150% il contributo assegnato.




14 Febbraio 2013 alle 17:48 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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