Fotogeografie. Dall’apparenza estetica alla geografia come immagine del mondo
di Redazione | in: Primo Piano
Fotogeografie
FERMO, 2013-03-27 – Seminari, incontri e dibattiti incentrati sulla fotografia come immagine del mondo.Dal 30 marzo al 27 aprile il centro storico di Fermo ospiterà alcune tra le più autorevoli voci del panorama internazionale della fotografia, dell’architettura e della letteratura contemporanee, in un evento unico nel suo genere per le Marche. Fotogeografie. Dall’apparenza estetica alla geografia come immagine del mondo, è stato presentato questa mattina alla stampa al Caffè Letterario di Piazza del Popolo. Ideato e curato dal Centro Indipendente di Ricerca e Cultura dell’Immagine petite maison des sons et lumieres, l’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Fermo, l’Ordine degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e la Fototeca Provinciale di Fermo, con il patrocinio del Consiglio Nazionale degli Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori, dalla Regione Marche e dalla Provincia di Fermo. Francesco Trasatti, Assessore alla Cultura del Comune di Fermo ha sottolineato: “C’è grande soddisfazione nell’ospitare a Fermo la Petite maison: il lavoro di qualità che svolgono nel territorio è riconosciuto da tutti. In questo progetto dimostrano il loro valore e la loro bravura. Fotogeografie è un evento complesso e dinamico che come Amministrazione ci fa piacere sostenere: è una bella iniziativa primaverile per aprire una finestra sull’estate e mantenere viva l’attività culturale della città di Fermo”. Giuseppe Buondonno, Assessore alla Cultura della Provincia di Fermo, ha evidenziato la partnership con la fototeca provinciale: “Non sarà solo una riflessione teorica, ma un contributo che rimarrà in un momento particolare in cui la Provincia sta per licenziare il Piano Territoriale di Completamento nella direzione della salvaguardia del paesaggio e della programmazione territoriale”.
Danilo Cognigni, Presidente della Petite maison des sons et lumieres, direttore artistico e curatore dell’evento insieme a Lisa Calabrese, ha ricordato: “In un così difficile momento, abbiamo bisogno di sostegno nella nostra attività di volontariato. Quest’anno festeggiamo i vent’anni di attività e abbiamo voglia di andare avanti perché ci crediamo. Fotogeografie si apre a un pubblico ampio con un contenitore per la letteratura, la fotografia e il cinema”. La prima edizione di Fotogeografie è un numero zero ma ha già forti ambizioni per il futuro. “Potrebbe diventare un format – suggerisce l’assessore provinciale Buondonno – e fotografie del narrare potrebbe essere anche un appuntamento da inserire nel Premio Volponi”.
Fotogeografie si annuncia quindi come un grande contenitore nel quale sarà protagonista anche il cinema. Spalmati nel mese di aprile trovano spazio gli incontri di didattica cinematografica in collaborazione con CinergieMusica, altro collaudato progetto della petite maison des sons et lumières. Quando il cinema racconta la città: “Berlin Babylon” (13 aprile), “Crossing the bride- The sound of Istanbul” (20 aprile), “Touch the sound” (27 aprile) sono i titoli dei tre lungometraggi presentati da Lisa Calabrese, co-curatrice dell’evento, e Manuel Devenuti.
A patrocinare Fotogeografie è anche il Consiglio Nazionale degli architetti. Giovanna Paci, Presidente dell’Ordine degli architetti di Fermo, ha diretto e coordinato la sezione architettura: “E’ un progetto straordinario. La fotografia rappresenta un modo espressivo profondamente progettuale che sa leggere e interpretare il paesaggio nella sua dimensione culturale, mettendo in luce la sua dimensione sociale e territoriale”. A partecipare alla presentazione anche Alessia Maiolatesi, responsabile cultura dell’ordine degli architetti di Fermo che ha rimarcato il profondo rapporto tra architettura e fotografia che costituisce un valore aggiunto nella progettazione.
Proprio dall’incontro e dalla commistione di diversi linguaggi nasce l’idea di fotogeografie: definire il ruolo della fotografia di paesaggio oggi e il complesso legame che unisce gli uomini agli spazi da loro abitati, costruiti e raccontati.
Primo appuntamento sabato 30 marzo con il seminario di presentazione curato da Danilo Cognigni, Presidente della petite maison des sons et lumières, la conferenza di Leopoldo Freyrie, Presidente del Consiglio Nazionale degli Architetti e l’incontro a due voci con il fotografo Francesco Jodice e l’architetto Giorgio Conti.
Secondo appuntamento sabato 6 aprile con il seminario dedicato ai ragazzi delle scuole superiori, seguito dalla presentazione del workshop sul paesaggio, che sarà tenuto nel mese di aprile dalla fotografa Monika Bulaj a cura della Fototeca provinciale; a seguire, il fotografo Olivo Barbieri e gli scrittori Franco Arminio e Angelo Ferracuti indagheranno l’affascinante ed articolato legame tra letteratura e fotografia.
Raccontare un luogo per immagini, non solo e non più per documentarne i mutamenti nel tempo, ma per fornire una chiave di lettura che ne sveli l’identità: quella del luogo in sé, ma anche quella dell’uomo che lo ha plasmato e che da esso è stato plasmato.
Ecco così che prendono vita l’antropologia urbana di Francesco Jodice, dove il paesaggio diventa estensione dei desideri di chi lo abita, e le riprese a volo d’uccello di Olivo Barbieri, che con la messa a fuoco parziale trasforma le metropoli in plastici e la realtà in virtualità.
Narrazione visiva e narrazione letteraria si intrecciano nel tentativo di costruire una geografia per immagini, una “fotogeografia”, per l’appunto.
Tutti gli incontri e seminari sono gratuiti e a partecipazione libera.
Il programma completo e ulteriori informazioni sono consultabili nel sito www.petitemaison.it/fotogeografie.
Nell’area “download”(http://www.petitemaison.it/fotogeografie/download.html)
è inoltre possibile scaricare materiale vario (immagini, testi, etc.) a disposizione per gli utenti.
Prima di ogni incontro, ai giornalisti presenti è offerta la possibilità di intervistare i singoli relatori nello spazio allestito ad area stampa.
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