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Strisce blu, Cantalamessa: “A cosa servono quei soldi?”

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Città

Arisap

Il vicepresidente Arisap sulle strisce blu. “Tutti avevamo chiesto che si partisse a luglio”

 

SAN BENEDETTO DEL TRONTO – “Questa amministrazione, evidentemente, rema contro il turismo”. Il vice presidente dell’Arisap, l’Associazione Ristoratori Sambenedettesi e del Piceno, interviene sulla questione dei parcheggi blu: “Di situazioni poco sensate, in giro per l’Italia, se ne vedono tante ma questa è davvero una delle più eclatanti – afferma Cantalamessa –. C’è bisogno di portare nuovi flussi turistici in Riviera e si va a rendere la vita difficile all’utenza che decide di raggiungere la nostra località nel mese di giugno, vale a dire il periodo sul quale è necessario lavorare per la crescita del settore. E’ evidente che questo significa remare contro”.

Cantalamessa sottolinea che la richiesta degli operatori non è mai stata quella di abbassare il prezzo del ticket, ma quella di eliminare il provvedimento almeno nel primo mese della stagione: “La richiesta era chiara – afferma – ma non si capisce bene quali siano le logiche che seguono dalle parti di viale De Gasperi. E’ evidente che si continua a ragionare seguendo la filosofia del disfacimento totale. Questa politica sta danneggiando irreparabilmente ogni settore. Ed ora tocca a noi. Per qualcuno il turismo deve rappresentare l’ultima fonte da cui poter attingere risorse economiche.. Bene, se dobbiamo essere le vittime sacrificali dei nostri governanti allora credo che come cittadini abbiamo il diritto sacrosanto di sapere come sono stati utilizzati tutti i soldi introitati attraverso i parcheggi in questi anni. Voce per voce, capitolo per capitolo. Almeno i nostri amministratori potranno farci capire, una volta per tutte, come queste strisce blu, siano servite non tanto per il turismo (al quale non hanno portato nulla ed è evidente) quanto per la città. Non mi risulta che questo sia mai stato fatto”. Una richiesta legittima sulla quale però, Cantalamessa, ha poche speranze: “Come sempre più spesso accade in questa città – afferma – nessuno risponderà, dati alla mano, a questo quesito”.




18 Aprile 2013 alle 16:00 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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