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Travertino, dalla cava in poi

Presentato il progetto “Travertino, dalla cava in poi”

 
 

Un bando ed altre iniziative per valorizzare il prezioso materiale

Un bando per dare un impulso positivo ed importante all’economia del territorio rilanciando il settore dell’estrazione del travertino nel segno della qualità e della sicurezza delle imprese che risponderanno all’iniziativa. Questo ed altri strumenti ed attività per valorizzare un materiale pregiato, simbolo per eccellenza del Piceno, sono stati presentati oggi dall’Assessore con delega all’Attività Estrattive Giuseppe Mariani affiancato dall’Ing. Carlo Brunori, funzionario del servizio Urbanistica della Provincia.

“Si parla sempre insistentemente di crisi lamentando il declino industriale ma occorre ripartire da quei comparti tradizionali che costituiscono da sempre un valore aggiunto per questo territorio – ha dichiarato l’Assessore Mariani – mi riferisco ad esempio all’agricoltura, al turismo culturale ed enogastronomico, all’artigianato e all’estrazione e lavorazione del travertino che può diventare una ulteriore occasione significativa di sviluppo e di nuova occupazione. In dieci anni il bando darà la possibilità di cavare circa un milione e mezzo di metri cubi di travertino, il tutto naturalmente nell’assoluto rispetto dell’ambiente, delle norme severe previste e con tecnologie innovative e certificate. L’obiettivo è anche quello di attivare nuove opportunità non solo con la lavorazione del travertino ma anche con la sua trasformazione, commercializzazione e promozione”.

“Il nostro travertino caratteristico soprattutto del comprensorio acquasantano non ha nulla da invidiare a quello di Tivoli apprezzato a livello internazionale – ha evidenziato l’Ing. Brunori – si stanno riscoprendo le caratteristiche strutturali e di utilizzo del travertino piceno”.

Oltre al bando sono in arrivo altre iniziative come la realizzazione di corsi per operatori di cave promossi nell’ambito di una convenzione con la scuola edile di Ascoli Piceno e la costituzione di un’associazione per collegare i vari cavatori con la prospettiva di creare un marchio del travertino piceno e muoversi con maggiore sinergia ed efficacia sui mercati sempre più internazionali e complessi.

Progetto “Agricoltura e Scuole”

Progetto Agricoltura e Scuole

Visite didattiche all’Unità di ricerca per l’orticoltura di Monsampolo

Proseguono le visite didattiche per avvicinare i bambini alla conoscenze dell’attività agricole nell’ambito della convenzione stipulata tra l’Assessorato provinciale all’Agricoltura e l’Unità di ricerca per l’orticoltura di Monsampolo del Tronto (CRA-ORA), specializzato nella sperimentazione e recupero degli ecotipi orticoli del nostro territorio. Stravolta sono stati protagonisti un gruppo di bambini della scuola primaria di Marino del Tronto che, accompagnati dall’Assessore Provinciale all’Agricoltura Giuseppe Mariani e dalle loro insegnanti, hanno visitato il centro di Monsampolo, apprezzato a livello nazionale per la qualità delle ricerche condotte.

Come di consueto gli alunni sono stati accolti con grande cordialità e competenza dal direttore della struttura dott. Valentino Ferrari che ha illustrato agli ospiti le tecniche di sperimentazione e coltivazione di piante ed ortaggi, specie di quelle che vanno tutelate e rivalorizzate come l’anice di Castignano. Non solo, i piccoli studenti hanno potuto direttamente fare pratica sugli orti piantando con le loro mani semi di melanzane e pomodori. Al termine della visita i bambini hanno gustato una prelibata merenda a base di pane, olio e fave, naturalmente tutti prodotti tipici e rigorosamente biologici.

“I bambini sono rimasti veramente entusiasti in particolare della banca del germoplasma, il “cavaeu” che custodisce tutti i semi delle specie orticoli locali – ha dichiarato l’Assessore Mariani – queste attività, che abbiamo attivato tramite convenzione, contribuiscono a sensibilizzare sul valore della corretta alimentazione e ad avvicinare e far conoscere al meglio la nostra agricoltura di qualità e le nostre eccellenze al mondo della scuola e alle giovani generazioni. Tutto ciò anche nella consapevolezza che determinati settori, come l’agricoltura, possono offrire opportunità di occupazione e nicchie di specializzazioni importanti e ricche di prospettive”.




21 Maggio 2013 alle 15:34 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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