Benvenuto e Buona Navigazione, sono le ore 12:32 di Mer 15 Mag 2024

dalla Regione Marche

di | in: Cronaca e Attualità, dalla Regione Marche

Endurance Lifestyle 2013 – un momento della firma

2013-05-30

MARCHE ENDURANCE LIFESTYLE: FIRMATO L’ACCORDO DI PROGRAMMA OPERATIVO TRA REGIONE, SISTEMA EVENTI E GLI ENTI LOCALI INTERESSATI – Un passaggio tecnico di condivisione e organizzazione dei compiti

 

È stato sottoscritto questa mattina a Palazzo Raffaello l’Accordo di programma per l’organizzazione e realizzazione di Marche Endurance Lifestyle 2013 tra la Regione Marche, la Provincia di Ancona, la Provincia di Macerata, l’Ente Parco del Conero e i Comuni di Ancona, Numana, Sirolo, Camerano, Recanati, Porto Recanati, Loreto, Castelfidardo e la Società Sistema Eventi che ha proposto il progetto.

Si tratta di un passaggio tecnico di condivisione e ripartizione dei compiti fondamentale per la riuscita della manifestazione. L’evento infatti, dopo il grande successo dello scorso anno, torna di nuovo sulla Riviera del Conero dal 13 al 16 giugno con la sua tradizionale formula che coniuga sport, ambiente, economia e cultura.

Con l’Accordo di programma gli enti locali interessati si impegnano a svolgere le attività di ordinaria manutenzione nelle zone del percorso di gara, lo smaltimento dei rifiuti e la pulizia delle aree interessate dall’evento e il posizionamento della segnaletica temporanea.

La Regione Marche da parte sua garantisce la valorizzazione e il massimo sostegno della manifestazione favorendone il regolare svolgimento anche attraverso le proprie strutture operative.

La conferma dell’evento per il secondo anno consecutivo si basa sugli eccezionali risultati raggiunti lo scorso anno, in termini di presenze turistiche, ritorno di immagine per la regione, investimenti conclusi e relazioni allacciate tra fondi emiratini e imprese marchigiane.

RIL_8475_ST.jpg Marche Endurance Lifestyle 2013
RIL_8466_ST.jpg Marche Endurance Lifestyle 2013

 

“OFFICINE DELLA CREATIVITÀ”, EMANATO IL BANDO PER VALORIZZARE I TALENTI UNDER 35.

Pietro Marcolini

Pietro Marcolini

Intercettare, convogliare e valorizzare le energie creative e i talenti degli under 35 marchigiani. É l’obiettivo del Bando “Officine della creatività”, emanato dalla Regione, con una dotazione finanziaria 400 mila euro tra fondi regionali e statali. Il bando è stato pubblicato sul Bollettino Ufficiale (Bur Marche) n.40 del 30 maggio 2013. L’intervento è previsto nell’Accordo “I Giovani c’entrano”, siglato con il dipartimento della Gioventù della presidenza del Consiglio dei ministri nel settembre 2011. Sostiene i progetti di rete presentati da soggetti pubblici e privati del territorio marchigiano. Dovranno essere almeno in numero di tre, guidati da un capofila, e presentare iniziative al cui interno siano previste una o più azioni di valorizzazione delle professioni legate alle arti visive, alla musica e alla multimedialità, di promozione e di sviluppo delle professionalità in campo artistico e di sostegno e valorizzazione delle varie eccellenze creative presenti sul territorio regionale. Tra le azioni ammissibili si segnalano: progetti di talent scouting e accompagnamento di giovani artisti/creativi alla produzione, progetti di “cantieri creativi”, realizzazione di filiere e network creativi, progetti di organizzazione workshop e di incontro tra giovani creativi e il tessuto imprenditoriale. “Sulla scia del successo del bando I Luoghi dell’animazione – ha affermato l’assessore regionale alla Cultura, Pietro Marcolini – abbiamo ritenuto di continuare nell’investimento sulla creatività giovanile. La sfida è quella di promuovere giovani talenti che sappiano coniugare, in termini progettuali, l’uso delle nuove tecnologie, la valorizzazione del patrimonio culturale esistente e le attività artistiche performative. Nel perseguire quest’obiettivo, abbiamo pensato bene di continuare a coltivare l’azione sinergica tra le politiche giovanili e quelle culturali, all’insegna della cultura che è anche nuova economia”. “Continua la collaborazione tra cultura e politiche giovanili, già dimostratasi efficace per la prestigiosa Biennale dei giovani artisti che, quest’anno, vedrà, nel capoluogo di Regione, circa 220 giovani artisti europei – ha dichiarato l’assessore regionale alle Politiche Giovanili, Paolo Eusebi – È di particolare rilevanza, tra le finalità di questo bando, l’obiettivo di far relazionare i giovani artisti con il tessuto imprenditoriale marchigiano, creando così opportunità di lavoro qualificato e sviluppo economico”.

SANITA’, POTENZIATA L’ATTIVITÀ DI PRELIEVO E TRAPIANTO DI ORGANI E TESSUTI .

Almerino Mezzolani

Almerino Mezzolani

Sviluppo e potenziamento dell’attività di prelievo e trapianto di organi e tessuti: lo prevede la Giunta che ha stanziato 290.000 euro per l’attuazione dei progetti a valenza regionale per il 2013. “L’implementazione del settore ha dato nel corso degli ultimi anni risultati molto importanti – ha detto l’assessore alla Sanità, Almerino Mezzolani – esiti ottimi, sia per quanto attiene alla donazione che per l’aspetto trapiantologico vero e proprio, che hanno elevato la Regione Marche tra le prime a livello nazionale e qualificato il settore come eccellenza sanitaria”. Dati che parlano chiaro: il 35,4 per milioni di popolazione di donatori utilizzati fanno delle Marche la prima Regione italiana; 485 le cornee prelevate e 107 membrane amniotiche, numeri che pongono la Banca degli occhi di Fabriano ai vertici nazionali; gli 81 trapianti (fegato e rene) permettono di raggiungere la nona posizione tra i maggiori Centri italiani. Complessivamente a fine 2012, ovvero dopo sette anni e sei mesi di attività di trapianto, sono stati realizzati 541 trapianti. E’ alta, inoltre, la capacità di attrattiva del Centro Trapianti dell’Azienda Ospedaliero universitaria ospedali Riuniti Ancona: dei 164 pazienti in lista di attesa rene, su 86 marchigiani 78 vengono da fuori regione, mentre per il fegato su 22 soggetti in lista di attesa 12 sono di fuori. “Visti i risultati davvero eccezionali – rimarca Mezzolani – abbiamo ritenuto giusto confermare e consolidare i progetti già individuati e attuati nel 2012. Particolare attenzione verrà ancora riservata all’attività di formazione per continuare a far crescere il settore in un’ottica di coinvolgimento dei vari Reparti, Divisioni e settori collegati”. Sono tre i progetti presentati dal Coordinatore regionale: ‘Formazione e informazione sulla donazione di organi e tessuti’, ‘Potenziamento attività di prelievo di organi, cornee e tessuti ossei’, e il progetto per ‘Coordinatori delle Marche’.

 

BANDIERE ARANCIONI, RICCO BOTTINO PER LE MARCHE: 19 VESSILLI, DUE IN PIÙ DELLO SCORSO ANNO. SPACCA: “ECCEZIONALE TRAGUARDO”.

Spacca

Spacca

“Tutela dell’ambiente, accoglienza di qualità, valorizzazione del patrimonio culturale, ospitalità: ben 19 piccole località marchigiane dell’entroterra sono al top. Lo certifica il marchio Bandiere arancioni che quest’anno assegna alle Marche due riconoscimenti in più rispetto allo scorso anno. Sono solo tre le nuove assegnazioni a livello nazionale e due di queste vanno alla nostra regione. Un eccezionale traguardo per un territorio come il nostro che ha fatto della qualità dell’ambiente, della valorizzazione del paesaggio, della cultura dell’accoglienza la propria bandiera”. Così il presidente della Regione Marche e assessore al Turismo, Gian Mario Spacca, commenta l’assegnazione di 19 Bandiere arancioni ad altrettanti Comuni dell’entroterra marchigiano. Due vessilli in più rispetto all’anno scorso. Conferme per Acquaviva Picena, Camerino, Corinaldo, Genga, Gradara, Mercatello sul Metauro, Mondavio, Montecassiano, Montelupone, Monterubbiano, Ostra, Pievebovigliana, Ripatransone, San Ginesio, Sarnano, Staffolo, Urbisaglia, cui si aggiungono le new entry Offagna e Visso. E’ di pochi giorni fa l’assegnazione delle Bandiere blu alle località della costa: anche in quel caso, due nuovi vessilli sono stati assegnati alle Marche. “E’ grande l’orgoglio – prosegue Spacca – per questo riconoscimento che premia l’impegno comune di Regione e amministrazioni locali per valorizzare le piccole-grandi realtà dell’entroterra. Le Bandiere arancioni non sono solo un’operazione di marketing turistico e territoriale, ma anche di consolidamento del protagonismo dei borghi. Quel protagonismo che si rafforza nella nuova strategia turistica regionale, basata sull’offerta per cluster di prodotti tra cui quello dell’entroterra riveste un ruolo da protagonista. Il rispetto delle tradizioni e del valore ambientale che caratterizzano i piccolo Comuni marchigiani sono un valore aggiunto per l’intera comunità regionale. E i severi parametri che guidano la selezione da parte del Touring Club certificano il rigore con cui le Marche tutelano queste preziose realtà”. Spacca rivolge le proprie congratulazioni ai sindaci, agli operatori turistici, commerciali ed economici dei 19 Comuni Bandiere arancioni. Con tutti loro, con la comunità marchigiana e con i turisti, la Regione darà vita il 29 giugno prossimo all’evento “Marche arancioni in piazza” che si svolgerà in contemporanea nelle 19 località premiate. SCHEDA: LA BANDIERA ARANCIONE Bandiera arancione è il marchio di qualità turistico ambientale del Touring Club Italiano rivolto alle piccole località dell’entroterra che si distinguono per un’offerta di eccellenza e un’accoglienza di qualità. L’ottenimento del marchio avviene in base a diversi criteri, tra i quali: la valorizzazione del patrimonio culturale, la tutela dell’ambiente, la cultura dell’ospitalità, l’accesso e la fruibilità delle risorse, la qualità della ricettività, della ristorazione e dei prodotti tipici. Il marchio di qualità turistico ambientale, che è temporaneo e subordinato al mantenimento dei requisiti nel tempo, attesta la compatibilità dei Comuni dell’entroterra ai criteri relativi all’accoglienza, alla ricettività e ai servizi complementari, ai fattori di attrazione turistica come la conservazione e la fruibilità delle risorse storico-culturali e ambientali e l’offerta di produzioni agro-alimentari e artigianali, alla qualità ambientale e alla struttura e qualità della località, oltre alla valutazione di componenti anche immateriali che incidono sull’esperienza del visitatore e creano un’immagine positiva della destinazione, facilitando il fenomeno delle seconde visite e della fidelizzazio .

 

Firmato l’accordo tra Regione e Università per la prosecuzione del progetto che finanzia 40 nuovi dottorati di ricerca

 

EUREKA , SI REPLICA PER IL SECONDO ANNO

Marco Luchetti : Contiamo di farlo diventare da progetto sperimentale a misura strutturale dei nostri Piani.

 

E’ stato firmato oggi il rinnovo dell’accordo tra Regione Marche e Università marchigiane per la realizzazione del Progetto EUREKA che assegna 40 borse d studio per altrettanti dottorati di ricerca triennali e vede il cofinanziamento anche delle imprese. Per il secondo anno dunque la Regione stanzia una mole di risorse del F.S.E. ( nel 2012 sono state raddoppiate rispetto alle iniziali 700 mila euro, passando a 1 milione e 400 mila euro ) che insieme ad Atenei e imprese, ognuno per 1/3, ha consentito di mettere in moto investimenti sull’alta formazione dei giovani , pari a 4 milioni di euro circa, destinati a 80 laureati. I risultati del primo anno dall’avvio del progetto sono stati presentati e approfonditi oggi in un incontro in Regione , promosso dall’assessorato alla Formazione-Lavoro, con i Rettori e i dottorandi che hanno raccontato la loro esperienza, scambiando opinioni e suggerimenti tra i diversi settori in cui si è maturato il primo dei tre anni di dottorato. Le materie riguardano quelle su cui la Regione ha concentrato le proprie azioni di governo: green economy, domotica, sistema moda, biotecnologie, distretto del mare, turismo e beni culturali.

Eureka

Eureka

L’assessore Marco Luchetti ha messo in rilievo la validità di questo progetto in linea con la volontà della Regione di affidare all’innovazione e alla ricerca il ruolo di motore della strategia di sviluppo, sostenendo il capitale umano e favorendo l’occupabilità dei giovani attraverso un’alta formazione universitaria. “Sarà uno strumento che potrà favorire anche il sorgere di nuove imprese da parte di questi giovani, un patrimonio di idee nuove per cambiare la cultura di impresa, che sia più aperta al nuovo e alla trasversalità dei settori. Il successo del primo anno, l’ottima collaborazione con le Università e le imprese ci inducono a trasformare questa misura da sperimentale a strutturale nei piani regionali del lavoro e della formazione.“ Quindi Luchetti ha proposto anche una connessione tra l’apprendistato di alta formazione e i dottorati di ricerca in modo di favorire sempre maggiori occasioni di occupazione giovanile.”

All’incontro erano presenti il Rettore dell’Università di Camerino, Flavio Corradini, della Politecnica delle Marche, Marco Pacetti, i delegati Mariano Cingolani dell’Università di Macerata e Riccardo Cuppini dell’Unversità di Urbino, Cristina Miceli dell’Università di Camerino. Corradetti ha ringraziato la Regione per la concretezza e i contenuti del progetto , ricordando che Eureka è stato segnalato come esempio di buona pratica nell’ambito del progetto comunitario Horizon 2020 che partirà il prossimo anno. Ha inoltre invitato i dottorandi “ a continuare con l’impegno e la capacità propositiva dimostrati in questo primo anno, sottolineando la collaborazione significativa tra Atenei e Imprese. “ Pacetti ha invece rilevato che occorre cambiare prospettiva nel modo di fare e percepire i dottorati di ricerca, non più solo teoretici ma con applicazione specifica nel mondo imprenditoriale e produttivo. “ In tal senso la formula di Eureka ha imboccato la strada giusta per una ricerca applicata al conseguimento di obiettivi e risultati concreti che avvantaggino l’Università, l’Impresa e tutto il territorio regionale, oltre ,naturalmente, a costituire un trampolino per i giovani di trovare un buon lavoro . “ Tutti gli 80 dottorandi erano presenti all’incontro ed hanno sottolineato gli aspetti positivi di Eureka, come la possibilità di far dialogare mondi ritenuti prima molto distanti ( ci sono laureati in filosofia che fanno ricerca in imprese di produzione meccanica e di alta tecnologia), il confronto di esperienze con altre Università italiane ed hanno suggerito di dedicare uno spazio specifico alla formazione all’estero soprattutto per i dottorati dedicati all’internazionalizzazione dei mercati. Diversi e interessanti i settori di ricerca, tra gli altri, la telemedicina, lo studio di anticorpi per combattere cellule tumorali, l’internet business ,lo studio di fonti energetiche alternative e riciclaggio di materiali, le smart cities e la rete elettrica o la produzione di energia dal moto ondoso del mare Adriatico.




30 Maggio 2013 alle 15:35 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

Ricerca personalizzata