Bell Folk Festival
di Redazione | in: Cultura e SpettacoliNell’ambito del progetto “RADIKART. La creatività dei giovani tra cultura e tradizione”, promosso dall’Istituto Campana per l’Istruzione Permanente di Osimo, presso il Cortile di Palazzo Campana prende il via il “BELL FOLK FESTIVAL. Conferenze e concerti dal paese Italia”, a cura dell’Associazione culturale Marchinjazz, con incontri, scambi e concerti serali sul mondo della musica folk marchigiana, piemontese e pugliese, a cura di musicisti professionisti e musicologi.
Venerdì 5 luglio 2013
MARCHE
Ore 18.30, conferenza “Il ballo delle Fate: divagazioni sul motivo del Saltarello Marchigiano”
Nelle Marche i vecchi raccontano che le Fate della Regina Sibilla in origine ballavano il Saltarello all’interno del loro antro, in cima alla montagna, calzando zoccoli di legno di fico ed impugnando legnetti. Le loro movenze erano creatrici di suono, di musica primordiale che a sua volta rigenerava la danza in un continuum infinito: gli zoccoli dei loro piedi battevano sonoramente e ritmicamente la terra, i legni delle loro mani fendevano l’aria sibilando per poi fermarsi, incrociandosi, nella produzione di più acuti rintocchi. Sibili e rintocchi aerei come il canto della Regina. Da quel mitico momento in poi, in tutte le epoche musici di vario ambito ed estrazione hanno suonato il Saltarello per le campagne e le città marchigiane. Ancora oggi, spinti da una forza antica, molti marchigiani continuano a suonare e a ballare questa musica ancestrale che a loro appartiene e a cui essi appartengono.
Ore 21.30, concerto del ROBERTO LUCANERO TRIO
Roberto Lucanero: organetto, fisarmonica, organo portativo, voce
Francesco Tesei: chitarra, contrabbasso
Domenico Candellori: percussioni
Il trio è l’officina musicale prediletta da Roberto Lucanero, musicista ed etnomusicologo da anni impegnato nell’ambito della musica tradizionale. Lucanero parte dalla conoscenza e, ove necessario, dalla ricostruzione e rivitalizzazione della cultura tradizionale della sua terra, le Marche; contestualmente opera in modo tale che questa cultura tradizionale, dopo essersi auto-rigenerata, prenda ulteriore vigore nutrendosi di stimoli culturali e musicali diversi e spesso lontani. Percorre l’asse temporale passato/presente all’interno del territorio per scegliere il materiale su cui lavorare: canti e balli tradizionali, sue composizioni ispirate alla musica tradizionale o musiche contenute in manoscritti del passato, testi popolari o d’autore, miti, leggende, fatti storici poco conosciuti avvenuti nelle Marche. Prosegue poi percorrendo l’asse spaziale interno/esterno per realizzare arrangiamenti e improvvisazioni che partono dalla musica tradizionale marchigiana ma che attingono anche da fonti internazionali.
Sabato 6 luglio 2013
PIEMONTE
Ore 18.30, conferenza “La Ghironda: la magia di uno strumento dal mito arcaico alla realtà storica”
Relazione con dimostrazione dal vivo di strumenti storici e moderni
Ore 21.30, concerto del gruppo piemontese ARIONDASSA
Ariondassa ripropone, con il suo stile popolare e semplice, le melodie e i canti che hanno segnato il tempo e le stagioni della “Civiltà Contadina”: l’amore, il lavoro, l’emigrazione, la guerra, l’epopea dei cantastorie e dei musicisti ambulanti… In maniera omogenea, i suoni degli strumenti popolari come la ghironda, l’organetto, il piffero e le cornamuse vengono miscelati alle straordinarie capacità interpretative di “Chacho” MARCHELLI, autentico “portatore sano” della tradizione del canto popolare Piemontese. Altri strumenti “poveri”, di recupero quotidiano come le “Ravi” (semplici zucchette essiccate e suonate come un “kazoo”), le “Tachenettès” (ossa di mucca o di maiale percosse tra loro) o la “Fruja” (sonaglio di legno e metallo) vengono usati per dimostrare come la Cultura della Gente dei campi, delle vigne e delle fabbriche si ingegnasse alla produzione di oggetti sonori con le poche cose che aveva a disposizione. Ariondassa ha inciso quattro Cd e ha tenuto concerti in Italia, Francia, Svizzera, Germania, Spagna, Ucraina e USA. Il materiale proposto in concerto dal gruppo è frutto della ricerca sul campo da parte dei suoi componenti da oltre 35 anni.
Domenica 7 luglio 2013
PUGLIA
Ore 18.30, incontro-laboratorio “La Pizzica Pizzica tra Bassa Murgia e Alto Salento“
In alcune contrade dell’entroterra pugliese dove la Murgia incontra il Salento sopravvivono, durante occasioni rituali e festive intime, forme di pizzica pizzica, non interessate dal fenomeno di folk revival che negli ultimi anni ha investito e talvolta stravolto la musica e la danza tradizionale in Puglia. Impareremo a conoscere quest’aspetto pregnante della cultura tradizionale insieme ad alcuni dei migliori suonatori, cantatori e ballatori della zona, cercando di carpirne, oltre che la forma, l’essenza. Una danzatrice si accosterà ai musicisti per due ore di incontro-laboratorio in cui si alterneranno momenti di “didattica” vera e propria a racconti ed esempi musicali e coreutici.
Ore 21.30, concerto dell’ANTICO GRUPPO AGRICOLO DI VILLA CASTELLI
Giuseppe Nisi: canto e tamburo
Pompeo Nisi: canto
Francesco Barletta: organetto
Claudio Nisi: organetto
Giovanni Amati: tamburo e castagnole
Villa Castelli (BR) nell’entroterra brindisino della Bassa Murgia, è una delle ultime aree di resistenza culturale, dove il canto e il ballo sull’organetto sono ancora vivi in alcune situazioni di festa privata, serenate e occasioni conviviali legate alle ricorrenze della vita agricola del paese. Il gruppo è formato da tre generazioni di suonatori, cantatori e ballatori che continuano una profonda tradizione familiare.
INGRESSO LIBERO
ISTITUTO CAMPANA PER L’ISTRUZIONE PERMANENTE
Piazza Dante, 4 – 60027 Osimo (AN)
Tel. 071/714822 – Fax 071/7235392