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Cna: autotrasporto e calo imprese

di | in: Cronaca e Attualità

Cna

RECORD NEGATIVO PER IL TIRANGOLO

SAN BENEDETTO – MONTEPRANDONE – GROTTAMMARE

ASCOLI PICENO – Le imprese iscritte all’Albo degli autotrasportatori nella provincia di Ascoli Piceno erano 700 nel 2007, 654 nel 2009 mentre a Giugno 2013 sono 595. In 5 anni e sei mesi si registra un saldo negativo complessivo di 105 pari al 15% di imprese tra natalità e cancellazione. Queste imprese danno occupazione diretta a circa 1.500 addetti, senza contare gli occupati nei settori d’attività complementari, come le agenzie, le officine meccaniche, le carrozzerie, i gommisti, le attività di ristoro e così via: nel complesso si può stimare che l’occupazione complessiva giunga assai vicino a 3.700 addetti. Sono questi i dati elaborato per la Cna di Ascoli Piceno dal sistema associativo interregionale e curati dal responsabile Fita, Giuliano Rocco.

Sotto il profilo della distribuzione territoriale, il comune in cui si ha una maggiore presenza di imprese di autotrasporto è San Benedetto del Tronto con 152 unità, seguita da Ascoli Piceno con 96, Monteprandone con 58 e Grottammare 55 imprese.

STRADA STATALE ADRIATICA: OGNI ANNO SEMPRE PIU’ BASSA LA VELOCITA’ COMMERCIALE. Sulla base delle 80 imprese esaminate (che come si è detto coincidono quasi per intero con quelle esaminate nel 1999, 2001, 2007, 2010 e nel 2012) abbiamo rilevato, in diversi periodi dell’anno, i tempi di percorrenza medi necessari per gli spostamenti nel tratto maceratese e fermano/ascolano, lungo la SS 16. Da questa analisi, che consente anche un’indicazione dell’efficienza delle infrastrutture esaminate, scaturisce che la velocità media nel 2012 , rispetto al 2001 è scesa di 4,8 Km orari, e di 6,7 Km/h rispetto al 1999.

2007-2012: 5 ANNI SENZA RESPIRO. E IL 2013 NON MOSTRA ANCORASEGNALI DI RIPRESA. “Come Cna – precisa il direttore provinciale Francesco Balloni – siamo impegnati, grazie anche la tavolo voluto dal Prefetto, a dare la massima collaborazione a istituzioni e forze dell’ordine per radicare la cultura del rispetto delle regole e della legalità. Per le nostre imprese questa è una sfida di competitività, visto che ci sono vettori che operano chiaramente in regime di concorrenza sleale, ma anche di sicurezza per tutti i cittadini visto che il mancato rispetto delle regole quotidianamente sulla strada si dimostra un gravissimo pericolo per operatori e utenti”.

Per le imprese del settore trasporti della provincia di Ascoli Piceno il periodo che va dal 2007 al 2012 ha rappresentato un andamento di grossa difficoltà del settore che ha subìto il momento di crisi generale dell’economia italiana. Sulle prospettive del futuro, prevalgono le aspettative negative quasi il 73% degli intervistati sono pessimisti e rassegnati sul permanere della stagnazione del mercato, il 18% addirittura prevede un ulteriore diminuzione, solo il 9% è ottimista e ipotizza una ripresa già dal 2013.

Negli operatori prevale lo sconcerto l’aumentata pressione fiscale e il continuo aumento delle assicurazioni, autostrade ecc. non da ultimo il prezzo del gasolio per autotrazione che nel corso del 2012 al netto dell’Iva, ha subito notevoli aumenti raggiungendo il picco a settembre del 2012 con 1,458 euro/litro. Notevole peso sul per l’aumento del prezzo finale e dato dall’accisa che da 59 centesimi al litro nel corso del 2012 è arrivata fino a 62 centesimi/litro. Altro fattore che pesa sulle imprese di autotrasporto sono i crediti di dubbia esigibilità che in un anno 2011/2012 sono cresciuti di circa il 20%. Il settore del trasporto merci complessivamente sta vivendo una fase di forte criticità, sia dal lato dell’offerta si dal lato della domanda.




3 Agosto 2013 alle 16:51 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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