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Indimenticabile Vincenzo Cerami, i ricordi del grafico Michele Rossi

di | in: Primo Piano

Rossi e Cerami nel 1998

di Rosita Spinozzi

 

 

 

ACQUAVIVA PICENA – Chi ha avuto l’opportunità di conoscere lo sceneggiatore, scrittore e drammaturgo Vincenzo Cerami, candidato all’Oscar nel 1999 per il film ‘La vita è bella’ con Roberto Benigni, sa bene a quale privilegio è andato incontro. E non potrà fare a mene di avere il cuore gonfio di tristezza per la sua recente scomparsa, mentre i ricordi scorrono rapidi ed implacabili. È un po’ quanto sta accadendo al grafico Michele Rossi che accolse Vincenzo Cerami ad Acquaviva il 26 luglio 1998, giorno in cui ritirò il premio ‘Fumo in Fortezza’ nell’ambito del festival ‘Acquaviva nei Fumetti’, ideato e diretto dallo stesso Rossi. Ogni due anni il suddetto premio veniva consegnato ad un personaggio famoso che, pur non ‘vivendo’ di fumetti, aveva dato dignità a questo mondo nel proprio ambito lavorativo. «Scelsi Cerami dopo aver letto una sua intervista in cui raccontava che molte gags scritte per Roberto Benigni gli erano state ispirate da fumetti umoristici che aveva letto da ragazzo. Lo sceneggiatore romano apprezzò molto il riconoscimento, quell’anno consistente in una bellissima scultura in vetroresina del prof.Piero De Angelis. La motivazione che accompagnò la consegna del premio? ‘A Vincenzo Cerami per aver intrecciato con intelligenza e delicatezza, nell’esercizio della parola, gli echi e le suggestioni della civiltà dell’immagine, contribuendo a dare al fumetto la dignità culturale di moderno strumento di comunicazione integrata’» ricorda Rossi che durante la giornata affrontò molti argomenti con Cerami, tra cui il film ‘La vità è bella’ che aveva scritto per Benigni, un successo mondiale vincitore di tre Oscar «Gli sarebbe piaciuto molto scrivere in maniera più continuativa anche per il fumetto, tanto da lanciare l’idea di attivare ad Acquaviva un corso di sceneggiatura per il cinema, oltre a quello già esistente per disegnatori e sceneggiatori del fumetto». In quell’occasione Cerami promise di tornare e, due anni dopo, mantenne la promessa ‘autoinvitandosi’ nel weekend di chiusura del Festival. «A condurre lo stage del fumetto c’era Silva Ziche, disegnatrice della Walt Disney. E Cerami aveva scritto una storia, ‘Olimpo SpA’, che la Ziche stava finendo di disegnare. Era un romanzo a fumetti divertente, con protagonisti uomini e divinità in gara per vincere lo scettro del più scriteriato, che venne presentato in anteprima ad Acquaviva» continua Rossi sottolineando che, anche in quella circostanza, parlarono a lungo dell’idea di uno stage estivo di sceneggiatura per il cinema «Purtroppo non se ne fece nulla perché poi iniziò la parabola discendente del Festival, per via della ‘cecità’ di alcuni amministratori, che da lì a qualche anno lo avrebbe portato alla chiusura. Un vero peccato. Chissà cosa poteva essere oggi quel piccolo ma grande Festival se avesse continuato il suo percorso originario, così com’era stato pensato per i primi quattro anni».




25 Settembre 2013 alle 11:42 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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