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COLORIAMO IL TEATRO!, UN CONCORSO PER I BAMBINI DI ASCOLI PICENO CHIAMATI A IMMAGINARE IL TEATRO FILARMONICI

 

 

Coloriamo il Teatro! è un concorso per tutti i bambini di Ascoli Picenoche al momento della pubblicazione del bando frequentano la scuola dell’Infanzia o Primariainvitati a immaginare il Teatro Filarmonici su iniziativa del Comune di Ascoli Piceno e dell’AMAT in collaborazione con la compagnia 7-8 chili, giovane formazione di Offida in grande ascesa nel panorama teatrale italiano che aderisce a Matilde. Piattaforma della nuova scena marchiana promossa da Regione Marche e AMAT.

 

Il progetto nasce dal desiderio di far conoscere ai bambini e ai loro genitori l’esistenza di questo luogo di grande fascino e suggestione in vista della sua prossima ristrutturazione. L’invito è di ripensare il teatro in quanto “tempio dell’immaginazione e della creatività”, luogo privilegiato in cui i desideri possono avverarsi e le leggi del mondo restano sospese nel tempo e nello spazio. I più piccoli saranno chiamati ad essere architetti e decoratori immaginari di un luogo di tradizionale importanza per la città, attualmente neutro come un foglio bianco. Con i loro disegni animeranno lo spazio donandogli una nuova identità e una nuova vita. L’obiettivo del concorso è infatti quello di immaginare un nuovo Teatro Filarmonici: Cosa può diventare questo spazio? Un’astronave? Un acquario gigante? Sarà la fantasia dei bambini a rispondere colorando una riproduzione del teatro e inviando l’opera entro il 16 marzo.

 

A ogni partecipante è fornito uno schema che riproduce in scala l’interno del teatro, in particolare la zona dei palchi e del soffitto. Una volta deciso in cosa trasformare il teatro, i partecipanti dovranno disegnare e colorare lo schema a loro disposizione.

I lavori saranno valutati da due componenti dell’Associazione Culturale 7-8chili, da un rappresentante dell’AMAT e da un bambino.

 

Il lavoro vincitore sarà trasformato da disegno in realtà, ad opera di 7-8 chili, con luci, proiezioni, animazioni e suoni. I disegni più belli e la proiezione del lavoro vincitore saranno visibili al Teatro Filarmonici sabato 5 e domenica 6 aprile.

 

Coloriamo il Teatro!, coinvolgendo le insegnanti delle scuole Primarie e dell’Infanzia del Comune di Ascoli Piceno, diventa anche uno strumento utile per avvicinare la scuola al teatro e per potenziare negli alunni il senso di appartenenza ad un territorio ricco di storia e cultura.

 

Il bando di concorso e i moduli per partecipare sono scaricabarili dal sito www.nuovascenamarche.it.

Per maggiori informazioni: coloriamoilteatro@libero.it, Valeria Colonnella 3398435290, Davide Calvaresi 3397987447.

 

LA COMPAGNIA LOMBARDI-TIEZZI TRA RECANATI E ASCOLI PICENO

CON NON SI SA COME DI LUIGI PIRANDELLO

 

 

L’affermata Compagnia Lombardi-Tiezzi affronta ancora una volta il grande Pirandello con Non si sa come, uno degli ultimi drammi scritti dall’autore siciliano, e lo fa con la formula di successo che vede Federico Tiezzi alla regia e Sandro Lombardi in scena, affiancato dai bravissimi Pia Lanciotti, Francesco Colella, Elena Ghiaurov e Marco Brinzi. Venerdì 21 febbraio lo spettacolo è ospite del Teatro Persiani di Recanati, mentre sabato 22 e domenica 23 febbraio replica al Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno nelle rispettive stagioni di prosa promosse dai Comuni e dall’AMAT.

 

Non si sa come si apre su un quadretto di genere idillico, quasi stucchevole: una mattina sul finire di settembre, sull’incantevole terrazzo della casa di Giorgio Vanzi, i protagonisti, che appartengono a una borghesia agiata, conducono una vita disinvolta. Un idillio che nasconde un altro spazio, meno evidente e tuttavia molto più reale di quello sociale: una macelleria della psiche, un sanguinoso mattatoio metafisico dove i corpi e le coscienze sono fatti oggetto della più violenta vivisezione che la drammaturgia italiana del secolo scorso conosca.

Al centro del dramma vi è il rovello di Romeo Daddi, che, dopo aver ceduto un momento alla passione per Ginevra, moglie dell’amico Giorgio, si rende conto di quanto sia facile commettere un atto che forse può rivelarsi una colpa, senza averne responsabilità, perché il fatto è accaduto non si sa come, fuori della coscienza di chi lo ha compiuto. A tormentare Romeo sono tutti quegli atti che, non si sa come, ci portano a fare quello che facciamo. Preso dall’irrefrenabile desiderio di scoprire negli altri questi delitti Romeo dà inizio a una specie di seduta freudiana di gruppo. Da questa situazione di partenza Pirandello svolge uno dei suoi drammi più feroci e strazianti, immergendosi, come armato di un bisturi dell’animo, nei labirinti segreti del cuore e della psiche umani, nell’ennesimo tentativo, più che mai riuscito, di dimostrare che, come scriveva lo studioso Giovanni Macchia, «ciò che noi conosciamo di noi stessi, non è che una parte, una debolissima parte, di ciò che siamo».

Il regista Federico Tiezzi conferma il suo interesse per la fase estrema del drammaturgo siciliano: Non si sa come, che è del 1934, contende ai Giganti della montagna il titolo di ultimo dramma composto dallo scrittore. Lo spettacolo succede all’allestimento di Un amore di Swann, dal romanzo di Marcel Proust, e costituisce un ideale ‘secondo tempo’ di una riflessione scenica sull’ebbrezza e la tortura dell’amore: un amore inteso non solo come manifestazione emotiva, ma come lo spazio di una violenta verifica della ‘tenuta’ della condizione umana nel momento della sua più alta e significativa tensione storica ed esistenziale.

 

Per informazioni e biglietti per Recanati: Teatro Persiani 071 7579445, AMAT 071 2072439. Inizio spettacolo ore 21. Per Ascoli Piceno: Teatro Ventidio Basso 0736 244970. Inizio spettacolo sabato ore 20,30; inizio spettacolo domenica ore 17.30

VENERDÌ 21 FEBBRAIO FRATTO_X DI ANTONIO REZZA E FLAVIA MASTRELLA

AL TEATRO DELL’AQUILA DI FERMO PER LA RASSEGNA CLASSICO CONTEMPORANEO

 

 

Al Teatro dell’Aquila di Fermo venerdì 21 febbraio arrivano Antonio Rezza e Flavia Mastrella, il duo irriverente, cinico e geniale, ormai conosciuto in tutta Italia. L’appuntamento imperdibile è con lo spettacolo Fratto_X, inserito all’interno della rassegna Classico contemporaneo, promossa dal Comune di Fermo e dall’AMAT in collaborazione con la Regione Marche e il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, dedicata alle esperienze più giovani della scena che da anni affianca con successo la stagione di prosa.

 

Definito dal critico Massimo Marino come “il guerriero burattino, l’intellettuale del corpo scatenato, l’incantatore crudele, il tragicamente qualsiasi che è in tutti noi”, Antonio Rezza mostra con questo spettacolo come la genialità può nascere dalla totale mancanza di regole che la società e l’uomo si autoimpongono per vivere nella realtà. Con l’aiuto dell’habitat ricreato da Flavia Mastrella, fatto di teli che si tendono e descritto dalla stessa artista come “scie luminose che si materializzano con l’inquietante delicatezza dei fiori visti da vicino (…) e una distesa di pelle calda che organizza figure antropomorfe, sommerse dalla carne e carnalità, vittime disponibili alla persuasione di massa”, Fratto_X è un testo assurdo e provocatorio in cui due persone discorrono sull’esistenza; ma è anche una equazione matematica, è stare fuori posto, è l’odio verso la realtà, verso la mistificazione del teatro, del cinema e della letteratura.

 

Ed ecco che nella scheda artistica si legge “La cultura è fatta a pezzi da chi ama sceneggiare. E poi la voce di uno fa parlare l’altro che muove la bocca per sentito dire. E si lamenta del suo poco parlare con la voce che lo fa parlare. Litiga con la voce che lo tiene al mondo. Applausi a chi ha ben poco da inchinare. Rarefatta dalla santità, Rita da Cascia oltraggia la provenienza, si ama non per sentimento ma per residenza: siamo sotto un fratto che uccide, si muore per eccessiva semplificazione. Il lottatore di sumo desume che dedurre è un eccesso. Sindoni a confronto con cartoni animati redentori. Guerrieri di ritorno da niente e specchi carnefici a mettere parole in bocca allo specchiato.”

Rezza-Mastrella si definiscono in un’intervista “specialisti in stupore (…) non saremmo mai così meschini da fare qualcosa che il pubblico si aspetta”. La giornalista Francesca De Sanctis scrive che “gli spettacoli di Rezza non si possono spiegare, vanno visti, subiti, poi masticati e digeriti”. E allora non resta che recarsi in teatro.

 

Una produzione RezzaMastrella, Fondazione TPE-TSI La Fabbrica dell’Attore e Teatro Vascello. In scena con Antonio Rezza, Ivan Bellavista. Il disegno luci è di Mattia Vigo.

 

Per informazioni e biglietti: biglietteria del Teatro dell’Aquila 0734 284295. Inizio spettacolo ore 21.

 

DIMENTICATOIO, IL NUOVO LAVORO DELLA COMPAGNIA UN’OTTIMA LETTERA

ALLO SPERIMENTALE DI PESARO IL 20 FEBBRAIO PER TEATROLTRE

 

 

Un palcoscenico per le più importanti esperienze del teatro di ricerca italiano, un vero e proprio avamposto per le arti performative del presente: tutto questo è TeatrOltre, rassegna che festeggia quest’anno il suo decimo anno di età con 15 spettacoli diversi tra loro, rappresentanti tutte le sfumature della ricerca teatrale odierna.

Promosso dai Comuni di Pesaro, Urbino, Urbania e San Costanzo, dalla Fondazione Teatro della Fortuna di Fano e dall’AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, TeatrOltre è uno spazio attento all’alta qualità e quel tipo di teatro che sperimenta, andando ad indagare nuove forme, contenuti attraverso diversi tipi di linguaggi.

 

Un esempio di questa ricerca è rappresentato dalla compagnia un’ottima lettera che giovedì 20 febbraio è in scena con lo spettacolo Dimenticatoio al Teatro Sperimentale di Pesaro. I giovani Dario Boldrini e Filippo Tappi firmano la regia di questa favola del dimentico attraverso le voci, le parole e i gesti dell’attore – qui Stefano Bartolini e Sara Masotti – che diventano l’espressione tangibile ed errante di questo spazio mentale, diventando un corpo mentale.

Il dimenticatoio è un luogo che crea spazio cancellando. Non è l’azione che cancella la cosa interessante bensì la creazione di porzioni di spazio nuovo. È la composizione di una scena e di uno spazio dimentichi. L’affermazione di un tempo e di uno spazio mentale che avviene per abbandono, per sonno. Spazio che si crea per interruzioni, per lampi, a salti.

 

La compagnia di teatro un’ottima lettera è nata nel gennaio del 2007. Nello stesso anno è stata in residenza presso il Teatro Comandini di Cesena dove ha creato il lavoro Lalla Papillae. Nel luglio 2009 ha presentato il lavoro Pompa pulveris nel programma di Immensa al 39° Festival di Santarcangelo. Con lo spettacolo Ina è stata selezionata dall’AMAT per Matilde, piattaforma per la nuova scena marchigiana. Nel 2010 è stata selezionata da Meridians, rete europea della performing arts in spazi non convenzionali, di cui Inteatro è il partner italiano, per la creazione De plaga cordis, in collaborazione coi i fratelli Quay.

 

Il giorno di spettacolo alle ore 18 presso il Teatro Sperimentale ha luogo un incontro con la compagnia (ingresso gratuito), quinto appuntamento di Oltre la scena, momenti di approfondimento e riflessione proposti per gli spettacoli di TeatrOltre.

 

Gli appuntamenti di TeatrOltre proseguono venerdì 21 febbraio con Aldo Morto. Tragedia di e con Daniele Timpano al Teatro Bramante di Urbania (spettacolo vincitore Premio Rete Critica 2012, finalista Premio Ubu 2012 per Migliore Novità italiana, segnalazione speciale Premio In-Box 2012), sabato 22 febbraio con Encephalon di e con Niba, Andrea Bartola e Mario Mariani al Teatro della Concordia di San Costanzo, mercoledì 5 marzo con Parkin’son di e con Giulio D’Anna al Teatro Sanzio di Urbino.

 

Per informazioni e biglietti (posto unico 10 euro, ridotto 8 euro): AMAT 071 2072439, biglietteria del Teatro Rossini 0721 387621. Biglietteria del Teatro Sperimentale 0721 387548, aperta il giorno di spettacolo 10-13 e dalle 20. Inizio spettacolo ore 21.

 

 




17 Febbraio 2014 alle 18:11 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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