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da Cgil, Cisl, Uil di Ascoli Piceno

di | in: Cronaca e Attualità

CGIL, CISL, UIL

INFORTUNI: LE PRESTAZIONI DA DANNO BIOLOGICO AUMENTANO DEL 7,57%

Il Dipartimento Sicurezza sul Lavoro di CGIL CISL UIL di Ascoli Piceno comunica che a decorrere dal 1° gennaio 2014 verrà applicato un aumento del 7,57% sugli indennizzi per infortunati e tecnopatici.

Questo quanto definito dall’Inail con la circolare n. 26 del 9 maggio.

L’aumento degli indennizzi, in attesa del meccanismo di rilevazione automatica degli importi, deriva dalle disposizioni della Legge di Stabilità 2014 e del relativo decreto interministeriale.

Si ricorda che l’art. 13 del D.lgs.n.38/2000, ha introdotto il riconoscimento del danno biologico, senza prevedere un meccanismo di rivalutazione automatica su base annua della Tabella indennizzo danno biologico, approvata con D.M. 12 luglio 2000.

Per queste il legislatore è intervenuto dapprima con il comma 23 dell’art. 1 del Protocollo welfare del 2007, disponendo un aumento in via straordinaria delle indennità dovute dall’Inail a titolo di recupero del valore dell’indennizzo del danno biologico, quantificato con decreto interministeriale nella misura dell’8,68% a decorrere dal 1° gennaio 2008.

Successivamente con l’emanazione della legge di stabilità 2014, è stata prevista, in attesa della introduzione del meccanismo di rivalutazione automatica degli importi indicati nella Tabella indennizzo danno biologico, un ulteriore aumento, in via straordinaria, degli importi delle indennità, a titolo di recupero del valore dell’indennizzo del danno biologico”.

L’attuale aumento si somma quindi al precedente pari all’8,68%.

La Legge di stabilità e sempre a decorrere dal 1° gennaio 2014, ha disposto il calcolo di rendita per i superstiti di lavoratori deceduti sulla base del massimale di retribuzione per il settore industria.

Per Info rivolgersi alle sedi di CGIL CISL UIL di Ascoli Piceno

LUNEDÌ 19 MAGGIO 10°CONGRESSO UIL PENSIONATI DI ASCOLI PICENO E FERMO.

 

Lunedì 19 maggio si terrà ad Ascoli Piceno, presso l’Auditorium della Casa della Gioventu’, Pennile di Sotto di Ascoli Piceno, il 10°Congresso della UIL Pensionati (UILP) di Ascoli Piceno e Fermo.

Ai lavori, aperti dal Segretario Francesco Fabiani, parteciperanno il Segretario Regionale della UIL Pensionati Andrea Marini e quello della UIL di Ascoli Pieno Giuseppe Pacetti.

Il Segretario Nazionale UILP Emanuele Ronzoni farà le conclusioni.

Oltre ai 70 delegati, eletti nelle assemblee di base in rappresentanza degli oltre 4.000 iscritti, è prevista la partecipazione del Segretario della UIL Regione Marche Graziano Fioretti e di rappresentanti locali delle istituzioni.

Nel corso dei lavori saranno affrontate tutte le questioni che riguardano la tutela dei pensionati in questo grave momento di crisi, i. problemi della povertà, la situazione socio politica e la crisi del Piceno che nell’anno 2013 ha fatto registrare oltre 8 milioni di ore di cassa integrazione, la chiusura di numerosi opifici produttivi e la riduzione della presenza di diverse sedi istituzionali a danno dei cittadini.

 

Fabiani nella sua relazione rilancerà la questione della collocazione dell’Azienda Sanitaria Sud nel Piceno, la costruzione di un Ospedale Unico di Vallata oltre all’urgenza dell’inizio dei lavori per quello di Fermo a Campiglione.

 

La UILP ricorda che nella Regione Marche sono presenti tanti Ultracentenari.

Secondo l’analisi demografica del 2013 dell’Istat nel giro di 20 anni il numero di ultracentenari è aumentato di circa 5 volte, passando da 99 a 507.

Questa è la particolare classifica suddivisa per province:

1.                  Ancona con 165;

2.                  Pesaro-Urbino con 127;

3.                  Macerata con 103;

4.                  Ascoli Piceno con 63;

5.                  Fermo con 49.

 

Sempre secondo l’Istat 4 anziani su 10 percepiscono pensioni sotto i 1000 euro

Oltre 75.000 sono le persone in meno andate in pensione nell’anno 2013 per gli effetti della riforma Fornero.

Il 26,5% dei pensionati ha meno di 65 anni, il 50,0% ha un’età compresa tra 65 e 79 anni, il 23,5% ha più di 80.

La spesa pensionistica è cresciuta del 1,8% (271 miliardi), l’incidenza sul Pil è del 18%, ma il 42,6% dei pensionati, più di 7 milioni di persone, ha percepito meno di 1000 euro al mese.

 

Il 38,7% dei pensionati incassa tra mille e 2mila euro, il 13,2% tra 2mila e 3mila euro; il 4,2% tra 3mila e 5mila euro e il restante 1,3% (210mila pensionati) percepisce un importo superiore a 5mila euro.

In Italia nel 2012 c’erano 11.683 pensionati che ricevevano un reddito da pensione oltre 10 mila euro e al mese. I cd pensionati d’oro sono lo 0,1% del totale (16,6 milioni).

Ogni pensionato in media però ha percepito nel 2012 circa 16.314 euro all’anno (358 in più del 2011) perché, come rileva l’Istat, in alcuni casi uno stesso pensionato può contare anche su più di una pensione: il 67,3% dei pensionati è titolare di una sola pensione, mentre uno su quattro (il 24,9%) ne percepisce due. Il 6,5% ne incassa tre; il restante 1,3% è titolare di quattro o più pensioni.

Le pensioni di vecchiaia assorbono il 71,8% della spesa pensionistica totale, quelle ai superstiti il 14,7%, quelle di invalidità il 4,0%; le pensioni assistenziali pesano per il 7,9% e le indennitarie per l’1,7%.

Le donne sono il 53% dei pensionati e percepiscono assegni di importo medio pari a 13.569 euro (contro i 19.395 degli uomini); oltre la metà delle donne (52,0%) riceve meno di mille euro al mese, a fronte di circa un terzo (32,2%) degli uomini.




15 Maggio 2014 alle 17:03 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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