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Distinti Salumi

28 mag 2014
DISTINTI SALUMI, PRESENTATA IN REGIONE LA MANIFESTAZIONE SULL’ARTE NORCINA. A CAGLI DAL 31 MAGGIO AL 2 GIUGNO .

“Un evento che da anni è ambasciatore della nostra cultura enogastronomica dalle radici e tradizioni antichissime”: così l’assessore all’Ambiente, Maura Malaspina, è intervenuta alla presentazione in Regione di ‘Distinti salumi’, la manifestazione dedicata all’artigianato norcino di qualità che si terrà a Cagli dal 31 maggio al 2 giugno. Evento che sa valorizzare la cultura del cibo – ha rilevato l’assessore – offrendo un tour gastronomico attorno all’arte norcina marchigiana in una zona nota per la produzione del ‘cinturello cagliese’ razza autoctona di suino molto pregiata. Ed è capace di promuovere il territorio e la sua ricchezza artistica e ambientale. La manifestazione, ha auspicato l’assessore, può essere una risposta alla crisi con il suo contributo significativo alla valorizzazione dei prodotti locali marchigiani che stanno conquistando i mercati internazionali per le loro caratteristiche di genuinità. “La Regione tiene moltissimo ai suoi prodotti tradizionali e alle sue tipicità e ha attivato da sempre una politica attenta e speciale nei confronti del settore che oggi conta su sei prodotti DOP (denominazioni di origine protetta) tra cui il Prosciutto di Carpegna e i salamini italiani alla cacciatora. La DOP per un prodotto agroalimentare rappresenta la forma di riconoscimento più elevata perché sancisce il legame indissolubile tra le caratteristiche intrinseche del prodotto stesso e l’ambiente geografico. Molto importante è anche l’IGP (indicazione geografica protetta) che è già stata ottenuta dai Maccheroncini di Campofilone, dal Vitellone bianco dell’Appennino centrale, dall’Agnello del Centro Italia e dal Ciauscolo oltre che dalla Mortadella di Bologna e dalla Lenticchia di Castelluccio di Norcia”. A questo elenco si aggiungono 152 prodotti tradizionali, censiti dalla Regione, alcuni dei quali sono molto conosciuti. 22 prodotti sono relativi alla filiera suinicola. Ci sono poi i prodotti marchigiani a marchio QM istituito nel 2003 per valorizzare le produzioni agroalimentari di qualità. È un marchio applicabile sia ai prodotti che già possiedono una certificazione di qualità nell’ambito dei sistemi riconosciuti dall’Unione Europea sia ai prodotti che rispettano standard codificati dalla Regione Marche per mezzo di appositi disciplinari di produzione. Qualità, Tracciabilità, No Ogm, Sicurezza, Ambiente, Benessere degli animali e Informazione sono i pilastri del marchio. “Nel settore della filiera suinicola, il marchio QM è stato utilizzato purtroppo solo per un breve periodo. Il disciplinare – che prevede la possibilità di certificare sia carni suine che 8 prodotti trasformati (lonza, lonzino, prosciutto, prosciutto cotto, pancetta arrotolata, salame lardellato, coppa di testa e porchetta) – si basa, oltre che sulla genetica propria del circuito Parma-San Daniele, sulla valorizzazione del Suino della Marca, una razza che si sta selezionando attraverso un progetto dell’Assam e l’Università che punta a caratterizzare una tipologia di suino legata al nostro territorio. Il marchio QM è stato proposto in questo settore per venire incontro all’esigenza di valorizzare la suinicoltura locale che non trova beneficio nelle 4 denominazioni registrate tra DOP e IGP che si approvvigionano prevalentemente in Lombardia e Emilia Romagna. Opportunità che non è stata colta. Con il prossimo PSR occorrerà stimolare l’aggregazione di filiera per fare in modo che questo settore sia in grado di utilizzare al meglio gli strumenti che la Regione da anni sta mettendo a disposizione”, ha concluso Malaspina.

Distinti Salumi

Distinti Salumi

Distinti Salumi 2014

Distinti Salumi 2014

“Innov-attori”: nuove sfide e opportunità dall’Europa.

L’assessore alle Attività produttive, Sara Giannini, ha presentato oggi in Regione alla stampa “INNOV-ATTORI”: Nuove sfide e opportunità dall’Europa, in programma presso il Polo di Istruzione superiore Leonardo da Vinci di Civitanova Marche dal cinque al sette giugno. Iniziativa organizzata dalla Regione, con la collaborazione dell’Agenzia sviluppo Marche, pensata per essere un laboratorio per le politiche a sostegno della ricerca e dell’innovazione da attuare con i fondi europei da qui al 2020. Presente anche Sergio Bozzi, amministratore di Sviluppo Marche. All’appuntamento di Civitanova Marche è prevista, tra gli altri, la partecipazione del Ministro dell’Istruzione Università e Ricerca, Stefania Giannini, del Presidente Gian Mario Spacca, di rappresentanti della Commissione europea, dell’Agenzia per la promozione della ricerca europea (Apre), dei Ministeri dello Sviluppo economico e dell’Istruzione, Università e Ricerca, delle Regioni Emilia Romagna, Toscana, Lombardia, Puglia e delle quattro Università delle Marche. ”Intendiamo costruire un luogo di confronto tra i diversi livelli istituzionali e tra gli attori pubblici e privati al fine di creare una governance condivisa – ha detto Sara Giannini – rivolgendoci a imprese, università, associazioni di categoria, istituzioni e agenzie di sviluppo anche di altri paesi europei. Parteciperanno, infatti, partner industriali e scientifici provenienti prevalentemente dall’area dei Balcani e del Mediterraneo che collaborano già con la Regione Marche in diversi progetti internazionali. Sarà quindi anche un’ottima occasione per consolidare relazioni strategiche nell’ottica della Macroregione adriatico ionica. La progettualità condivisa tra questi territori per lo sviluppo delle imprese, attraverso reti collaborative di innovazione, è un fondamento consolidato della strategia macroregionale, che si estenderà ad altri importanti settori, come la sanità, l’ambiente e la pubblica amministrazione. La tre giorni di Civitanova Marche è l’occasione per mettere a sistema tutte le attività e le azioni realizzate a supporto dell’innovazione, della ricerca e della competitività delle imprese, valorizzando gli impatti dei risultati raggiunti sul territorio regionale e creando uno scambio virtuoso di competenze ed esperienze. Inoltre, attraverso il lancio di una manifestazione di interesse, abbiamo dato l’opportunità a cento imprese di esporre i risultati ottenuti nell’ambito dei progetti finanziati a livello regionale nazionale ed europeo. Verrà, infatti, allestita un’area espositiva in cui le imprese marchigiane, negli ambiti della smart specialisation regionale (domotica, meccatronica, salute e benessere, manifattura sostenibile e Ict), presenteranno nuovi prototipi, servizi, applicazioni, dispositivi frutto dell’attività di ricerca, sviluppo ed innovazione. L’appuntamento rappresenta, quindi, un’occasione per illustrare il percorso attivato per la costruzione della smart specialisation regionale, mettendo in primo piano le caratteristiche, le vocazioni e le potenzialità del tessuto produttivo marchigiano”. “A Civitanova – ha detto Bozzi – ci sarà un confronto di elevato livello, a cui prenderanno parte numerosi operatori internazionali. Protagoniste saranno le imprese, i loro progetti, le loro realizzazioni. Assieme a loro mostreremo concretamente i risultati dell’uso delle risorse europee”. L’evento – interamente finanziato con risorse Ue nell’ambito dei progetti Wider, See_innova, Innovage, Netage e Next – si articolerà in sessioni plenarie, incontri B2B, R2B e workshop che affronteranno le tematiche dell’innovazione per la crescita delle imprese, la creazione di start up e l’efficientamento dei servizi della P.A. Spazio anche alle nuove frontiere dell’internazionalizzazione, alla finanza per l’impresa, alle forme di partnership pubblico privata.

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PROGRAMMA DETTAGLIATO INNOV-ATTORI A3

spazio espositivo – imprese

 

InnovAttori

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InnovAttori

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Oggi in Regione tra l’assessore Luchetti e i quattro Rettori delle Università marchigiane

 

FIRMATO UN PROTOCOLLO D’INTESA SU 80 DOTTORATI DI RICERCA

 

Luchetti : Si rinnova un patto con gli Atenei che ha dato risultati molto soddisfacenti . Più di 180 dottorati attivati in due anni .

 

Regione e Università collaborano in maniera sempre più sinergica per favorire la ricerca e l’innovazione e nel contempo l’occupazione giovanile,  coinvolgendo attivamente anche il mondo imprenditoriale.

 

E’ di questa mattina la firma in Regione , presso l’assessorato alla Formazione-Istruzione-Lavoro,  di un nuovo protocollo di intesa , che in sostanza consolida un’azione di promozione e realizzazione di dottorati di ricerca nel settore scientifico e tecnologico,  già avviata con gli Atenei marchigiani.

 

L’assessore regionale Marco Luchetti ha infatti sottoscritto insieme ai Rettori Sauro Longhi della Politecnica delle Marche, Stefano Pivato dell’Università di Urbino, Flavio Corradini dell’Università di Camerino e Luigi Lacchè dell’Università di Macerata un documento che impegna la Regione a contribuire in tre anni al finanziamento di 80 borse di studio per la frequenza di dottorati di ricerca attivabili dalle Università, con il concorso delle imprese. Il finanziamento da parte della Regione partirà dalla seconda annualità ( A.A. 2015/2016)  mentre la prima annualità sarà sostenuta dalle imprese che sono parte attiva nella misura e le Università finanzieranno il terzo e ultimo anno.

 

“ Su questa misura – ha sottolineato l’assessore Luchetti- abbiamo sperimentato nei due anni  scorsi un margine di successo molto alto in termini qualitativi e quantitativi: 180 finora i dottorati attivati, con la soddisfazione degli studenti, delle Università e delle imprese. Un fattore che ci induce a rinnovare questo modello di collaborazione che ha visto un’ottima condivisione di intenti  tra i diversi soggetti, tanto che la Regione si impegnerà anche a sostenere la creazione di una Comunità regionale dei dottorandi sostenendo azioni di sistema per la formazione , la crescita e lo sviluppo di tale Comunità con la finalità di stimolare il confronto e diffondere i risultati utili a nuovi progetti. “

 

Anche i Rettori si sono espressi favorevolmente sottolineando la positività dell’iniziativa che mette in concreto collegamento Università e mondo del lavoro.

 

La ricerca sarà sviluppata prioritariamente a sostegno dell’innovazione di prodotto e di processo e dell’internazionalizzazione delle imprese, oltre a tecnologia Cloud applicata al sistema produttivo.  Il cofinanziamento delle  80 borse di studio avverrà attraverso una selezione delle migliori proposte delle quattro Università a seguito di avvisi alle imprese e bandi.  Sulla base delle esperienze precedenti  è stato concordato anche il numero di borse per ogni Università: 29 per la Politecnica delle Marche; 28 per l’Università di Camerino, 16 per l’Università di Macerata e 7 per l’Università di Urbino.

Luchetti - Rettori

Luchetti – Rettori

 

LA GIUNTA REGIONALE INCONTRA IL CONI MARCHE.

Recuperare finanziamenti per l’impiantistica, risolvere il problema delle visite mediche e dei defibrillatori, avviare l’iniziativa del passaporto ematochimico e sostenere l’attività fisica sociale in funzione della prevenzione sanitaria e della longevità attiva. Sono le principali questioni trattate nel corso dell’incontro tra la giunta regionale presieduta dal presidente della Regione Gian Mario Spacca e la giunta del Coni Marche guidata dal suo presidente Fabio Sturani. “E’ stato un incontro molto concreto – ha commentato Spacca -. Le richieste avanzate dal Coni sono corrette e verranno incrociate nella costruzione della programmazione regionale ed europea e anche nella collaborazione con gli istituti di credito. Siamo in perfetta sintonia sulla funzione sociale dell’attività fisica perché riteniamo lo sport un importante elemento di coesione per la comunità. Lo sport inoltre, va interpretato in una logica nuova in cui la prevenzione non è solo funzionale al benessere della persona, ma anche al risparmio delle risorse destinate al welfare. Investire sugli stili di vita e la cultura dell’attività fisica è dunque doppiamente importante. La Regione è sensibile da tempo a questi temi e per questo motivo ha dato vita insieme al Ministero della Salute al network di Italia Longeva. Infine, ma non meno importante, va ricordato che lo sport è anche un volano per l’attrattività del nostro territorio e di conseguenza del turismo”. “L’incontro fra Coni Marche e giunta regionale – ha commentato Sturani – il primo di questo genere e per il quale ringraziamo il Presidente e tutta la giunta, è stato molto importante e proficuo. C’è sintonia su molti punti, a partire dal l’importanza dello sport come strumento di crescita sociale ed economica, anche se non abbiamo mancato di sottolineare alcune criticità: in particolare, sulla effettiva gratuità dei certificati di idoneità agonistica per i minorenni e sui finanziamenti per gli impianti sportivi c’è ancora molto da fare. Su questi temi le risposte della giunta sono state significative e gli impegni seri: come Coni verificheremo già dalle prossime settimane gli atti concreti che ne seguiranno”. Di seguito i temi trattati: FINANZIAMENTI SULL’IMPIANTISTICA SPORTIVA Nel 2013, con la collaborazione del Coni stesso, è stata avviata un’azione di monitoraggio che, attraverso il coinvolgimento degli Enti Locali (in particolare dei Comuni), consentirà: ? la conoscenza capillare della dotazione impiantistica esistente, indispensabile per poter decidere le priorità di intervento anche in una dimensioni intercomunale; ? di avviare la programmazione di area vasta degli impianti sportivi, nell’ambito della quale saranno valutate anche le priorità per gli interventi volti alla riqualificazione e messa a norma. Per tale programmazione sarà necessario reperire risorse in ambito regionale. Particolare attenzione viene rivolta alla gestione dell’ex bando ministeriale sull’impiantistica sportiva ai sensi del DL 22 giugno 2012, n. 83 per il quale anche la Commissione Sport della Conferenza delle Regioni del 27 marzo si è espressa nel senso della necessità di trattare con il Governo una ripartizione del fondo a favore delle Regioni (ca. 18 milioni di euro). Il Presidente della Conferenza delle Regioni ha già chiesto al Governo un incontro per esaminare la questione con nota del 26 marzo 2014. Per quanto attiene poi alla programmazione dei fondi comunitari 2014-2020, risorse a favore dell’impiantistica sportiva potranno arrivare solo dal miglioramento dell’efficienza energetica degli impianti di proprietà degli enti pubblici (Comuni). Infine sarà sottoscritta una specifica convenzione con l’Istituto di Credito sportivo e il Coni volta a facilitare l’esercizio del credito a favore degli enti locali, enti pubblici e soggetti di natura privatistica. LIBRETTO SANITARIO DI IDONEITA’ SPORTIVA Il Coni ha posto il problema delle visite mediche sportive a pagamento per le attività agonistiche degli under 18. Gli utenti lamentano una distribuzione non omogenea dei centri competenti al rilascio dei certificati sul territorio e di medici pubblici non sufficienti che li obbliga a rivolgersi al privato. La Regione, concordando sulla necessità di offrire a tutto il territorio marchigiano il medesimo servizio, si è impegnata a trovare la soluzione in tempi brevi attraverso una giusta programmazione delle prenotazione e delle visite in collaborazione con le associazioni sportive e punti convenzionati in tutta la regione. PASSAPORTO EMATOCHIMICO Sono in via di definizione da parte della Regione gli strumenti operativi relativi ai prelievi e le analisi per dare il via all’iniziativa entro il prossimo settembre. DEFIBRILLATORI La legge Balduzzi prevede che negli impianti sportivi vengano installati i defibrillatori (scadenza applicazione normativa gennaio 2016) e ne dispone l’onere a carico delle società sportive. Il Coni chiede un coofinanziamento da parte della Regione sia per l’acquisto dei macchinari che per la formazione degli operatori. L’intenzione è quella di trovare forme di combinazioni miste delle risorse visto che non è possibile finanziare tale acquisto mediante il FSR destinato alla erogazione dei LEA. Per quanto riguarda la formazione va poi precisato che il personale del 118 è già professionalmente preparato ed abilitato allo svolgimento di corsi di formazione per l’utilizzo dei defibrillatori. Ci sono poi altri soggetti, oltre al personale del 118, abilitati allo svolgimento di tali corsi di formazione, tra i quali anche i medici aderenti alla federazione dei medici dello sport (FMSI) affiliati al CONI. La Regione Marche con DGR n. 1493/2012 ha stabilito le modalità per l’accreditamento degli enti che possono svolgere tali corsi. SPORT PER TUTTI – PREVENZIONE Tutta la popolazione marchigiana dovrebbe fare attività motoria, a partire dalla scuola primaria. Sia il Coni che la Regione ritengono che una costante attività fisica sia un fattore di protezione rispetto ad un rilevante numero di patologie cronico degenerative, aiuti a limitarne l’aggravamento e sia uno dei principali fattori che possono aiutare la così detta “longevità attiva”. Esistono programmi nazionali, concordati tra Governo e Regioni nei “Piani Nazionali della Prevenzione”, che sostengono la promozione dell’attività motoria. Questi progetti sono stati sviluppati anche nelle Marche a seguito dell’approvazione del Piano Regionale di Prevenzione 2010 – 2013. A conclusione di questo percorso è stata recentemente approvata la DGR 347/2014 concernente: “Linee di indirizzo per la promozione dell’attività fisica nelle Marche” che Il Presidente ha illustrato in data 16 aprile presso il Palaindoor di Ancona e che costituisce il punto di partenza dei progetti che si svilupperanno nel prossimo Piano Regionale della Prevenzione 2014 – 2018 (il Piano Nazionale potrebbe essere approvato entro un paio di mesi essendo già concordato nei contenuti tra Stato e Regioni quindi i Piani regionali saranno approvati entro la fine del 2014). Per quanto riguarda l’aspetto finanziario le azioni si svilupperanno nell’ambito di quanto destinato ai LEA per la prevenzione, derivanti quindi dal Fondo Sanitario Regionale corrente, con una quota finalizza per il Piano della Prevenzione. SPORT E TURISMO Il Coni e la Regione concordano sul fatto che le attività e gli eventi sportivi sono anche un veicolo di promozione turistica della Regione in grado di contribuire alla crescita e alla creazione di posti di lavoro. Le manifestazioni sportive infatti, come pure le attività dei club e degli atleti di vertice olimpici e paraolimpici, costituiscono importanti momenti attrattivi e favoriscono flussi turistici attivi (persone che si spostano per praticare sport) e passivi (persone che si spostano per assistere agli eventi). Negli ultimi anni sono stati predisposti vari sostegni alle iniziative sportive di particolare interesse. La Regione valorizza inoltre il turismo sportivo attraverso l’invio di newsletter mensili agli operatori turistici (agenzie viaggi, social network, ecc.).

 

 

CONTRIBUTI AI COMUNI ISTITUITI PER FUSIONE:

480 MILA EURO PER TRECASTELLI E VALLEFOGLIA.

Nel 2014 la Regione Marche destina 480 mila euro per sostenere i Comuni Trecastelli (AN) e Vallefoglia (PU), istituiti a seguito della fusione di cinque amministrazioni comunali. La Giunta regionale ha trasmesso al Consiglio delle autonomie locali (Cal), per un preventivo e obbligatorio parere, la delibera che fissa criteri e modalità di concessione del contributo. “La normativa nazionale e regionale prevede la concessione di sostegni, anche finanziari, per incentivare i progetti di fusione dei Comuni – evidenzia il vicepresidente e assessore agli Enti locali, Antonio Canzian – Mediante la fusione è infatti possibile realizzare risparmi dovuti alle economie di scala, alla riduzione delle spese di funzionamento e dei molteplici centri di spesa. A fronte di questi vantaggi, i nuovi Comuni devono sostenere, all’inizio, spese straordinarie per adeguare i sistemi informativi e telematici, la toponomastica, le banche dati, i regolamenti e le tariffe dei servizi. Quello delle fusioni è un percorso virtuoso che intendiamo favorire, nonostante le ristrettezze di bilancio, perché solo razionalizzando è possibile garantire i servizi alla popolazione, specie nei centri minori dove le difficoltà risultano amplificate della dimensione amministrativa e dalle ridotte disponibilità finanziarie”. Il Comune di Trecastelli è nato dalla fusione di Castel Colonna, Monterado e Ripe. La legge regionale istitutiva prevede la concessione di 280 mila euro, per dieci anni, a decorrere dal 2014. Il Comune di Vallefoglia riunisce, invece, quelli di Colbordolo e Sant’Angelo in Lizzola; la Regione deve sostenerlo “con adeguate misure, anche finanziarie”. A questo scopo la Giunta regionale destina a Vallefoglia, per il 2014, una disponibilità del Programma operativo annuale (Por) pari a 200 mila euro. I nuovi Comuni, entro il 28 febbraio successivo, dovranno rendicontare alla Regione i fondi assegnati annualmente

 

Accordo Regioni Ministero sulla Politica agricola comune 2014-2020

Malaspina: “Una svolta positiva l’inserimento dell’aiuto al grano duro”

“Una svolta per arrestare la continua perdita di superfici a grano duro, stimata negli ultimi anni in circa 500.000 ettari; una conquista per la produzione di pasta nazionale made in Italy, conosciuta e apprezzata in tutto il mondo”. L’assessore all’Agricoltura della Regione Marche, Maura Malaspina, sottolinea, con queste parole, l’accordo raggiunto sulla nuova Politica agricola comune 2014-2020, tra la Commissione politiche agricole della Conferenza della Regioni e il ministro delle Politiche agricole e forestali, Maurizio Martina, in merito al “Primo pilastro”: quello dei pagamenti diretti. Malaspina sottolinea l’importanza dell’inserimento del grano duro fra gli aiuti “accoppiati ai seminativi” del centro sud. “L’Italia già ora copre appena il 50 per cento del proprio fabbisogno di frumento duro, indirizzato alla produzione di semole e pasta esportate in tutto il mondo – ricorda l’assessore – Attuando, poi, un sano e opportuno avvicendamento, si potranno aiutare anche le colture proteiche ed oleoproteaginose, di cui conosciamo bene l’importanza per i nostri territori e per le filiere zootecniche Ogm free. In questo modo il sistema dei seminativi può tenere, sia in termini economici che ambientali”. L’assessore ha anche richiamato l’attenzione “su come l’abbandono, in questi anni, della semente certificata abbia creato problemi di qualità delle produzioni, nonché un aumento dell’utilizzo di erbicidi e fitofarmaci per l’uso di semente non identificata e di scarsa qualità. Seminare prodotto certificato, infatti, dà la possibilità di utilizzare semente di buona qualità (in termini di purezza, sanità, germinabilità), di diminuire la quantità di seme, di scegliere le varietà che meglio si adattano alle diverse condizioni geopedologiche e climatiche e che possono raggiungere profili qualitativi rispondenti alle diverse esigenze dell’industria, diminuire i trattamenti erbicidi e anticrittogamici. Utilizzare semente certificata significa, poi, tracciare fin dall’inizio la filiera”.

 

 

 




28 Maggio 2014 alle 16:25 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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