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Camerino Festival

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Camerino Festival

 

28ª Rassegna Internazionale di Musica e Teatro da Camera

  • Presentazione

L’edizione del 2014 poggerà su alcuni punti che contraddistinguono e qualificano da sempre la rassegna cameristica: presenza di artisti di fama internazionale e al tempo stesso di giovani talenti; spazio al grande repertorio cameristico, con particolare attenzione al Novecento, importante finestra sul barocco, apertura a nuovi linguaggi espressivi.

CAMERINO – La rassegna internazionale di musica si articolerà in sei concerti ed offrirà allo spettatore la possibilità di ascoltare la grande musica in ambienti suggestivi, luoghi d’arte come la romanica Chiesa di San Giusto nella frazione di San Maroto di Pievebogliana, la barocca Chiesa di San Filippo con la splendida tela del Tiepolo, il Museo Civico, nel complesso conventuale di San Domenico, l’ottocentesco Teatro Filippo Marchetti.

Il Camerino Festival aprirà il 28 luglio con il noto pianista tedesco Alexander Lonquich, che eseguirà un articolato programma con il IX Pezzo di Stockhausen, il secondo libro di Preludi di Debussy e i Davidsbündlertänze op. 6 di Schumann.

Alexander Lonquich collabora stabilmente con l’Orchestra da Camera di Mantova e tra le altre con l’Orchestra della Radio di Francoforte, la Royal Philharmonic Orchestra, la Deutsche Kammerphilarmonie, la Camerata Salzburg, la Mahler Chamber Orchestra, l’Orchestre des Champs Elysées e la Filarmonica della Scala di Milano. Si esibisce regolarmente per l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia, con la quale dalla stagione 2011/12 collabora anche come direttore-solista. Negli ultimi anni Alexander Lonquich è apparso in tutte le più importanti sale da concerto italiane: il Teatro Carlo Felice di Genova, il Conservatorio e il Teatro alla Scala di Milano, il Teatro La Fenice di Venezia, il Teatro Regio di Parma, il Conservatorio di Torino, il Parco della Musica di Roma e molti altri. Dopo aver effettuato incisioni per EMI dedicate a Mozart, Schumann e Schubert, ha iniziato una collaborazione con la ECM registrando musiche del compositore israeliano Gideon Lewensohn ed un CD di musica pianistica francese dell’inizio del XX secolo con gli Improptus di Fauré, Gaspard de la nuit di Ravel e i Préludes di Messiaen. Recentemente ha inciso, sempre per ECM, la Kreisleriana e la Partita di Holliger.

Ai numerosi impegni concertistici, Alexander Lonquich ha affiancato negli anni un intenso lavoro in campo didattico tenendo masterclass in Europa, Stati Uniti ed Australia. Ha collaborato inoltre in forma stabile con l’Accademia Pianistica di Imola e la Hochschule für Musik di Colonia.

 

Il cartellone prevede poi domenica 3 agosto un concerto di musica barocca, presso la Chiesa di San Filippo, con l’ensemble della Canalgrande Adriatic Baroque Orchestra, un promettente complesso che riunisce i migliori musicisti dell’area adriatica.

L’ensemble, composto dal soprano Francesca Lombardi Mazzulli, Christoph Timpe (violino), Klodiana Babo (violino), Andrea Fossà (violoncello) e Marco Menconboni (cembalo), eseguirà musiche di Benedetto Marcello e Antonio Vivaldi. Il programma prevede la celebre Sonata op.1 n°12 “La Follia” di Vivaldi, poi due splendide cantate di Benedetto Marcello rinvenute presso la Biblioteca Marciana di Venezia. La prima, per soprano solo e basso continuo dal titolo Andromaca, è ispirata al sesto libro dell’Iliade e rappresenta un vero e proprio capolavoro, per sensibilità espressiva e forza drammatica.

Mercoledì 6 agosto il Festival si concederà una pausa dal classico, per ospitare al Teatro Marchetti uno dei più grandi jazzisti della scena mondiale: Paolo Fresu, in duo con il chitarrista Bebo Ferra; il duo eseguirà un programma dal titolo Melangé.

Musica “melangé” la definisce Fresu ma, in realtà, solo di jazz si tratta, sia pure spinto in avanti, sia pure meticciato con altri linguaggi. Fresu gioca sui dialoghi, punta la tromba, o il flicorno, verso Ferra e intreccia un fitto tessuto di domanda e risposta. Suonano temi originali, ma anche vecchie canzoni che assumono nel suono del flicorno un’intensa liricità, anche se la melodia si avvicina raramente all’originale. Fresu è chiuso nel bozzolo di un’invenzione continua, non importa quale sia il titolo del tema, è sempre musica sua, intrisa di una tenera felicità, sia quando si abbandona a un lirismo quieto, sia quando si scapicolla su ritmi più dinamici. E Bebo Ferra, autentico asso dell’Italian Style, si caratterizza per il suo fraseggio asciutto e introverso, dimostrando di essere uno fra i più innovativi e attenti innovatori di uno stile chitarristico moderno, che trova poche altre esemplificazioni a tale livello espressivo e qualitativo.

Dopo l’intermezzo jazzistico il festival ritornerà al barocco, domenica 10 agosto, con un bel programma dal titolo “Nuit de merveille”, con musiche di Marais, Lully, Mouton e Couperin.

Nella Chiesa di San Giusto, in località San Maroto di Pievebovigliana, Cristiano Contadin (viola da gamba) e Marco Mencoboni (clavicembalo) daranno vita a un concerto centrato sulla figura di Marin Marais, gambista francese vissuto fra il 1656 e il 1728. Nel 1679 Marais ottiene la carica di «joueur de viole de la musique de la Chambre» nella Musique du roi di Luigi XIV. Per quarant’anni cumulerà questa carica con una ininterrotta carriera all’Opéra di Parigi. Il concerto ruota attorno ad una data, più precisamente la notte del 22 marzo del 1687, la prima che la città di Parigi visse dopo la morte di Jean-Baptiste Lully. Il duo Contadin-Mencoboni se la immagina come una notte piena di sentimenti forti, come la musica di questo programma, scandito dal moto dei pianeti.

Il 14 agosto il Festival cambierà di nuovo sede e ambientazione, con un bel concerto presso il Museo Civico sito nel Complesso conventuale di San Domenico, a Camerino. Sarà il duo composto da Serena Cavalletti (violino) e Giacomo Palazzesi (chitarra) ad animare le sale del museo camerte con le musiche di Filippo Gragnani e Niccolò Paganini, due autori che dedicarono molte delle loro composizioni cameristiche alla chitarra.

La seconda parte del programma sarà dedicata ad Astor Piazzolla, con la splendida composizione Histoire du Tango, una sorta di storia del tango argentino, in cui sono presenti gli elementi caratteristici dell’arte di Piazzolla, con i suoi temi struggenti e le malinconiche armonie.

Il Camerino Festival chiuderà i battenti il 16 agosto, al Teatro Marchetti, con un interessantissimo programma per pianoforte e orchestra d’archi. La prima parte del concerto vedrà protagonista il giovane talento Giuseppe Albanese, tra i più richiesti pianisti della sua generazione, che proprio quest’anno ha debuttato su etichetta Deutsche Grammophon con un concept album dal titolo “Fantasia”, con musiche di Beethoven, Schubert e Schumann.

Ascolteremo di Benjamin Britten Young Apollo e di Franz Liszt La Maledition, due composizioni per pianoforte e archi. La seconda parte del programma sarà impaginata con autori italiani; l’orchestra de I Solisti Aquilani, diretta dal M° Federico Paci, eseguirà la celebre suite Antiche arie e danze per liuto di Ottorino Respighi e il Concerto per archi di Nino Rota.

  • Il Cartellone

28 LuglioAlexander Lonquich

Teatro Marchetti pianoforte

Stockhausen Klavierstück IX

Debussy Preludi II libro

Schumann Davidsbündlertänze op. 6, diciotto pezzi caratteristici per pianoforte

3 Agosto Francesca Lombardi Mazzulli soprano

Chiesa di S.Filippo Canalgrande Adriatic Baroque Ensamble

Christoph Timpe e Klodiana Babo (violini), Andrea Fossà (v.cello)

Marco Menconboni (cembalo)

Vivaldi Sonate

Marcello Cantata “Andromaca” ed altre cantate

Marcello Quanto fu lieto e fortunato il giorno Cantata a soprano solo e strumenti

6 Agosto Paolo Fresu tromba, flicorno, effetti

Teatro Marchetti Bebo Ferra chitarra

Melangé

10 Agosto Cristiano Contadin viola da gamba

Chiesa di San Giusto Marco Mencoboni clavicembalo

in San Maroto, “Nuit de merveille”

Pievebovigliana Marais, Lully, Mouton, Couperin

14 AgostoSerena Cavalletti violino

Museo Civico Giacomo Palazzesi chitarra

Gragnani, Paganini, Piazzolla

16 AgostoGiuseppe Albanese pianoforte

Teatro Marchetti I Solisti Aquilani orchestra d’archi

Federico Paci direttore

Britten Young Apollo per pianoforte e archi

Liszt La Maledition per pianoforte e archi archi

Respighi Antiche arie e danze per liuto. Suite III per archi

Rota Concerto per archi




16 Luglio 2014 alle 13:38 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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