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Pesaro, 2014-10-20 – 

 

VENERDÌ 24 OTTOBRE MICHELE PLACIDO CON RE LEAR

INAUGURA LA STAGIONE DEL TEATRO ROSSINI DI PESARO

 

 

Venerdì 24 ottobre e fino a domenica 26 il Teatro Rossini di Pesaro ospita con Re Lear il primo appuntamento della Stagione di Prosa promossa dal Comune e dall’AMAT e realizzata con il contributo della Regione Marche e del Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo accolta dal pubblico in maniera entusiasta con un incremento di abbonamenti (in totale 1526) di circa il 40% rispetto allo scorso anno. “Un grande risultato – afferma Daniele Vimini Assessore alla Bellezza del Comune di Pesaro – che migliora il già straordinario incremento della scorsa stagione. Il lavoro di squadra paga, grazie alle professionalità che lavorano alla stagione teatrale. A breve, dopo la prosa e la danza, presenteremo anche una vera e propria stagione musicale, coordinando la comunicazione degli eventi e l’offerta musicale nel suo insieme”.

 

In scena per questa apertura di stagione c’è un grande maestro, Michele Placido che veste i panni di Re Lear di Shakespeare nell’omonimo spettacolo del quale firma anche la regia in collaborazione con Francesco Manetti.

 

Forse solo Amleto, fra le opere dell’imponente creazione di Shakespeare, è stato quanto Re Lear argomento di una vasta letteratura critica. In comune hanno la grandezza psicologica del personaggio protagonista, che richiede un interprete di grande levatura e continuano a scuoterci nelle pieghe più intime della nostra coscienza.

Abbiamo modo di sperimentarlo ancora una volta ora che Michele Placido ne dà una sua interpretazione al Teatro Persiani. Re Lear esplora la natura stessa dell’esistenza umana: l’amore e il dovere, il potere e la perdita, il bene e il male, racconta della fine di un mondo, il crollo di tutte le certezze di un’epoca, lo sgomento dell’essere umano di fronte all’imperscrutabilità delle leggi dell’universo.

 

“Il palcoscenico in cui si muovono i nostri personaggi – si legge nelle note di regia – è la distruzione del mondo. La storia di Lear è la storia dell’uomo, la storia di civiltà che si credono eterne ma che fondano il loro potere su resti di altri poteri, in un continuo girotondo di catastrofi e ricostruzioni, di macerie costruite su macerie. Che cosa ha dunque senso in questa tragedia? Quale speranza possiamo trarre? Forse proprio la conoscenza, quella consapevolezza di che cosa sia l’uomo di fronte all’universo, raggiunta attraverso un percorso di spoliazione in cui l’amore e la solidarietà si mostrano nella loro essenza terribilmente umana. Per dirla con Pascal: “l’uomo è solo una canna, la più fragile della natura; ma una canna che pensa. Non occorre che l’universo intero si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d’acqua bastano a ucciderlo. Ma quand’anche l’universo intero lo schiacciasse, l’uomo sarebbe sempre più nobile di quel che lo uccide, perché sa di morire, e conosce la superiorità che l’universo ha su di lui; mentre l’universo non ne sa nulla.” Forse solo a questo, ad aiutare la creazione di questa consapevolezza, mira tutto l’opera di Shakespeare, a patto però che gli spettatori non dimentichino mai di trovarsi a teatro, che non cadano nell’illusione di un altro mondo, che sempre vedano il muro dietro la scena di cartone.”

 

Le scene – dello spettacolo prodotto da Ghione Produzioni e Goldenart Production in collaborazione con Estate Teatrale Veronese – sono di Carmelo Giammello, i costumi di Daniele Gelsi e il disegno luci di Giuseppe Filipponio. Una nutrita compagnia di attori affianca Placido nell’interpretazione: Gigi Angelillo, Francesco Bonomo, Federica Vincenti, Francesco Biscione, Giulio Forges Davanzati, Peppe Bisogno, bBrenno Placido, Alessandro Parise, Marta Nuti, Maria Chiara Augenti, Mauro Racanati, Bernardo Bruno, Gerardo D’Angelo.

 

Per informazioni: biglietteria del Teatro Rossini 0721 387621, Teatro Rossini 0721 387620, www.pesarocultura.it, teatri@comune.pesaro.pu.it, www.amatmarche.net.

Inizio spettacolo: venerdì e sabato ore 21, domenica ore 17.

Fabriano, 2014-10-20

 

FABRIANO, TEATRO GENTILE

DA MERCOLEDÌ 22 IN VENDITA I NUOVI ABBONAMENTI PER LA STAGIONE DI PROSA

 

 

Da mercoledì 22 a sabato 25 ottobre sono in vendita i nuovi abbonamenti per la stagione 2014/2015 del Teatro Gentile di Fabriano promossa dal Comune di Fabriano e dall’AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.

La vendita dei tagliandi (da euro 50 a euro 158) si svolge presso la biglietteria dle Teatro (0732 3644) dalle ore 16 alle ore 20.

 

Ad inaugurare il cartellone il 31 ottobre è Don Giovanni interpretato da Alessandro Preziosi che debutta a Fabriano in prima nazionale al termine di una residenza di allestimento. La messinscena rappresenta per il bell’attore il compimento di una particolarissima trilogia di ambientazione seicentesca che ha attraversato Amleto, Cyrano per approdare a Don Giovanni, testo di Moliére dove toni drammatici e comici si incrociano di continuo.

Titolo per eccellenza nel repertorio del grande balletto classico, Il lago dei cigni è in scena il 29 novembre nell’allestimento proposto dal Balletto di Roma, formazione leader nella danza italiana e coreografato da Fabrizio Monteverde.

La Compagnia della Rancia rilegge il 10 gennaio una delle favole più amate di tutti i tempi, trasformandola in un musical per tutta la famiglia Cercasi Cenerentola. A vestire il ruolo del Principe è Paolo Ruffini, verve esplosiva e carismatica in teatro dopo il grande successo televisivo di Colorado e del film Fuga di Cervelli. Al suo fianco un poliedrico e funambolico Manuel Frattini, punto di riferimento del musical italiano.

Il 23 gennaio una splendida Sabrina Ferilli, reduce dal Premio Oscar al film La grande bellezza, è la protagonista con Maurizio Micheli, che firma anche la regia, e Pino Quartullo di Signori, le paté de la maison!, una commedia brillante, a tratti grottesca, dai risvolti amari.

Secondo Premio Pulitzer nel 1955 per il drammaturgo statunitense Tennessee Williams, La gatta sul tetto che scotta – in scena al Teatro Gentile l’8 febbraio nell’attesa interpretazione di Vittoria Puccini e Vinicio Marchioni diretti dalla sapiente regia di Arturo Cirillo – narra la storia di una donna, Maggie, che per alleviare la cocente situazione familiare in cui si trova, imbastisce una rete di bugie.

Ottavia Piccolo è la protagonista il 27 febbraio di 7 minuti, intenso e attuale spettacolo tratto dal testo di Stefano Massini e diretto da Alessandro Gassmann. Basata su un episodio realmente accaduto in una fabbrica francese, la piéce con un linguaggio vero, asciutto, credibile e coinvolgente parla di lavoro, di donne, di diritti, dando voce ed anima a undici protagoniste operaie che, con le loro diverse personalità?, raccontano le paure legate ai nostri giorni.

La stagione in abbonamento si avvia alla conclusione il 21 marzo con un’altra opera connessa al mondo delle donne, Ferite a morte scritta e diretta da Serena Dandini e interpretata da Lella Costa. Serena Dandini ha attinto dalla cronaca e dalle indagini giornalistiche per dare voce alle donne che hanno perso la vita per mano di un marito, un compagno, un amante o un “ex”. Come in una Spoon River del femminicidio, ognuna racconta la sua storia uscendo da una catalogazione arida e fredda.




20 Ottobre 2014 alle 16:54 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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