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FERMO, TEATRO DELL’AQUILA

MARTEDÌ 4 E MERCOLEDÌ 5 NOVEMBRE ALESSANDRO PREZIOSI È DON GIOVANNI

 

 

Si apre il sipario martedì 4 e mercoledì 5 novembre sulla stagione di prosa del Teatro dell’Aquila di Fermo promossa dal Comune e dall’AMAT con il contributo di Regione Marche e Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. A dare l’avvio al ricco cartellone che attende il pubblico fino ad aprile è l’atteso Don Giovanni interpretato e diretto da Alessandro Preziosi che arriva sul palcoscenico fermano dopo il debutto a Fabriano del 31 ottobre e le replice a Fano (1 e 2 novembre).

 

La messinscena rappresenta per il bell’attore il compimento di una particolarissima trilogia di ambientazione seicentesca che ha attraversato Amleto, Cyrano per approdare a Don Giovanni.

Le versioni del mito di Don Giovanni sono ben superiori alle donne sedotte dall’ammaliatore sivigliano e contano oltre quattromila riscritture. Numerosissime sono state le rappresentazioni teatrali con protagonista questo personaggio, la cui immensa fortuna letteraria era cominciata nel 1630 quando Tirso de Molina, probabilmente ispirandosi a racconti popolari che utilizzavano i padri Gesuiti, scrisse il suo Burlador de Sevilla. Venne in seguito ripreso dalla Commedia dell’Arte italiana che lo incluse nel suo repertorio accentuando gli aspetti più comici della vicenda. Molière attinge a queste fonti italiane e le rielabora per ricavarne un suo personale Don Giovanni ritraendolo come un personaggio raffinato, cinico, dissacrante, in aperta opposizione con le convenzioni sociali, pronto a burlarsi anche della religione. Molière prese il meglio di ciascuna fonte elaborando i personaggi e creando una storia con una grande varietà di toni in cui il comico e il drammatico si incrociano di continuo. Proprio nella compresenza di questi differenti toni emerge un materiale drammaturgico teso a coniugare l’esaltazione ed il senso tragico del personaggio archetipico, mito dell’individualismo moderno.

Collezionista di femmine per sfogo fisiologico o edonistico svago, Don Giovanni non è un banale donnaiolo ma a dominare in lui è una volontà di potenza, di affermazione di sé che nasce da un vuoto esistenziale, da una sorta di noia metafisica e insieme da un timore di fallimento. Ormai prossimo al termine della sua carriera, il personaggio sembra svelare la maschera ipocrita della cinica empietà, per smascherare i cattivi pensieri e le ipocrisie della società in cui è calato.

 

Lo spettacolo è prodotto da Khora.teatro – TSA Teatro Stabile d’Abruzzo. Al fiano di Preziosi sul palcoscenico anche l’attore Nando Paone e una nutrita compagnia. Le scene sono di Fabien Iliou, i costumi di Marta Crisolini Malatesta, le musiche di Andrea Farri, le luci di Valerio Tiberi e la supervisione artistica di Alessandro Maggi.

 

Per informazioni e biglietti (da 12 a 30 euro): biglietteria del Teatro 0734 284295. Inizio spettacoli ore 21.

MACERATA, TEATRO LAURO ROSSI

SILVIO ORLANDO CON IL MERCANTE DI VENEZIA

INAUGURA MARTEDÌ 4 E MERCOLEDÌ 5 NOVEMBRE LA STAGIONE DI PROSA

 

 

Si apre il sipario martedì 4 e mercoledì 5 novembre sulla stagione di prosa del Teatro Lauro Rossi di Macerata. Ad inaugurare il cartellone che accompagnerà gli spettatori fino a marzo su iniziativa del Comune di Macerata e dall’AMAT è Il mercante di Venezia, una delle opere più famose e rappresentate di Shakespeare, messa in scena dalla Popular Shakespeare Kompany e da Silvio Orlando, attore versatile che alterna i ruoli teatrali alle interpretazioni cinematografiche con i più importanti registi italiani.

 

Con Il mercante di Venezia prende avvio anche Gente di Teatro, ciclo di appuntamenti con le compagnie protagoniste al Teatro Lauro Rossi per approfondire e conoscere il processo creativo e quanto si nasconde dietro la realizzazione di uno spettacolo. L’appuntamento con Silvio Orlando e gli altri attori della Popular Shakespeare Kompany ha luogo mercoledì 5 novembre alle ore 18 presso la Civica Enoteca Maceratese.

 

Opera ambigua e complessa, in cui si intrecciano conflitti sociali e culturali, valori come legalità e giustizia, passioni e intrighi amorosi, Il mercante di Venezia è tra i capolavori shakespeariani di più forte impatto etico. Un’opera in cui a prevalere è il potere del denaro: tutto si compra e si vende, anche un brandello di carne umana, anche l’amore. Silvio Orlando interpreta Shylock, un vecchio, dice l’attore, “che si mette di traverso alla felicità dei giovani, facendo saltare il patto delle generazioni. Un po’ quello che succede oggi. Ma il regista Valerio Binasco lo vuole anche ferito e dolente”.

Ancora una volta Shakespeare riesce a scavalcare il limite temporale e a fornirci materia per riflettere su di noi e sul nostro presente con un’opera di straordinaria attualità che tocca temi come intolleranza e razzismo, senso dell’etica e denuncia delle false apparenze, arricchita dalla grande prova d’attore di Silvio Orlando.

 

Alla regia Valerio Binasco che scrive a proposito dello spettacolo: “Non avevo mai pensato al Mercante come ad un’opera teatrale che mi potesse interessare direttamente. Questo perché alla sensibilità contemporanea una storia come quella del Mercante e di Shylock sembrerebbe dire ben poco. Piano piano ho capito che forse ero caduto in un equivoco: il Mercante per metà sembra un testo realistico (la storia di Shylock, appunto) e per un’altra metà sembra una favola (la storia di Porzia e dei suoi scrigni). E quindi andrò lì dove le due strade mi condurranno”.

 

Accanto a Silvio Orlando gli altri attori in scena sono: Andrea Di Casa, Fabrizio Contri, Milvia Marigliano, Simone Luglio, Elena Gigliotti, Nicola Pannelli, Fulvio Pepe, Sergio Romano, Barbara Ronchi, Roberto Turchetta, Ivan Zerbinati. Le musiche originali sono di Arturo Annecchino, le scene di Carlo de Marino, le luci di Pasquale Mari e i costumi di Sandra Cardini.

 

Inizio spettacoli ore 21. Per informazioni e biglietti (da euro 8 a euro 23) biglietteria dei Teatri (0733 230735), biglietteria del Teatro Lauro Rossi (0733 256306) la sera di spettacolo dalle ore 20.




31 Ottobre 2014 alle 11:39 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |
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