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Secondo appuntamento con “Corto Medioevale Film Festival”

di | in: Cultura e Spettacoli

Corto Medioevale Film Festival

 

ASCOLI PICENO – Ad accogliere i cineamatori per questo secondo appuntamento, la proiezione delle cinque pellicole in gara previste per giovedì 13 novembre a partire dalle ore 21.00 presso la sala Troisi del Cinema Piceno.

 

 

Questi i film

 

L’attesa

 

Regia: Federico Mazzocchi (Ascoli Piceno)

 

 

La lunga attesa per una vittoria che non arriva da oltre un ventennio e l’irreale dialogo del

 

 

protagonista con la TV.

 

 

La battaglia di Legnano

 

Regia: Sauro Martinelli (Parabiago)

 

 

L’avidità umana, il modo di pensare il potere calato dall’alto o derivato dal consenso di

 

 

liberi cittadini… a Legnano si combatté questo nello scontro tra Lombardi e Barbarossa.

 

 

L’ultima battaglia

 

Regia: Andrea Lazzeretti (Prato) – Sceneggiatura: Andrea Lazzeretti – Fotografia: Sandrop

 

Campetelli

 

 

Il 4 settembre 1260 la piana di Montaperti fu testimone del massacro dell’esercito guelfo di

 

 

Firenze da parte dei ghibellini senesi. Per tre sopravvissuti fiorentini che cercarono di

 

 

tornare a casa, quello non era però il peggiore dei destini.

 

 

Assedio al castello

 

Regia: Roberto Romani (Cattolica) – Seneggiatura: Filippo Gasperi – Fotografia: Patrizio

 

Agabiti – Musiche: Paolo Bratti

 

 

L’assedio di Gradara del 1446 attraverso la testimonianza di Lazzerino, detto “schiavo” da

 

 

Mondaino, vassallo di Sigismondo Malatesta, signore di Rimini e Gradara, al quale fu richiesto

 

di portare rinforzi e vettovaglie ai gradaresi in difficoltà dopo più di un mese di assedio.

 

 

Per grazia ricevuta

 

Regia: Massimiliano Mariotti (Ascoli Piceno)

 

 

L’offerta dei ceri in una piazza gremita tra sacro e profano.

 

 

 

A seguire il film fuori concorso

 

 

IL GIORNO, LA NOTTE, POI L’ALBA (Francesco e Federico)

 

di Paolo Bianchini

 

 

Soggetto, Paolo Bianchini, Paola Rota – Sceneggiatura, Paolo Bianchini, Marcello Sambati

 

 

– Fotografia, Giovanni Cavallini – Montaggio, Rinaldo Marsili, Eleonora Mazzoni, –

 

 

Scenografia, Giovanna Scappucci – Costumi, Giovanna Scappucci – Maestro

 

 

d’armi, Marco Stefanelli.

 

 

Cast: Giulio Brunetti, Francesco Salvi, Giorgio Cantarini, Eleonora Mazzoni, Enrico Lo

 

 

Verso, Ilham Benlaissaooi, Mauro Pelosi, Laurentina Guidotti, Giovanna Scappucci,

 

 

Marcello Sambati, Claudio Angelini, Cristina Cremoli, Michela Benedetti, Francesco Meoni,

 

 

Bruno Lupi, Davide Ghaleb, Aldo Milea, Wassim Dammash, Stefano Ciccioli, Alessandro

 

 

Prete, Pietro Benedetti, Mario Martinotti, Elena Centamori, Antonello Ricci, Dunia Bartoli,

 

 

Lorenzo Cantarini.

 

 

Il progetto prende spunto dal ritrovamento nel Castello Svevo di Bari, intorno al 1400, di

 

 

una targa che indica il luogo in cui alcuni storici ritengono sia avvenuto l’incontro tra

 

 

Federico II di Hohenstaufen e Francesco d’Assisi, collocato intorno all’anno 1220.

 

 

San Francesco è il personaggio più popolare della storia italiana, non solo religiosa, ed ha

 

 

generato un’enorme letteratura. Uomo durissimo e dolcissimo allo stesso tempo, diceva di

 

 

essere “ignorans et idiota”. Era un mistico, forse il più assoluto della storia della

 

 

cristianità. Federico II imperatore e re, quasi un sole che irradia la sua luce su un’intera

 

 

epoca, affascinando o inorridendo i suoi contemporanei. Il film vuole immaginare l’evento,

 

 

che contrappose due personaggi singolarmente moderni nei loro modi di pensare ed

 

 

agire. Entrambi convinti dell’inutilità delle guerre di religione, entrambi cercatori di armonie:

 

 

mistiche e religiose quelle di Francesco, politiche e naturali quelle di Federico.

 

 

 

Originalità e attenzione al dettaglio sono il leit motif delle proiezioni ancora da visionare a testimonianza dell’attaccamento verso il floklore e la tradizione della Quintana.

Nota integrativa

 

PAOLO BIANCHINI

 

 

Paolo Bianchini, che dal 2002 è Ambasciatore dell’Unicef per il suo impegno nelle

 

 

problematiche dell’infanzia trattate in molte delle sue opere, ha iniziato la sua attività nel

 

 

cinema come aiuto dei più importanti registi italiani: Luigi Zampa, Mario Monicelli, Luigi

 

 

Comencini, Vittorio De Sica, Edoardo De Filippo, Giuseppe Patroni Griffi, Mauro Bolognini,

 

 

Sergio Leone e molti altri.

 

 

Nello stesso periodo è stato anche autore di sceneggiature, alcune di grande successo,

 

 

come I sette uomini d’oro e Ad ogni costo, proseguendo la sua attività come regista nel

 

 

genere del cinema commerciale, realizzando una decina di film, alcuni dei quali, come

 

 

Hipnos, Devil’s man story, sono diventati film di culto in Europa e negli Stati Uniti, e sono

 

 

stati citati da Tarantino e Cronenberg.

 

 

Successivamente passa alla pubblicità, occupandosi di regia e di creatività sia in Italia che

 

 

all’estero, lavorando per le più grandi agenzie internazionali, dirigendo in Italia e all’estero

 

 

circa duemila spot pubblicitari. Nel 1997 lascia la pubblicità e torna al cinema, realizzando

 

 

il film La grande quercia, del quale è autore anche della sceneggiatura. Il film ha avuto

 

 

riconoscimenti in molti tra i più prestigiosi festival in tutto il mondo, tra i quali:

 

 

Premio della critica alla protagonista femminile al Festival di Berlino

 

 

Globo d’oro della stampa estera

 

 

Grand Prix al Festival di Napa Valley in California

 

 

Chicago film Festival

 

 

Premio Speciale dell’Unicef

 

 

Festival Internazionale del Cinema per i Giovani di Laon in Francia, dove riceve tre

 

 

premi sui quattro in palio.

 

 

Nel 2002 realizza per la RAI, in qualità di regista e sceneggiatore, il TV movie L’uomo del

 

 

vento che viene patrocinato dall’UNICEF, nel 2003 la fiction in due puntate Vite a perdere

 

 

selezionato al Prix Italia, nel 2004 Posso chiamarti amore con Enrico Lo Verso e Deborah

 

 

Caprioglio. Nel 2005 dirige per RAI 1 il TV movie Il bambino sull’acqua con Beppe Fiorello

 

 

e Vittoria Belvedere. Per Raidue dirige Codice Aurora un film in due puntate con

 

 

Giampaolo Morelli, Simona Cavallari, Alysa Bystrova, Simone Gandolfo, Ivan Franek,

 

 

Ivano Marescotti

 

 

Nel 2008 ha diretto due puntate di Mal’aria, tratto dall’omonimo romanzo di Eraldo Baldini,

 

 

prodotto da Feelmax per Rai Fiction andato in onda nel mese di aprile 2009 su Rai Uno

 

 

L’ultima fatica di Paolo Bianchini è un film in ricordo di Yaguine e Fodé, IL SOLE DENTRO




13 Novembre 2014 alle 13:40 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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