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Piceno Smart Land

di | in: Cronaca e Attualità

Piceno Smart Land

Risorsa mare, cultura, lavoro, smart cities verso il PICENO SMART LAND nella macroregione Adriatico Ionica

Domenica 29 marzo 2015 dalle ore 16 e 15

San Benedetto del Tronto

 

Programma:

 

Ore 16 15 VISITA AL PAESE ALTO DI SAN BENEDETTO ( RITROVO ALLA TORRE DEI GUALTIERI) E MERENDA PASQUALE

 

Ore 17 15 DIBATTITO PRESSO L’HOTEL CALABRESI SUL PROGETTO “PICENO SMART LAND”

 

Ore 18 45 CONCERTO DEL MAESTRO STELVIO CIPRIANI

 

Associazione Smart PICENO

 

info 3428564057 – 3272334384

Note introduttive al convegno di domenica:

 

1-Dopo l’uscita dalla Cassa del Mezzogiorno nel ’92 e dopo la fine dei Patti Territoriali , a cavallo del 2000, che hanno portato sul territorio 300 miliardi di lire di finanziamento, occorrono progetti in grado di attrarre nuove risorse per la crescita.

Oggi il Piceno ha una disoccupazione drammatica, il doppio della media regionale. L’ultimo caso della Prysmian nè è la drammatica conferma.

 

Per questo l’Associazione SMART PICENO ha pensato a “Piceno Smart Land”, come evoluzione territoriale delle Smart cities, per dare un progetto strategico e di lungo periodo al nostro territorio

 

2-Dotare il Piceno delle più avanzate infrastrutture digitali, oggi la condizione indispensabile per lo sviluppo imprenditoriale , industriale del territorio e dei servizi. Le autostrade informatiche non possono interrompersi nel Nord della Regione, ma devono percorrerla tutta. Non possiamo lasciare che si ripeta ciò che è successo per la terza corsia dell’A14, che si ferma a Porto Sant’Elpidio. Portare la banda larga, la fibra ottica, le reti Ngn, questa è la sfida da vincere. Fare in modo che il Piceno sia a pieno titolo negli obiettivi dell’Agenda digitale italiana ed europea è imprescindibile, per dare un futuro al territorio, anche in tema di lavoro.

 

3-Il grande patrimonio di artigianato e di commercio diffusi (che nei comuni rappresentano non solo un servizio commerciale ma anche sociale) e insieme turismo e valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico. Vantiamo i più bei borghi antichi d’Italia, due parchi nazionali, Sibillini e Laga, e una riserva naturale regionale, la Sentina, l’indice di presenze turistiche per abitante più alto della regione Marche (11 presenze turistiche per ogni abitante).

 

4-Le nuove tecnologie possono essere un moltiplicatore di questi punti di forza. Ma lo sono anche per l’impresa più tradizionale come il manifatturiero. Oggi la competitività di un’impresa passa anche attraverso le infrastrutture tecnologiche del territorio e la capacità di innovare processi e non solo prodotti. Ma stare in un contesto “Smart” significa anche stimolare nuove start up, studiare, in modo condiviso, progetti di riconversione e recupero industriale che possano dare nuovo impulso produttivo, nel rispetto ambientale, penso per esempio alla ex Carbon, partendo dalla bonifica del sito. Ma il nuovo contesto “Smart” e le nuove infrastrutture tecnologiche e a fibra ottica saranno decisive anche nella riqualificazione del Porto di San Benedetto anche con i possibili finanziamenti europei della futura Macroregione Adriatico-Ionica. Ma le opportunità sono ancora molte: l’applicazione delle nuove tecnologie ai servizi alla persona, alla sanità, in linea con la politica regionale di longevità attiva.

 

Dobbiamo costruire un corridoio San Benedetto-Piceno -Balcani -Roma per il turismo e la cultura.La nuova Euregione Adriatico-Ionica e il possibile nuovo orizzonte di una nuova Regione del Medio Adriatico( tra le possibili riforme istituzionali) rappresentano una grande opportunità da cogliere.

 

 

5-Gli interlocutori del progetto sono le Università, i centri di ricerca e tecnologici, fulcro dell’elaborazione “Smart” del territorio.Le Associazioni e le Organizzazioni.

E poi soprattutto le istituzioni locali che devono essere aiutate ad acquisire una maggiore capacità progettuale ed uscire da un quotidiano “amministrativismo”. Ma dobbiamo interloquire di più a livello nazionale, con il Governo e dobbiamo guardare sempre di più anche all’Europa.




26 Marzo 2015 alle 0:10 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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