Archeologia ed epigrafia a Macerata
di Redazione | in: Cronaca e AttualitàCinquant’anni di ricerche in ateneo
Si inaugura venerdì pomeriggio a Palazzo Buonaccorsi la mostra che ripercorre la storia degli archeologi e degli epigrafisti di Unimc
Macerata – Venerdì 10 aprile alle ore 17,00 ai Musei Civici di Palazzo Buonaccorsi a Macerata, verrà inaugurata la Mostra “Archeologia ed epigrafia a Macerata. Cinquant’anni di ricerche in Ateneo”, aperta fino a domenica 26.
L’esposizione, curata da Silvia M. Marengo, Gianfranco Paci e Roberto Perna, ripercorre la storia dell’attività degli archeologi e degli epigrafisti dell’Università di Macerata che negli ultimi decenni hanno lavorato in Italia e in molti paesi del Mediterraneo
Con l’arrivo a Macerata, nel 1968, del Prof. Antonino Di Vita e, nel 1970, del Prof. Lidio Gasperini, si avviò una esperienza scientifica ed umana che ha caratterizzato in modo peculiare l’Ateneo maceratese e l’allora Facoltà di Lettere e Filosofia e che tuttora qualifica nel mondo l’attuale Dipartimento di Studi Umanistici.
I rapporti scientifici e le numerose ricerche di carattere regionale, ma soprattutto internazionale, che i due studiosi seppero avviare, l’opera di organizzazione della didattica e la capacità di istituire un fecondo dialogo fra archeologi ed epigrafisti hanno sempre caratterizzato l’attività dei settori archeologico ed epigrafico dell’Ateneo, consentendo di avviare la nascita di due scuole, perfettamente integrate, ben presto riconosciute in Italia e all’estero.
Nel corso degli anni le vie aperte dai maestri sono state, quindi, percorse da altri studiosi e colleghi che li hanno affiancati o sono a loro subentrati, aprendo ed approfondendo altri e diversi filoni di ricerca.
“La celebrazione dei cinquant’anni dalla nascita della Facoltà di Lettere e Filosofia – commenta il rettore Luigi Lacchè – è l’occasione per fare il punto su questa storia, attraverso un’esposizione di materiale documentario, video, foto e plastici, a dimostrazione come tali ricerche sono oggi interpretate in una ottica moderna ed attuale, sempre più legata ai rapporti con il territorio, all’utilizzo delle moderne tecnologie, alla valorizzazione e alla formazione di archeologi ed epigrafisti nell’ottica della “terza missione” dell’Università”.
Porteranno i loro saluti: il rettore Luigi Lacché, il sindaco di Macerata Romano Carancini, il deputato Irene Manzi, membro della Commissione cultura della Camera, il presidente della Provincia Antonio Pettinari, il direttore del Dipartimento di Studi Umanisti dell’Università di Macerata Filippo Mignini e il Soprintendente Archeologo per le Marche Mario Pagano.
Nell’occasione verrà presentato da Luisa Brecciaroli Taborelli il volume “Epigrafia e archeologia romana nel territorio marchigiano”, a cura di G. Paci e la mostra virtuale on line che affianca e completa l’esposizione reale.