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No trivelle nel Piceno

di | in: Cronaca e Attualità

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LA REGIONE MARCHE APPROVA LA RICHIESTA DI REFERENDUM CONTRO LE TRIVELLAZIONI, MA NON BASTA

 

 

San Benedetto del Tronto, 24 Set 2015 – Il Comitato No trivelle nel Piceno esprime soddisfazione per l’approvazione da parte del Consiglio Regionale delle Marche della richiesta, avanzata insieme ad altre Regioni, di un referendum abrogativo dell’art.35 del decreto Sviluppo Italia e dell’art. 38 della legge Sblocca Italia, articoli che di fatto hanno dato via libera alle trivellazioni per la ricerca di idrocarburi sia in terra che in mare.

Sicuramente un’azione concreta da parte della Regione dopo le tante parole, proclami e promesse elettorali, ma tutto ciò non basta, infatti, se la Corte Costituzionale darà il via libera al referendum si andrà alle urne fra otto/nove mesi, e nel frattempo?

Vista la facilità e la velocità con cui il Ministero dello Sviluppo Economico autorizza le trivellazioni, rischiamo di chiudere la stalla quando i buoi sono usciti.

Ecco allora la necessita che le Regioni (magari la Regione Marche si fa promotrice) chiedano al Governo, con forza, una moratoria sulle autorizzazioni, in pratica uno stop fino allo svolgimento del referendum, solo in questo modo le Regioni renderanno efficace, da subito, il loro impegno contro le trivellazioni.

Vale la pena di ricordare che il decreto Sblocca Italia ha tolto qualsiasi potere decisionale sulle autorizzazioni per le trivellazioni ai Comuni, Province e Regioni, accentrando a livello Statale tutte le decisioni, anche contro la volontà degli Enti Locali e dei cittadini.

E a chi dice che non possiamo fare a meno di sfruttare le risorse del nostro Paese, in quanto la nostra dipendenza energetica verso altre Nazioni è alta, noi rispondiamo che con le trivellazioni non risolviamo il problema della dipendenza, in quanto la quantità di petrolio presente in Italia sarebbe sufficiente a soddisfare il fabbisogno nazionale per alcune settimane.

E quali sarebbero i vantaggi per le nostre comunità se in Italia le royalty che pagano le compagnie petrolifere sono al 4% (ed anche con alte franchigie) mentre il Danimarca sono all’80% ?

I vantaggi chiaramente sono tutti a favore delle multinazionali compagnie petrolifere, invece alle comunità locali, ai cittadini, solo danni a tutte quelle attività di cui vivono, agricoltura, turismo, pesca.

Noi diciamo no alle trivellazioni, perché il futuro non sono le fonti fossili, se veramente vogliamo salvare il nostro pianeta, le conseguenze dell’effetto serra sono sotto gli occhi di tutti, dobbiamo puntare da subito sulle energie rinnovabili , le uniche che possono dare un futuro a noi ed ai nostri figli.

 

Gabriele Illuminati

Rocco Vallorani

Giovanni Vagnoni




27 Settembre 2015 alle 9:35 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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