San Benedetto del Tronto – Il governo regionale non è cambiato nella matrice politica e cioè esso continua ad essere di centro
sinistra ma non è questo il punto; gli effetti di discontinuità sembrano pero’ appartenere ad un
cambio di casacca politica tanto da disorientare il futuro della sanità picena. Infatti leggendo le
dichiarazioni del Governatore Regionale apprendiamo che l’Ospedale unico di vallata non
rappresenta più una priorità. Non siamo qui a strapparci le vesti per sostenere un percorso politico
che non ci appartiene ma che abbiamo tenuto in seria considerazione innescando anche confronti
con il governo regionale. E’ pero’ oltre un decennio che se ne parla sino ad arrivare a piani di
fattibilità pertanto ci chiediamo quale è la linea reale del governo regionale. E’ il caso di affermare:
mettetevi d’accordo, perché state amministrando un patrimonio pubblico.
Se il concetto di ASUR 5 è nato per rendere omogenea l’offerta sanitaria su tutto il territorio del
piceno vorremmo capire da dove e quando si inizia senza battute di arresto per effetto di correnti
politiche.
L’Ospedale unico di vallata non puo’ essere tirato fuori come un coniglio dal cappello in tutte le
occasioni in cui la componente politica non riesce a risolvere i problemi della asur5 altrimenti
risolvibili appunto attraverso l’ospedale unico oppure addossando responsabilità al direttore
generale di turno. Tanto vale ripristinare la zona 12 e la zona 13 con buona pace di tutte le
componenti sociali. Dopo la notte delle elezioni regionali dei cosiddetti lunghi coltelli, i problemi
della sanità sono rimasti dove stavano compresi quelli che si sono risolti o che erano in corso di
soluzione.
Non possono essere nemmeno gli appetiti politici assolti a tacere le questioni irrisolte che cadono
sulla testa dei cittadini quotidianamente.
Le scelte politiche in tema di sanità del piceno non possono essere risolutive solo nei regolamenti
dei conti interni ai partiti e nemmeno possono percorrere la direzione delle logge campanilistiche.
Oggi i cittadini dei territori dell’entroterra e del territorio rivierasco ottengono lo stesso trattamento
qualitativo oppure i sistemi organizzativi e/o di protocollo di lavoro sono differenti tra le due ex
aziende sanitarie? Tutta l’organizzazione fatta di coordinamenti medici e di comparto di tutta la
asur5 parlano la stessa lingua operativa oppure ci sono difformità che poi si ripercuotono
negativamente sul cittadino?
Concludiamo dicendo, all’anno 2015, fate chiarezza su come, e velocemente, intendete
procedere! Ospedale unico con utilizzo di tutte le risorse esistenti oppure vaglio di un sistema
integrativo assistenziale attraverso i due ospedali ma equo su tutto il territorio??
Orgoglio Civico
Benito Rossi