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Life Sec Adapt

2015-11-13

APPROVAZIONE DEL PROGETTO LIFE SEC ADAPT – CONFERENZA STAMPA IN REGIONE

 

 

Nuovo successo per la regione Marche per l’approvazione del progetto Life Sec Adapt “Upgrading Sustainable Energy Communities in Mayor Adapt Initiative by planning Climate Change Adaptation Strategies” finanziato dalla Commissione Europea  nell’ambito del programma Life 2014-2020.

L’intervento, progettato e coordinato da Svim, ha un budget totale,  per i 23 Partner, di oltre 3,2 milioni di Euro e  una durata complessiva di 40 mesi.

“I cambiamenti climatici – sottolinea l’assessore all’Ambiente, Angelo Sciapichetti – colpiscono tutti i paesi dell’Unione europea, ma alcune zone, come quelle costiere, ad esempio, sono particolarmente vulnerabili. Gli effetti di tali cambiamenti si riversano negativamente su molti settori economici, con costi elevati. E’ quindi necessario investire sulla prevenzione, intervenendo a monte, in modo da scongiurare il ripetersi di disastri sempre più frequenti. Per questo progetti come quello che presentiamo oggi sono molto importanti. Ed è importante che le Marche, tramite Svim, siano capofila di questa iniziativa, che si inserisce nella strategia europea di contrasto ai fenomeni climatici eccezionali”.

I 23 partner, provenienti da quattro Stati membri dell’Unione Europea (Italia, Croazia, Spagna, Grecia), collaboreranno attivamente allo scopo di aumentare la capacità di adattamento ai cambiamenti climatici delle comunità locali costrette a subire, con sempre maggior frequenza, gli impatti ambientali e socio-economici causati dal riscaldamento della temperatura terrestre.

“Il progetto – osserva Fabrizio Costa, amministratore unico di Svim Spa – prevede un forte coinvolgimento del territorio. Attraverso di esso, infatti, 12 comuni marchigiani avranno la possibilità di collaborare con altre municipalità europee, nel percorso di adozione della strategia di adattamento climatico locale”.

Forte è quindi il coinvolgimento del territorio regionale che beneficerà di circa due milioni di Euro del budget totale suddetto. Svim avrà il compito di  coordinare l’implementazione delle azioni progettuali che vedranno direttamente coinvolti, in qualità di partner, 12 Comuni marchigiani (Ancona, Ascoli Piceno, Fabriano, Fermo, Jesi, Macerata, Offida, Pesaro, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova, Senigallia, Urbino).

Life Sec Adapt permetterà di proseguire il cammino virtuoso avviato con il progetto City_Sec, aggiornando e promuovendo il modello “Sustainable Energy Communities” (Sec) che riserva ai Comuni un ruolo chiave nello sviluppo sostenibile.

Attraverso l’adesione e la partecipazione attiva degli Enti Locali all’iniziativa europea Mayor Adapt, il progetto Life Sec Adapt aprirà la strada verso una maggiore sostenibilità ambientale, rendendo  più incisive le politiche regionali e locali di adattamento ai cambiamenti climatici nell’ottica di una piena complementarietà con le misure programmate e finanziate dal Por-Fesr 2014-2020 e promuovendo, al contempo, un’economia a basse emissioni di carbonio in linea con le più recenti strategie europee in questo settore.

ANNA CASINI, PRESIEDE IL SUO PRIMO CONSIGLIO DIRETTIVO NAZIONALE DELL’ISTITUTO PER LA TRASPARENZA DEGLI APPALTI (ITACA).

AFFRONTATE SUBITO DUE PRIORITA’: INCOMPIUTE E STAZIONI UNICHE APPALTANTI

 

La vicepresidente della Regione Marche Anna Casini ha presieduto ieri il suo primo consiglio direttivo di Itaca, l’ Istituto per l’innovazione e trasparenza degli appalti e la compatibilità ambientale con sede a Roma. Nominata presidente dell’Istituto il 24 settembre scorso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Anna Casini è subentrata a Massimo Giorgetti attuale vicepresidente del consiglio regionale del Veneto. Aggiornata anche la composizione del consiglio direttivo. Sono stati nominati: Roberto Musmanno assessore Regione Calabria, Vincenzo De Luca presidente Regione Campania, Marco Scaiola assessore Regione Liguria, Elisa De Berti, assessore Regione Veneto, Giuseppe Chianella, assessore Regione Umbria, Arno Kompatscher presidente Provincia autonoma di Bolzano, Edoardo Bianchi vicepresidente Ance.  Tra i principali argomenti all’ordine del giorno la valutazione in ordine all’anagrafe delle opere incompiute di interesse nazionale e regionale al fine di favorirne il completamento e la fruibilità. Il dato nazionale complessivo per l’annualità 2014 presenta 901 opere pubbliche incompiute rilevate per un importo totale di lavori effettuati pari a circa 4,3 miliardi di euro. Per l’ultimazione sono necessari altri 2,2 miliardi.

Nelle Marche sono 17 le opere in attesa di essere riprese: 10 a Pesaro, 3 ad Ascoli, 2 ad Ancona e 2 a Macerata. Occorreranno altri 27.619.245,99 euro per ulteriori oneri di ultimazione.(http://contrattipubblici.regione.marche.it/Portals/0/Documenti/Servizi/Elenco%20opere%20incompiute/elenco_incompiute_2014.pdf )

“L’anagrafe delle opere incompiute – ha detto la neopresidente Casini dopo l’ufficiale passaggio di consegne – è il primo tentativo di fotografare questa realtà. Valuteremo caso per caso con l’intenzione di spuntare la lista dove è possibile portando a termine i lavori. La carenza di infrastrutture sul nostro territorio si ripercuote sullo sviluppo, sulla progettualità, sull’efficienza  e sull’occupazione, sul reddito. La necessità di investimenti è dunque una priorità in questo momento, a partire da quelli pubblici, che possono aiutare anche la ripresa. Di questo si occupa Itaca e su questa strada vogliamo proseguire. La nostra attenzione di amministratori deve essere sempre alta per garantire ai cittadini un’efficace azione di controllo. Sono sicura che con la collaborazione ed il sostegno delle Regioni e delle Province autonome e in raccordo con le istituzioni, gli enti locali e gli operatori del settore potremo portare il nostro contributo in termini di promozione della trasparenza e della legalità”.

Altro argomento prioritario di confronto è stato l’attività dei soggetti aggregatori regionali.

L’art. 9 del decreto legge n.66/2014, convertito, con modificazioni, dalla legge 23 giugno 2014, n. 89, ha previsto, nell’ambito dell’Anagrafe unica delle stazioni appaltanti, operante presso l’ANAC, l’istituzione dell’elenco dei soggetti aggregatori di cui fanno parte Consip S.p.A. e una centrale di committenza per ciascuna regione per il soddisfacimento dei fabbisogni di beni e servizi delle  Regioni,  degli  enti regionali, nonché loro consorzi  e  associazioni,  e  degli  enti  del servizio sanitario.

“L’obiettivo dichiarato della norma – ha detto ancora Casini –  è quello di razionalizzare la spesa per acquisto di beni e servizi (dalle siringhe alle protesi dell’anca, dalla pulizia allo smaltimento rifiuti) mediante l’ampliamento del ricorso alle centrali di committenza, quale strumento che, attraverso l’aggregazione della domanda, consenta un efficientamento delle procedure di acquisto. Al momento però c’è disomogeneità organizzativa delle situazioni sul territorio. A tal riguardo Itaca organizzerà ad Ancona un seminario nazionale di approfondimento sul tema volto alla sensibilizzazione delle Regioni ed è prevista anche una informativa ufficiale nella Conferenza delle Regioni in modo che tutti possano comprendere l’importanza del processo in atto”.

Altro punto trattato da Itaca è quello inerente alla sostenibilità energetica e ambientale delle costruzioni. L’istituto ha approvato l’aggiornamento del Protocollo ITACA, alle recenti nuove norme nazionali in materia di certificazione energetica. Il Protocollo è stato adottato da quasi tutte le regioni italiane, ed in particolar modo nella Regione Marche, che ha anche attivato un sistema regionale di certificazione.

“Il tema della sostenibilità ambientale nel settore delle costruzioni – ha concluso la presidente Casini – sarà strategico, nei prossimi anni, per il settore delle costruzioni. Imprese, professionisti, produttori e pubbliche amministrazioni hanno pienamente inteso le potenzialità di un nuovo mercato che si proietterà oltre l’attuale crisi economica quale nuova opportunità di crescita e sviluppo del paese. Itaca ha messo in campo tutti gli strumenti necessari per accompagnare e supportare tale processo”.

Anna Casini con il coordinatore di Itaca Giuseppe Rizzuto

Anna Casini con il coordinatore di Itaca Giuseppe Rizzuto

 

Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere

Bora: “Avviato il percorso amministrativo per la parità di genere nelle liste elettorali”

Parità di genere nelle liste elettorali, centri antiviolenza, rapporto sulla violenza alle donne, case di accoglienza e giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Sono alcuni degli argomenti trattati nel corso della riunione pomeridiana del Forum permanente contro le molestie e la violenza di genere, convocata dall’assessora alle Pari Opportunità della Regione Marche, Manuela Bora. Quello odierno è stato il primo incontro della nuova legislatura, essendo rinnovata la presenza delle rappresentanti dell’Assemblea legislativa e della Commissione regionale pari opportunità. L’assessora ha aperto il Forum con una riflessione sulla modifica della legge elettorale regionale finalizzata a garantire la doppia preferenza: “La conferenza tecnica di servizi è convocata per il prossimo 18 novembre – ha anticipato Bora – Si tratta di una battaglia di civiltà e di qualità della democrazia, che consente di aumentare la rappresentanza di genere all’interno dell’Assemblea legislativa, riconoscendo il ruolo fondamentale che le donne già svolgono a favore della comunità regionale”. Nel corso della riunione si sono discussi anche i contenuti del Piano nazionale straordinario di azione contro la violenza di genere, rispetto al quale le Marche sono in attesa di conoscere la risorse disponibili per il prossimo anno.

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13 Novembre 2015 alle 15:29 | Scrivi all'autore | stampa stampa | |

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